Da quando ha assunto la guida del partito laburista nel 2020, Starmer ha fatto grandi passi avanti rifiutando il socialismo radicale e i programmi polarizzanti del suo predecessore, Corbyn. Ma la vera domanda è: il nuovo governo laburista e il suo leader riusciranno a invertire i livelli di produttività stagnante nel Regno Unito, a tornare alla crescita economica – questione numero uno per gli elettori – e a riportare la fiducia nel settore pubblico? L’analisi di Philip T. Reeker, ambasciatore, partner e lead della Europe&Eurasia practice all’Albright stonebridge group e chair del Global Europe program presso il Wilson center
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Fentanyl, l’ambiguità cinese ai danni di Washington. L’analisi di Felbab-Brown (Brookings)
Negli ultimi anni, le relazioni tra Stati Uniti e Cina si sono deteriorate fino a raggiungere un livello di tensione mai visto. Con il rallentamento della crescita economica cinese, l’intensificarsi della competizione ha messo a dura prova il Paese. L’analisi di Vanda Felbab-Brown (Brookings)
Il grande gelo su Orbán che giova a Bruxelles e alla Nato. Scrive D’Anna
L’effetto Orbán ha anche degli aspetti positivi, commentano riservatamente i vertici europei e dell’alleanza atlantica perché rivela le vere intenzioni di Putin. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Cosa rappresenta la riunione della Sco a pochi giorni dal vertice Nato
Xi e Putin giocano di sponda, contro l’Occidente, alla riunione della Sco. L’organizzazione cresce e aumenta la sua spinta per rimodellare l’ordine occidentale. L’India si muove in equilibrio, tra assenze e strategia
Iran, vince il riformatore Pezeshkian. Khamenei non si dispiace
Il candidato riformatore Pezeshkian potrebbe essere molto utile alla Guida suprema. Per Khamenei c’è da gestire la sua successione, e serve equilibrio interno (e dare all’esterno un’immagine accettabile per evitare interferenze)
Senza Vox, Meloni più vicina al Ppe. Per Castellani è una buona notizia
Il partito della destra radicale spagnola Vox abbandona il gruppo dei conservatori europei di Ecr, presieduto da Giorgia Meloni e aderisce alla formazione dei Patrioti di Orban. Per il presidente del Consiglio non è un male: lei dovrà scegliere ora di stare dalla parte della destra di governo, rafforzando la sua credibilità internazionale e sostenendo Ppe e Usula. Il commento del politologo della Luiss, Lorenzo Castellani
Con il Labour la Difesa britannica è in buone mani. Elisabeth Braw spiega perché
Nel dicembre 2019, quando si sono tenute le ultime elezioni generali nel Regno Unito, Boris Johnson ha guidato i conservatori e Jeremy Corbyn i laburisti. Per gli elettori che ritenevano importante che il Paese difendesse se stesso e i suoi alleati, rimaneva una sola opzione: i conservatori. Come sono cambiati i tempi. Keir Starmer, che ha un passato da procuratore, non è particolarmente interessato alla sicurezza nazionale, ma sa che la difesa è importante e non è assolutamente a disagio nei confronti dell’esercito. Il commento di Elisabeth Braw, senior fellow dell’Atlantic Council
L'U.S. Air Force rivela (per sbaglio) l'esistenza di un nuovo drone. Ecco quale
Il progetto Ultra è stato mantenuto segreto fino allo scorso maggio, quando i vertici di Washington ne hanno involontariamente rivelato l’esistenza. Esso rappresenta un punto di svolta per quel che riguarda l’uso dei droni per compiti di ricognizione
Strategie e impegni per il futuro della Nato. Conferenza verso il summit
Il prossimo vertice della Nato segna un momento cruciale per l’Alleanza. Stoltenberg delinea le priorità del vertice: supporto continuo all’Ucraina, rafforzamento della difesa collettiva e partnership globali
Perché leggere “Sicurezza nazionale”? Rispondono Violante, Orsina e Maggioni
Il libro “Sicurezza nazionale”, curato da Aronne Strozzi e pubblicato dalla Luiss University Press, è stato presentato ieri dagli autori e da Violante, Orsina e Maggioni. Ecco cos’hanno detto