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“Nascerà il leader mondiale delle infrastrutture di trasporto”. Così Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Atlantia, chiosa il lancio dell’offerta pubblica sulla spagnola Abertis da un valore superiore ai 16 miliardi di euro. Ecco i numeri dell’operazione, i dettagli e i primi commenti. Obiettivo? Creare il più grande polo autostradale al mondo con più di 14 mila chilometri di vie a pedaggio e un ebitda complessivo di 6,6 miliardi.

L’OFFERTA

Il consiglio di amministrazione di Atlantia ha deciso di lanciare un’offerta pubblica di acquisto e/o scambio volontaria sulla totalità del capitale della spagnola Abertis. L’offerta – spiega una nota del gruppo italiano – contempla un corrispettivo interamente in denaro pari a 16,50 euro per ciascuna azione Abertis portata in adesione, ferma restando la possibilità per gli azionisti Abertis di optare, in tutto o in parte, per una “parziale alternativa in azioni”. Il controvalore dell’operazione è di 16,341 miliardi di euro.

L’OBIETTIVO

L’obiettivo è creare il più grande polo autostradale al mondo con più di 14 mila chilometri di vie a pedaggio e un ebitda complessivo di 6,6 miliardi.

L’ANALISI DEL SOLE

“Sulla carta il business delle due aziende è complementare – ha scritto negli scorsi giorni il Sole 24 Ore – e permetterebbe ad Atlantia di diversificare il portafoglio oggi particolarmente concentrato sull’Italia. Abertis fa il 25% dei propri ricavi in Spagna, circa il 27% in Sud America e il 34% in Francia. Tutto questo ben si sposa con le attività di Atlantia che oltre ai quasi 3mial chilometri di autostrade in Italia ne ha altri 2mila sparsi tra Brasile, crica 1.500 chilometri, e Cile”.

COSA E’ ABERTIS

E’ una public company. È uscita dal capitale la Acs di Florentino Perez e la quota chiave è della Fondazione bancaria la Caixa attraverso Criteria (22%). Con quote minori, Capital group, Blackrock e Lazard. E quindi è scalabile.

I DETTAGLI

Gli azionisti Abertis possono decidere di ottenere un corrispettivo in azioni Atlantia di nuova emissione aventi caratteristiche speciali («Azioni Speciali Atlantia»), sulla base di un rapporto di scambio di 0,697 azioni Atlantia per ogni azione Abertis, determinato in virtù di un valore della holding italiana di 24,20 euro, in linea con il prezzo di borsa alla chiusura del 12 maggio 2017.

IL PAGAMENTO

Il pagamento del corrispettivo in Azioni Speciali Atlantia è soggetto ad una soglia massima di accettazione pari a 230 milioni di azioni Abertis (pari a circa il 23,2% del totale delle azioni oggetto dell’offerta), eventualmente superata la quale sarà effettuato un riparto pro-rata del corrispettivo in azioni, con versamento della rimanente quota in denaro.

I DIRITTI

Le Azioni Speciali Atlantia offerte in scambio, scrive l’Ansa, avranno i medesimi diritti economici e amministrativi delle azioni esistenti, salvo le seguenti caratteristiche: non saranno quotate e saranno soggette al vincolo di intrasferibilità fino al 15 febbraio 2019, termine allo scadere del quale saranno convertite automaticamente in azioni ordinarie, sulla base di un rapporto di uno a uno; avranno un diritto di nominare fino a tre amministratori.

LE CONDIZIONI

L’offerta, che non punta al delisting di Abertis, prevede alcune condizioni sospensive tra le quali la soglia di accettazione in generale di un 50% più un’azione‎ mentre relativamente alla proposta parziale devono essere consegnate almeno 100 milioni di azioni del gruppo iberico pari a poco più del 10% del capitale. In base a quanto riportato da Radiocor, il pagamento del corrispettivo in azioni speciali Atlantia ha una soglia massima di accettazione: 230 milioni azioni Abertis, pari a circa 23,2% del totale messo sul piatto. Atlantia inoltre dice che l’offerta è subordinata all’adesione del 50%+1 di azioni di Abertis; e a una adesione minima alla parziale alternativa in azioni pari al 10,1% azioni di Abertis. L’offerta non è finalizzata al delisting Abertis, che resterà dunque quotata sulla Borsa di Madrid. Atlantia ha anche detto, riporta Radiocor, che l’integrale finanziamento dell’operazione è già stato assicurato da pool banche.

LE PAROLE DI CASTELLUCCI

“In queste settimane — ha dichiarato Castellucci — abbiamo lavorato alla messa a punto di un’offerta che confidiamo possa essere considerata amichevole e attrattiva per gli azionisti, gli stakeholders e il management di entrambe le società. Pensiamo di esserci riusciti». L’obiettivo è l’aumento dimensionale e l’ingresso su nuovi mercati. «In caso di successo — dice Castellucci — il gruppo risultante manterrà una fortissima generazione di cassa e capacità di investimento che, abbinata a una presenza geografica globale unica, ne farà un partner in grado di rispondere ancor meglio alle esigenze delle istituzioni e dei clienti nei Paesi di presenza». Dall’operazione nascerà «il leader mondiale nelle infrastrutture di trasporto», ritiene l’amministratore delegato di Atlantia, che si dice «sicuro che le grandi opportunità saranno sfruttate al meglio dal gruppo manageriale, coeso e di successo, che risulterà dalla combinazione delle competenze uniche di Abertis e di Atlantia”.

Atlantia e Abertis, ecco come Castellucci sfreccerà sulle autostrade di tutto il mondo

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