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Nata e cresciuta a Londra, Asma al-Assad, moglie del presidente siriano Bashar al-Assad, è una donna elegante e molto occidentale. È stata considerata una delle prime first lady ad imporre uno stile moderno nel mondo arabo. Oggi però è molto criticata perché mantiene uno spirito frivolo e superficiale in un Paese in guerra.

PROFILO PUBBLICO MONDANO

Prima che il conflitto armato siriano prendesse la dimensione internazionale di adesso, Asma non aveva limiti nel mostrare un profilo pubblico molto mondano. Organizzava concerti, festival e mostre d’arte. Aveva la reputazione di essere una grande rinnovatrice del Medio Oriente. Utilizzava un profilo pubblico su Facebook quando il social network era vietato in Siria.

“LA ROSA NEL DESERTO” DI VOGUE

Gonne sopra il ginocchio, cappelli corti, trucco impeccabile, lo stile di questa donna snella è sempre stato molto curato. La rivista francese Elle ha giudicato la first lady siriana come “un’icona di bellezza”, mentre Vogue l’ha definita “una rosa del deserto”. Sui social network postava fotografie mentre abbracciava Nicolas Sarkozy, Brad Pitt, Barack Obama… fino alle rivolte della Primavera araba.

CAMPAGNA MEDIATICA A PAGAMENTO

Poco dopo la pubblicazione del ritratto su Vogue, il New York Times sostenne che l’articolo faceva parte di una campagna del regime siriano per cambiare l’immagine della first lady ed era stato pagato da un’azienda americana di pubbliche relazioni con 5mila euro al mese per diversi mesi. Il ritratto è stato cancellato dalla rete e la direttrice Anna Wintour è stata costretta a pubblicare un comunicato condannando le crudeltà del regime di Assad.

TACCHI LOUBOUTIN E HARRY POTTER

Nel 2012 sono state filtrate alcune mail dove la first lady ordinava un paio di scarpe Christian Louboutin da 7000 dollari mentre 200 ribelli morivano nella città di Homs. Acquistava gioielli, quadri e ha mosso diversi funzionari per avere una copia dell’ultimo film di Harry Potter.

Da quel momento le comunicazioni di Asma, per salvaguardare il regime siriano, sono cambiate. Così ora l’account Instagram della moglie del presidente Bashar la mostra in abiti neri, abbracciando signore anziane e bambine.

LA FAMIGLIA SUNNITA DI HOMS

Nata nel 1975 a Londra, in una casa su due piani ad Acton, un quartiere della classe media all’ovest della città, Asma è figlia di un medico cardiologo, Fawaz Akhras, e di Sahar Akhras, il primo segretario emerito della Siria presso l’ambasciata a Londra. Entrambi sono originari di Homs. I suoi sono musulmani sunniti e hanno sempre avuto un contatto diretto con la comunità islamica londinese.

LA CARRIERA A DEUTSCHE BANK E JP MORGAN

Asma ha frequentato una scuola cattolica. Da quanto si legge sul sito Heavy, si è laureata al King College in Scienze del Computer e Letteratura francese. Oltre al francese, parla spagnolo, inglese e arabo.

Dopo l’università Asma è entrata a lavorare nel mondo delle finanze come analista economica degli hedge fund in Europa e in Asia orientale alla Deutsche Bank e per due anni a JP Morgan a Londra e New York. I suoi ex colleghi dicono che era molto intelligente e competitiva.

L’INCONTRO CON BASHAR

Secondo il sito Mirror, Asma e Bashar si sono conosciuti durante le vacanze in famiglia in Siria nel 1994. Il presidente siriano, che era a Londra per studiare medicina, aveva 35 anni mentre Asma ne aveva 25 e stava cominciando una promettente carriera come analista finanziaria. Il Telegraph sostiene che aveva l’opportunità di vincere un Mba a Harvard ma ha deciso di sposare Bashar nel 2000 a Damasco. La coppia ha tre figli: Hafez, Zein e Karim. Nel 2012 il Telegraph pubblicò una serie di fotografie della loro (tranquilla) vita privata.

I DUE VOLTI DI ASMA

In un’intervista per il quotidiano canadese National Post, Gaia Servadio, giornalista inglese che aiutò ad organizzare un festival d’arte a Damasco promosso da Asma, ha detto che la moglie del presidente siriano “è una donna straordinaria, molto intelligente. È una presenza molto importante per il marito e una forza innovatrice”. Per Andrew Tabler, esperto della Siria, “Asma al-Assad ha due volti. Da una parte è una donna moderna, decisamente diversa dalle altre mogli dei leader arabi. Ma da un’altra parte vuole essere una principessa”.

IL RINGRAZIAMENTO A PUTIN

Secondo il Guardian, ad Asma è stata offerta la possibilità di lasciare la Siria, ma non ha voluto. Alla Bbc ha detto che resta accanto al marito perché i suoi valori e principi morali così glielo impongono. Dall’account Instagram ha condannato l’attacco militare americano del 6 aprile in Siria. In un’intervista a Russia 24, ha ringraziato in inglese “gli sforzi nobili di Putin per sostenere il regime di Assad […] Non c’è una famiglia in Siria che non ha perso una persona cara – ha detto Asma in un’intervista a Russia 24 – Oggi i genitori partecipano ai funerali dei loro figli, piuttosto che ai loro matrimoni”.

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La dolce vita di Asma al-Assad, la moglie del presidente siriano

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