Skip to main content

In attesa, mentre scrivo, delle reazioni a sinistra, da parte soprattutto dei fuoriusciti dal Pd, alle affollate primarie – con due milioni di votanti – che hanno restituito a Matteo Renzi la segreteria del partito, bisogna accontentarsi della reazioni a destra. Che sono state, al solito, di sufficienza, essendo viste da quelle parti, soprattutto da Silvio Berlusconi e amici, le primarie come un esercizio inutile, adatto a misurare più gli imbrogli di cui è capace chi vi partecipa o le organizza che il consenso vero attorno ai candidati alle cariche di turno.

Ogni volta che vi ha dovuto cedere a parole, per l’insistenza degli alleati e di alcuni rompiscatole del suo stesso partito, Berlusconi si è tirato indietro all’ultimo momento con molti pretesti e una sola ragione. I pretesti sono la mancanza di una legge che le disciplini, il momento sempre inopportuno, la sua temporaneamente ridotta agibilità politica e altro ancora, L’unica ragione è il rifiuto quasi antropologico di vedere messa in discussione la propria leadership, ritenendo offensiva solo l’idea che possa misurarsi con qualche aspirante alla successione.

Così anche le primarie di fine aprile volute e vinte da Renzi per chiudere la partita apertasi con la sconfitta referendaria sulla riforma costituzionale, e sviluppatasi con la scissione del Pd, sono state liquidate dal Giornale di famiglia dell’ex presidente del Consiglio come tempo perso. O come – peggio ancora – l’annuncio di pericolo o di morte del governo Gentiloni, di cui pure il partito di Berlusconi è all’opposizione, per cui una sua crisi dovrebbe essere salutata come una buona notizia dai forzisti, non come una sciagura, o quasi.

Il meno che si possa dire, di fronte a simili contraddizioni, è che Berlusconi è un po’ la volpe della famosa favola di Fedro. E la capacità di un partito e di un leader di affrontare il giudizio degli elettori e dei simpatizzanti, in un gioco in cui qualcuno accetta di rischiare anche di perdere, come vorrebbe una vera democrazia, è l’uva, sempre della famosa favola di Fedro. Un’uva troppo alta per essere colta con un balzo e perciò tanto acerba da potersi risparmiare la fatica impossibile di coglierla.

Primarie Pd, l'uva di Renzi e la volpe di Berlusconi

In attesa, mentre scrivo, delle reazioni a sinistra, da parte soprattutto dei fuoriusciti dal Pd, alle affollate primarie - con due milioni di votanti - che hanno restituito a Matteo Renzi la segreteria del partito, bisogna accontentarsi della reazioni a destra. Che sono state, al solito, di sufficienza, essendo viste da quelle parti, soprattutto da Silvio Berlusconi e amici, le…

Ceccanti

Ecco come si muoverà Renzi dopo il successone nelle primarie Pd. Parla il prof. Ceccanti

Un risultato scontato nell'esito ma assolutamente inaspettato nelle dimensioni: Matteo Renzi è stato confermato segretario del Partito democratico con più del 70% dei voti - i più ottimisti tra i suoi lo attestavano al 65% - e da due milioni di elettori, a fronte di una partecipazione attesa che lui stesso, durante il confronto su Sky della scorsa settimana, aveva fissato…

Ecco come la Chiesa cattolica viene aggredita in Venezuela

Di Marinellys Tremamunno

“Traditore, terroristi, assassini, 666, sacerdote demone”. Queste parole sono state dipinte martedì scorso in una delle pareti laterali della Cattedrale di San Pietro Apostolo a Barinitas. Lo stesso giorno, il parroco Franklin Rangel Navas ha denunciato aggressioni: “Sacerdote, traditore, sei nel mirino, ti bruceremo vivo, noi non crediamo nella Chiesa cattolica”, con queste parole era stato minacciato da un gruppo…

platform workers

Primo Maggio: festa del lavoro o festa dell'avarizia?

Vista la lettera di don Lorenzo sul licenziamento di un operaio della Pirelli pubblicata ieri, un’amica e collega mi chiede: “Secondo te, a mezzo secolo di distanza lui che cosa direbbe nel giorno della Festa del Lavoro?”. Non ho alcun titolo per interpretare il pensiero del priore di Barbiana, né tanto meno per aggiornarlo. Pur con tutta la prudenza dovuta,…

Come Matteo Renzi ha surclassato Andrea Orlando e Michele Emiliano alle primarie Pd

Matteo Renzi è dunque passato dall’extra small del 4 dicembre, quando la sconfitta referendaria sulla riforma costituzionale ne ridimensionò molto la figura politica, all’extra large del 30 aprile: con quei due milioni di partecipanti alle primarie, di cui oltre il 70 per cento favorevole al suo ritorno alla segreteria del Pd, il 21 per cento al guardasigilli Andrea Orlando e…

america

Come i flussi marittimi mondiali si ribalteranno

La preoccupazione per il riscaldamento globale va da tempo scemando. Le previsioni dei più accesi sostenitori della causa tardano a verificarsi e ogni nevicata aumenta lo scetticismo popolare, cosicché oggi si preferisce parlare invece di “cambiamento climatico” per non dovere precisare troppo bene quali dovrebbero esserne gli effetti. La natura però tira per la sua strada senza badare ai dibattiti…

Alberto Minali

Cattolica Assicurazioni, ecco tutti i segreti dello scontro con Popolare di Vicenza

Mentre Cattolica Assicurazioni si prepara ad accogliere il "transfuga" delle Generali, Alberto Minali, la compagnia assicurativa con quartier generale a Verona affila le armi per la battaglia con la Popolare di Vicenza, iniziata la scorsa estate ed entrata nel vivo di recente (con l'acuirsi della crisi dell'istituto di credito). TENSIONE ALLE STELLE E' il bilancio di Cattolica a raccontare la…

Giovanni Maria Vian

Ecco cosa succede tra Avvenire e Osservatore Romano su Ong, migranti e non solo

Mentre Osservatore Romano e Avvenire in Italia si prendevano a testate sul ruolo delle ong nel salvataggio dei migranti in mare, volando sopra il Mediterraneo Papa Francesco è tornato a paragonare le condizioni di certi campi profughi ai lager. LA CONFERMA SUI LAGER CHE IMBARAZZA Di ritorno dall'Egitto, nella consueta conferenza stampa, un giornalista tedesco ha domandato a Bergoglio se…

Esiste un business delle Ong sui migranti dalla Libia? L'inchiesta choc di Piazza Pulita

Giovedì sera un servizio di Antonino Monteleone per Piazza Pulita su La7 ha messo a fuoco un tema su cui da qualche mese i politici fanno campagna elettorale. Esiste un business delle Ong dietro al soccorso dei migranti nel Mediterraneo? Da inizio anno ne sono stati soccorsi ben 37.000: il 20 aprile La Stampa aveva ipotizzato che ci fosse una…

Perché Alitalia perde e le altre compagnie aeree guadagnano?

Le compagnie aeree hanno convinto perfino Warren Buffett. Il mitico investitore americano, dopo anni passati a definire le azioni delle linee di trasporto aereo «una trappola per investitori», ha nei mesi scorsi acquisito importanti partecipazioni (si parla di 10 miliardi di dollari totali) nelle quattro principali compagnie statunitensi. Perché questo repentino cambio di idee da parte dell’Oracolo di Omaha? Se…

×

Iscriviti alla newsletter