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Mentre i saggi nominati nel corso dell’ultima assemblea di Federcasse sono al lavoro per arrivare a un accordo tra Iccrea e Cassa Centrale, continua l’opera dei due istituti di credito (il primo romano e il secondo trentino) per raccogliere adesioni ai rispettivi gruppi. Opera che adesso si allarga al mondo delle raiffeisen dell’Alto Adige. Entrambe le banche hanno intenzione di costituirsi capogruppo aggregatrici di bcc con due piani diversi tra loro, ed entrambe stanno cercando consensi tra le varie realtà del credito cooperativo.

CHE COSA SI MUOVE IN ALTO ADIGE

Un colpo notevole l’ha messo a segno Cassa Centrale Banca che nei giorni scorsi ha incassato l’adesione della Cassa rurale di Renon, una delle principali dell’Alto Adige, che ha scelto di non entrare nel gruppo autonomo altoatesino delle Raiffeisen, ma di andare con il gruppo trentino guidato da Giorgio Fracalossi e Mario Sartori. I soci dell’istituto, che si trova in un piccolo centro turistico sopra Bolzano, dopo avere valutato il parere di un gruppo di lavoro hanno votato in massa per il progetto di Ccb (su 318 votanti 313 si sono espressi a favore dell’adesione, con solo due contrari). I soci della cassa di Renon hanno apprezzato il piano orientato all’efficienza di Ccb e hanno valutato il gruppo costituendo solido e con ottime prospettive.

CHE COSA STA STUDIANDO ICCREA

Quasi a voler rispondere colpo su colpo, ieri è stata Iccrea ad annunciare un accordo molto positivo per il gruppo con la Federazione Raiffeisen di Bolzano, su un tema delicato come i sistemi informativi. L’intesa è finalizzata all’avvio di una gestione integrata dell’infrastruttura dei sistemi informativi. In sostanza, Iccrea Banca offrirà alla Federazione Raiffeisen una serie di servizi infrastrutturali nell’ambito delle attività di data center e facility management. Un accordo che «segna un passo storico», ha commentato Leonardo Rubattu (in foto), direttore generale di Iccrea Banca, «perché dimostra che nel campo dell’informatica le realtà del credito cooperativo possono integrarsi, generando importanti economie di scala nell’interlocuzione con i fornitori esterni e, allo stesso tempo, mettendo insieme una filiera efficiente che comprenda anche le migliori risorse, a livello di competenze e di tecnologia, indipendentemente da dove risiedano le infrastrutture».

Iccrea offrirà anche il servizio di Disaster Recovery per tutte le attività di gestione dell’esercizio in stato di crisi, di Housing, per la messa a disposizione di spazi dove ospitare le infrastrutture tecniche, e un generale servizio di Help Desk di secondo livello. L’accordo, della durata di 5 anni, prevede l’inizio dell’operatività relativa al Disaster Recovery già in novembre, mentre a febbraio 2017 partiranno le attività restanti di Facility Management e Housing.

(Articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)

Bcc, come si muovono Iccrea e Cassa centrale trentina

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