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Dopo il Programma Energia, è la volta del Programma Esteri. Oggi, dalle 10 alle 19, gli iscritti alla piattaforma Rousseau del Movimento 5 stelle decideranno “le priorità” della politica estera del futuro – possibile – governo pentastellato. I militanti dovranno scegliere tra 10 punti, esposti sul blog di Grillo nel corso delle scorse settimane, esprimendo tre preferenze. I tre temi più votati saranno “i punti sui quali si concentreranno i nostri sforzi”, si legge su Rousseau. Ecco, in sintesi, i 10 punti in votazione oggi e la loro evoluzione nel corso del tempo.

3 SU 10

Sovranità e indipendenza, Ripudio della guerra, Disarmo come premessa alla pace, Riformare la NATO, Un’Europa senza austerità, Nuovi scenari di alleanze per l’Italia, Russia: un partner economico e strategico contro il terrorismo, Risoluzione dei conflitti in Medio Oriente, Smantellamento della Troika, Contrasto ai trattati internazionali come TTIP e CETA. Sono questi i dieci temi di politica estera tra cui gli iscritti alla Piattaforma Rousseau del Movimento 5 stelle dovranno scegliere  le priorità programmatiche su cui puntare quando – e se – il Movimento si troverà a governare l’Italia. Prima della votazione, nelle scorse settimane, sono stati pubblicati sul Blog di Beppe Grillo dei post di approfondimento firmati da attivisti, giornalisti ed esperti in cui si spiegava il senso delle varie proposte e proprio sulla base di questi approfondimenti ora gli iscritti sono chiamati a scegliere tre punti su dieci da approfondire ulteriormente.

SOVRANITÀ, PACIFISMO, DISARMO

I cinque stelle punteranno sul “rispetto dell’autodeterminazione dei popoli, la sovranità, l’integrità territoriale e sul principio di non ingerenza negli affari interni dei singoli Paesi” e sulla “rigorosa applicazione dei principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite” nel rispetto del dialogo e del multilateralismo tra le popolazioni. Inoltre il Movimento riconosce “il diritto alla pace” e, per questa ragione, si opporrà a qualsiasi intervento armato in qualsiasi territorio, “fatta eccezione per le truppe di mera interposizione pacifica”. Allo stesso tempo, avvierà un percorso di “disarmo per affermare nel Mediterraneo una zona di pace libera da armi nucleari” seguendo quanto proposto dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile firmata nel settembre 2015 dai 193 paesi membri dell’Onu “per l’affermazione di società pacifiche e la riduzione del finanziamento illecito e del traffico di armi”. L’impegno, si legge ancora sul sito di Grillo, sarà quello di “sviluppare nuove forme di relazioni internazionali che garantiscano pace e stabilità nonché nuovi modelli di produzione compatibili con la preservazione della Madre Terra e dell’eguaglianza sociale”.

RIFORMA DELLA NATO

Non è più il “superamento della Nato”, ma la sua riforma a entrare nel Programma Esteri dei 5 stelle. Il senso della proposta appare comunque la stessa, ossia “l’adeguamento dell’Alleanza Atlantica (NATO) al nuovo contesto multilaterale, sostenendo un inquadramento delle sue attività in un’ottica esclusivamente difensiva”. Inoltre il Movimento proporrà al Parlamento italiano “un’agenda per il disimpegno dell’Italia da tutte le missioni militari della NATO in aperto contrasto con la lettera e lo spirito dell’art. 11 della nostra Costituzione”, e renderà il suolo italiano “indisponibile” al deposito e al transito di “armi nucleari, batteriologiche e chimiche nonché per installazioni e addestramenti che ledano la salute degli italiani”.

AUSTERITÀ, ALLEANZE, RUSSIA

La proposta di superamento dell’austerità coincide, per il Movimento 5 stelle, con la creazione di un’alleanza con gli altri Paesi del sud Europa in modo da ottenere una riforma dell’eurozona e dell’Unione Europea. Allo stesso modo, il Movimento riconosce nel “multilateralismo il nuovo paradigma guida delle relazioni internazionali” e si impegnerà a sostenere una riforma dell’Onu, da una parte, e la creazione di alleanze strategiche come quelle dei BRICS in America Latina. Altro punto chiave del programma è l’alleanza con la Russia: “Il Movimento 5 Stelle – si legge su uno dei punti del programma – lavorerà per il ritiro immediato delle sanzioni imposte alla Russia e per il rilancio della cooperazione con quello che considera un partner strategico fondamentale”.

 CONFLITTI IN MEDIO ORIENTE

Per risolvere i conflitti in Medio Oriente, il Movimento propone “la cessazione immediata dell’interventismo militare camuffato da ‘umanitario’ che è la principale causa del disastro attuale”, il riconoscimento dello Stato di Palestina “nei confini stabiliti dalle Nazioni Unite nel 1967”, la “cessazione di quegli embarghi economici che colpiscono quasi esclusivamente le popolazioni civili (come nel caso della Siria)” e ancora “l’embargo totale di armi a tutti quei Paesi sospettati di finanziare direttamente o indirettamente i terroristi internazionali”.

TROIKA, TTIP E CETA

In un’ottica di sovranità, il Movimento propone lo smantellamento della Troika, del Mes (fondo salva Stati) e di tutti gli “organismi sovranazionali che hanno appaltato la democrazia delle popolazioni imponendo, senza nessun mandato popolare, le famigerate ‘rigorose condizionalità'”. Propongono la riforma “dell’architettura finanziaria internazionale” aumentando la cooperazione “con tutti quegli organismi, come il G7 più Cina, che si impegnano in questa direzione”. Ultimo punto è il contrasto ai trattati internazionali come TTIP e CETA “che mettono a rischio i diritti dei lavoratori, i diritti sociali, la preservazione dell’ambiente, della biodiversità e delle risorse territoriali”, considerati “sovraordinati rispetto alle relazioni commerciali e finanziarie”.

Sovranità, Nato, Russia. I punti del Programma Esteri del Movimento 5 stelle al voto su Rousseau

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