Skip to main content

La mia stima è superiore alle stime di molti sostenitori del no, e inferiore alle stime di molti sostenitori del sì. Come si spiegano queste differenze?

I sostenitori del no riportano spesso una stima di 57,5 milioni. In realtà questa cifra è frutto di un malinteso. Essa è derivata da una nota della Ragioneria dell’ottobre 2014, che però considerava solo due voci specifiche: i risparmi dall’abolizione dell’indennità e la riduzione della diaria, e i risparmi dall’abolizione del CNEL, per un totale di 57,5 milioni, in linea con i miei calcoli (la Ragioneria assumeva un risparmio di 8,7 milioni dal CNEL, perché all’epoca non si parlava di riassegnazione dei suoi dipendenti). La Ragioneria però affermò di non avere elementi per stimare i risparmi da tutti gli altri componenti della riforma (una strana risposta, perché come abbiamo visto è facile, con un minimo di lavoro, stimare i risparmi sui compensi dei consiglieri regionali e sui contributi ai gruppi consiliari regionali, e fornire una stima approssimativa sui risparmi dalla riduzione dei dipendenti del Senato).

I sostenitori del sì citano invece spesso una cifra di circa 500 milioni. Per esempio, nel question time dell’8 giugno 2016 la ministra Boschi citava queste cifre (pagina 67):

– 80 milioni dalla “riduzione del 33 per cento delle indennità parlamentari”. Una cifra sovrastimata di 25 milioni, perché le indennità nette sono oggi 25 milioni, e circa 45 milioni i rimborsi spese e diarie, di cui meno di 30 milioni verrebbero risparmiati
– altri 70 dalla riduzione dei rimborsi ai gruppi al Senato, dal minor lavoro delle commissioni di Palazzo Madama e dal ruolo unico del personale di Camera e Senato. Una cifra molto difficile da ricostruire, perché la spesa stanziata per le commissioni al momento è minima, 1,5 milioni, mentre quella per i gruppi parlamentari è di “soli” 21 milioni.
– 20 milioni dall’ abolizione del CNEL. Abbiamo visto come questa cifra sia totalmente inesatta
– 320 dai risparmi sul personale politico delle province. Ma come abbiamo visto, questo risparmio si è già manifestato anche in assenza della riforma costituzionale; inoltre, andrebbero contati anche le maggiori spese per le città metropolitane e, in futuro, per le aree vaste.

Ma vi sono anche altre cifre ancor più difficili da razionalizzare. Nella lettera agli italiani all’estero firmata dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, si parla di un costo del CNEL pari a “un miliardo”. È difficile capire da dove venga questa affermazione. L’ ipotesi più probabile è che si tratti di un calcolo eseguito come segue. Al suo apice, qualche anno fa, il CNEL stanziava circa 20 milioni l’anno. Un miliardo dovrebbe quindi essere all’incirca il costo complessivo del CNEL durante la sua esistenza (in realtà anche il costo complessivo è ben inferiore a un miliardo, perché i venti milioni comprendono partite di giro e avanzi di bilancio, restituiti allo stato).

Seguendo questa logica, i risparmi dalla riforma del Senato sarebbero 35 miliardi (i 500 milioni del costo annuale attuale del Senato, moltiplicati per i 70 anni della sua esistenza nella forma attuale).

Sintesi di un’analisi più ampia apparsa su LaVoce.info

roberto perotti risparmi

Referendum, ecco numeri e bufale sui risparmi della nuova Costituzione

Di Roberto Perotti

La mia stima è superiore alle stime di molti sostenitori del no, e inferiore alle stime di molti sostenitori del sì. Come si spiegano queste differenze? I sostenitori del no riportano spesso una stima di 57,5 milioni. In realtà questa cifra è frutto di un malinteso. Essa è derivata da una nota della Ragioneria dell’ottobre 2014, che però considerava solo…

Dire che Salvini è un assenteista non è reato. Parola di Bentivogli (Fim-Cisl)

«Lei è il più grande assenteista di Bruxelles». Matteo Salvini perde il processo per diffamazione contro il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, che era stato accusato di aver dato dell'assenteista al leader del Carroccio dopo un acceso scambio di battute nel corso di un trasmissione televisiva su La7 nel luglio del 2015. Il tribunale di Milano ha archiviato…

Come funziona il modello sanitario dell'Alto Adige

Di Thomas Schael

Da un anno e mezzo sono direttore generale dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige. Quando incontro i miei colleghi e amici, molti mi dicono: “Che fortunato, lavori in Alto Adige, dove la crisi non c’è”. È vero? Forse, parlando in senso stretto, di dati e indicatori macroeconomici come il Pil, il tasso di disoccupazione e via dicendo. Ma per quanto riguarda l’approccio…

Barack Obama ha perso la guerra contro il Congresso sull’Iran Sanctions Extension Act?

Con 99 voti favorevoli e nessuno contrario, giovedì scorso il Senato degli Stati Uniti ha votato all’unanimità il rinnovo dell’Iran Sanction Extension Act, una legge quadro che regola le sanzioni imposte dagli Stati Uniti nei confronti dell’Iran dal 1996. Il giorno successivo, il presidente eletto Donald Trump ha annunciato la nomina del generale in pensione James Mattis, ex capo delle…

Referendum, perché la riforma costituzionale va nella direzione giusta

L’approvazione della riforma consente di avviare l’ammodernamento del nostro sistema costituzionale, di sperimentare pregi e difetti delle innovazioni approvate dal Parlamento, di procedere poi alle correzioni e agli aggiustamenti che emergessero come indispensabili o utili, e di cominciare a discutere delle altre riforme necessarie. Un voto negativo nel referendum, viceversa, produrrebbe l’aborto di un processo di rinnovamento istituzionale durato alcuni…

SuperAbile Inail, un portale per aiutare la disabilità

Di Luigi Sorrentini

In Italia è a tutt’oggi un’esperienza unica, un progetto che negli anni ha saputo interpretare il vero spirito di “servizio pubblico”: un call center caratterizzato dalla consulenza “alla pari”, un portale informativo che ha registrato nel 2015 due milioni di visitatori e un magazine mensile che – ponendo al centro dell’attenzione la persona – hanno reso SuperAbile Inail il principale…

autonomia

Vi racconto storie e numeri degli ultimi referendum

A meno di una settimana dal referendum costituzionale del 4 dicembre, si parla in continuazione di affluenza. Sarà bassissima? Può superare il 60 per cento? Ad oggi, mentre con i sondaggi si può vagamente (in base alla qualità e alla dimensione del campione raccolto) avere un’idea di massima sulle sensibilità elettorali dei cittadini, è complicatissimo prevedere edintuire un’ipotetica percentuale di…

Perché il nuovo Titolo V non funzionerà. La guida del prof. Celotto per il No al referendum

LE ULTERIORI FORME DI AUTONOMIA SPECIALE Art. 116 - "Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui all'articolo 117, secondo comma, lettere l), limitatamente all'organizzazione della giustizia di pace, m), limitatamente alle disposizioni generali e comuni per le politiche sociali, n), o), limitatamente alle politiche attive del lavoro e all'istruzione e formazione professionale, q), limitatamente al…

politica, Matteo Renzi, 4 dicembre

Ecco i 4 scenari politici dopo il referendum del 4 dicembre

Di Philippe Ithurbide

SCENARIO #1: VOTO REFERENDARIO FAVOREVOLE E MATTEO RENZI RIMANE IN CARICA COME PRIMO MINISTRO: PROBABILITÀ 5% In questo scenario, le elezioni si svolgerebbero probabilmente nel mese di febbraio 2018, come inizialmente previsto. Sarebbe senza dubbio il miglior scenario possibile: nessuna crisi politica, stabilità di governo, prosecuzione delle riforme, soddisfazione dei paesi europei... Tuttavia Renzi dovrebbe vincere le elezioni politiche previste…

L'avanguardia della ricerca scientifica italiana

Di Lucia Monaco

Fondazione Telethon ha potuto celebrare un risultato cui ha aspirato fin dalla sua nascita: siamo riusciti a rendere fruibile ai pazienti il risultato della ricerca scientifica da noi sostenuta. Per arrivare a tutto questo è stato necessario compiere diversi passi e prendere importanti decisioni. Innanzitutto, Fondazione Telethon ha da sempre puntato sulla ricerca eccellente, eccellenza che la Fondazione supporta dal…

×

Iscriviti alla newsletter