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Pugno fermo sulle Olimpiadi 2024 in casa 5 stelle. Dopo il no di Beppe Grillo, apparso ieri sul blog del pentastellato, non resta che attendere la decisione ufficiale sulla candidatura di Roma da chi le compete, la sindaca della Capitale, Virginia Raggi.

Per capire quali sono le conseguenze di questa scelta, proviamo a rispondere all’interrogativo di Elio Lannutti, presidente Adusbef,  autore del post sul blog di Grillo dal titolo: “Olimpiadi a Roma no grazie”. Per farlo ricorriamo alle stime pubblicate in uno studio del Coni realizzato da OpenEconomics e dal CEIS dell’Università di Roma “Tor Vergata”.

Dunque, a chi e cosa sarebbero servite quindi le Olimpiadi?

GLI EFFETTI 

Lo studio ha simulato gli effetti che le opere realizzate, i lavori preparatori e la celebrazione dei Giochi avrebbero avuto sull’economia locale e su quella nazionale. Se si analizza l’effetto che i Giochi Olimpici avrebbero sui redditi e di conseguenza sui consumi delle famiglie, alla luce della mancata candidatura emerge una “perdita” netta pari a 2,9 miliardi di euro, con potenziali mancati introiti di 1,7 miliardi per le imprese. Considerando anche gli effetti sulle entrate fiscali a livello centrale e locale, l’impatto netto negativo per le istituzioni sarebbe stato pari a 867 milioni di euro. Le famiglie nel complesso avrebbero beneficiato di oltre 800 milioni di euro, mentre fiscalmente l’effetto netto annuo era stimato in più di 330 milioni di euro.

COSA CAMBIA PER ROMA E LAZIO

Gli effetti netti sul valore aggiunto del Lazio sarebbero stati circa 4 miliardi di euro, di cui 3,3 nel territorio metropolitano di Roma. Dati questi valori, il contributo incrementale alla crescita del Pil della Regione Lazio, inclusa Roma, nel periodo di cantiere (2017-2023) sarebbe risultato pari a oltre il 2,4% con una media annua intorno allo 0,4%.

PRODUZIONE

L’impatto sulla produzione era stato stimato a circa 9 miliardi di euro, con una forte prevalenza (5,7 miliardi) dell’impatto sulle attività di servizi.

CHI PERDE DI PIÙ

La ricettività sarebbe stato il comparto maggiormente avvantaggiato nel lungo periodo per un totale di 504,7 milioni di euro. I benefici da sponsor nazionali sarebbe stati per l’Italia invece di 615 milioni.

I DANNI PER L’OCCUPAZIONE

Considerando i 6 anni di cantiere previsti, secondo le stime circa 177 mila persone hanno perso la possibilità di trovare un lavoro, di cui 48 mila direttamente collegate ai lavori preparatori dei Giochi. Nel decennio successivo alle Olimpiadi, inoltre, l’occupazione sarebbe potuta aumentare di circa 90.000 unità di lavoro, come conseguenza dell’incremento di efficienza delle infrastrutture (soprattutto quelle sportive) e dell’espansione dei servizi e delle attività economiche ad esse correlate.

LE OPERE MANCATE

La realizzazione del progetto avrebbe lasciato in eredità alla capitale anche opere non sportive, la più importante delle quali sarebbe stata la realizzazione del villaggio olimpico, con 17 mila posti letto che sarebbero rimaste nella disponibilità dei romani e del campus di Tor Vergata: 4.250 appartamenti di 120 mq da destinare in parte agli studenti, personale del campus della seconda Università di Roma “Tor Vergata” e alle famiglie dei degenti del Policlinico universitario, in parte alle famiglie residenti e in parte a progetti sociali. Il valore dei benefici complessivi derivante dall’utilizzo nel lungo periodo delle strutture abitative derivante dalla costruzione del villaggio olimpico sarebbe risultato pari a 139 milioni di euro.

BIGLIETTI IN FUMO

Dalla vendita complessiva dei biglietti per gli eventi olimpici e paralimpici del 2024 il nostro paese avrebbe potuto ricavare circa 650 milioni di euro, di cui circa 510 per spettatori nazionali e 140 per spettatori internazionali.

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Tutti gli effetti economici negativi del No alle Olimpiadi

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