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E’ stato definito come accordo sui contratti pubblici, quello siglato ieri dalla TRIPLICE a Palazzo Vidoni. Si tratta di un accordo o di un ennesimo spot elettorale a favore del governo? Infatti ieri in molti hanno dimenticato che:
1) la Corte Costituzionale aveva sancito che i CCNL dovevano ripartire dal primo luglio 2015…
2) Il testo di ieri parla di un ipotetico triennio 2016-2018, quindi regala 6 mesi (2015) al governo Renzi;
3) il testo di ieri dice che gli 85 euro medi (da distribuirsi secondo loro in modo inversamente proporzionale al reddito attuale) saranno erogati a regime (dicembre 2018) perché nel 2016 non sono previsti denari, nel 2017 i fondi “veri” non superano il miliardo, per il 2018 ci vorranno almeno 3 miliardi;
4) l’intesa di ieri non serve a nulla, perché è in sede ARAN che (dal 1998) si stipulano i contratti e si decide la distribuzione delle risorse tra voci fisse e variabili del salario;
5) l’intesa di ieri ha escluso i sindacati autonomi della dirigenza pubblica, largamente maggioritari e che chiedevano e chiedono specifiche e consistenti risorse per le categorie dirigenziali, incluse la detassazione del risultato e la ridefinizione dei fondi contrattuali;
6) per la Sanità, dove prenderanno le regioni i fondi per questi aumenti? Il FSN era già considerato insufficiente alla bisogna…

Ecco numeri e bluff dell'intesa sui contratti pubblici

E' stato definito come accordo sui contratti pubblici, quello siglato ieri dalla TRIPLICE a Palazzo Vidoni. Si tratta di un accordo o di un ennesimo spot elettorale a favore del governo? Infatti ieri in molti hanno dimenticato che: 1) la Corte Costituzionale aveva sancito che i CCNL dovevano ripartire dal primo luglio 2015... 2) Il testo di ieri parla di un ipotetico triennio…

Chi strepita e chi gongola per il Sì di Romano Prodi al referendum del 4 dicembre

Anche nel caso del Sì referendario alla riforma costituzionale annunciato da Romano Prodi, pur tra critiche al testo e allo stesso Matteo Renzi, troppo divisivo per i suoi gusti, c’è da chiedersi se vale più la notizia o l’effetto che ha prodotto. Effetto, direi, di sgomento per il fronte del No, già troppo brancaleonesco di suo ma adesso ancora di…

Il nuovo missile nucleare russo, e la propaganda

Il mese scorso sono circolate le prime immagini ufficiali (affidabili) di un nuovo missile balistico russo a gittata intercontinentale e capacità nucleare: nome RS-28 Sarmat, soprannome Nato "Satan-2". È stata l'azienda costruttrice Makeyev Rocket Design Bureau a postare una foto sul suo sito internet – il nome della ditta viene da Viktor Makeyev, Eroe del Lavoro Socialista e Ordine di Lenin (due…

Dipendenti statali, ecco aumenti certi e risorse incerte per il contratto rinnovato

Di Bruno Guarini e Fernando Pineda

Un accordo da 5 miliardi di euro complessivi per 2,8 milioni di dipendenti. Sono i due numeri sintetici dell’accordo per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici che era fermo da 7 anni. Accordo politico, comunque, visto che la firma è sui principi cardine. Ora spetterà alle confederazioni dei lavoratori e all’agenzia pubblica della contrattazione, Aran, stilare i veri e…

Petrolio, chi vince e chi perde dopo il taglio della produzione deciso dall'Opec

Il primo taglio alla produzione di petrolio deciso dall’Opec negli ultimi otto anni. L’accordo è stato raggiunto ieri a Vienna e non appena si è capito che era ormai a portata di mano, i prezzi del petrolio si sono impennati. Così il Wti è salito del 9,8% a 49,65 dollari al barile, il Brent dell’8,5% a 50,32 dollari. GLI EFFETTI…

Romano Prodi

Romano Prodi e i prodiani fra Sì, No e Ni al referendum

Alla fine il via libera del Professore è arrivato. Attesissimo nel Pd, in parte temuto dall’area ulivista schierata per il No, costato molta fatica all’ex Presidente del consiglio che voleva tenersi alla larga da questa discussione. Ma a pochi giorni dal voto Romano Prodi ha dovuto cedere e ieri pomeriggio ha annunciato ai quattro venti che voterà Sì al referendum…

Tom Price e Elaine Chao, altri due storici repubblicani alla corte di Trump

Tra i nomi che stanno via via completando il team amministrativo che accompagnerà i prossimi quattro anni di amministrazione Trump, esce quello del segretario alla Salute, Tom Price. È noto che il presidente eletto Donald Trump volesse mettere a capo del dipartimento HHS (Health and Human Services) qualcuno che potesse aiutarlo a smontare, anche a colpi di executive order, l'Obamacare (o Affordable…

Ignazio Visco

Cosa succede al Servizio banconote della Banca d'Italia

È cominciato due giorni fa e durerà per tutto il 2017 il confronto per riorganizzare il lavoro all'interno del Servizio banconote della Banca d'Italia. Da una parte Via Nazionale, che tiene molto alla sua stamperia - polo di eccellenza nel Sistema europeo delle banche centrali (Sebc) - dall'altra i sindacati che rappresentano le 368 maestranze attualmente al lavoro nell'edificio progettato…

Tutte le innovazioni della riforma Renzi-Boschi. La guida del prof. Fusaro per il Sì al referendum

Ogni riforma – come tutti i cambiamenti veri – comporta incognite. Riforme a esito sicuro e garantito non se ne conoscono: e questa non fa eccezione. Altrimenti non sarebbero una cosa seria. Ci sono comunque innovazioni sulle quali si può mettere una mano sul fuoco, per così dire: non comportano incertezze, né dubbi: il superamento del bicameralismo paritario indifferenziato, in sé,…

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