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Forse, alla fine, lo stadio della Roma si farà per davvero. Dopo improvvise e inaspettate accelerazioni, brusche frenate e nuove ripartenze, il futuro di uno dei pochissimi impianti di proprietà di un club di serie A (c’è già quello della Juventus), sembra essere quasi scritto, persino con un Campidoglio targato 5 stelle. Dunque, meglio dare un’occhiata da vicino il progetto.

UN INVESTIMENTO DA 1,7 MILIARDI

Il primo dato certo è quello relativo agli investimenti. La struttura, che secondo i piani sarà realizzata dal gruppo Parnasi sui terreni circostanti l’ippodromo di Tor Di Valle, di proprietà dello stesso Parnasi, avrà un costo complessivo di 1,7 miliardi di euro, interamente a carico di privati, sottolineano dal gruppo. Naturalmente la quota di maggioranza dello stadio spetterà a James Pallotta, attuale presidente della Roma e a capo della cordata di finanziatori del progetto, che prevede una vasta area commerciale per lo sfruttamento del merchandising giallorosso.

LE RICADUTE SUL TERRITORIO

Il nuovo impianto avrà inoltre un sensibile impatto sulle infrastrutture della zona, innescando lavori per 440 milioni di euro. Tra questi l’estensione della metro B, la creazione della stazione di Tor di Valle per favorire l’afflusso degli spettatori e un ripensamento della viabilità locale, con nuove arterie. Il tutto a fronte di nuovi parcheggi circondati da una sessantina di ettari di verde. Opere interamente di proprietà pubblica e che consentiranno al Comune di Roma di ottenere enormi vantaggi in termini di infrastrutture, fino al 30% dell’intero progetto stadio.

MEZZO MILIARDO DI STIPENDI PAGATI

Un’opera di tale portata comporterà ovviamente un grande impiego di risorse umane. Secondo i calcoli degli esperti incaricati di redigere il progetto (circa 500 professionisti provenienti da 50 studi), il nuovo stadio impiegherà fino a 4.000 tra operai e addetti nei primi tre anni di cantiere, cui verrà pagato un monte stipendi di 500 milioni di euro. Considerati poi i nuovi uffici che sorgeranno presso i tre grattacieli del business park, adiacenti lo stadio, si dovrebbe arrivare a un totale di 20.000 persone gravitanti in modo fisso intorno all’area.

I TEMPI

Già, ma i tempi del progetto quali sono? L’avvio dei lavori avverrà non appena concluso l’iter autorizzativo in corso, in linea di massima per dicembre 2016, giusto in tempo per inaugurare la prima parte dello sviluppo privato (tra cui lo stadio, l’area commerciale e la prima parte del Business Park), entro settembre 2019, in coincidenza con il via del campionato di calcio 2019/2020.

PIU’ PICCOLO DELL’OLIMPICO, PIU’ GRANDE DELLO JUVENTUS STADIUM

Sul fronte della capienza, il nuovo stadio potrà contenere fino a 60 mila spettatori. Meno dell’attuale impianto casalingo della Roma, lo stadio Olimpico di proprietà del Coni (72.000) ma più grande dello Juventus Stadium (41.000). Ora non resta che aprire i cantieri e realizzare il tutto in tempi celeri. Politica permettendo.

Tutti i numeri del futuro stadio della Roma di Pallotta

Forse, alla fine, lo stadio della Roma si farà per davvero. Dopo improvvise e inaspettate accelerazioni, brusche frenate e nuove ripartenze, il futuro di uno dei pochissimi impianti di proprietà di un club di serie A (c'è già quello della Juventus), sembra essere quasi scritto, persino con un Campidoglio targato 5 stelle. Dunque, meglio dare un'occhiata da vicino il progetto. UN INVESTIMENTO…

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