Skip to main content

La broncopneumopatia cronica ostruttiva influisce negativamente sulla qualità della vita e sugli esiti di salute dei pazienti, generando costi sociali ed economici considerevoli e pone una pressione crescente sui sistemi sanitari nazionali. I costi umani e sociali legati alla BPCO sono significativi: si stima che questa malattia generi oltre 4 trilioni di dollari l’anno in spese dirette e indirette. Nell’Unione Europea, le malattie respiratorie rappresentano circa il 6% del budget sanitario annuale, e la BPCO incide per il 56% dei costi totali associati a queste patologie, equivalenti a circa 38,6 miliardi di euro.

Per questa ragione risulta fondamentale favorire un dialogo costruttivo tra istituzioni, clinici e pazienti, in particolare per la gestione della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), modello paradigmatico di malattia cronica che richiede una profonda rivalutazione dei percorsi di assistenza e un’attenzione generale più integrata ed efficace.

Ne abbiamo parlato con Dejan Radovanovic, segretario del Gruppo di studio BPCO e co-morbilità di Sip, a margine del primo tavolo di lavoro sulla BPCO organizzato con il supporto di Sanofi.

Gli obiettivi del tavolo di lavoro Bpco. La parola a Radovanovic

“Cruciale creare un dialogo costruttivo tra istituzioni, clinici e pazienti”. Il punto di Radovanovic (Sip) a margine del Tavolo di lavoro BPCO

I punti di forza e le criticità dell'Italia nella gestione della Bpco. L'intervista di Spanevello

Spanevello (ICS Maugeri e Insubria) fa luce sulla necessità di distinguere la gestione cronica dalla fase acuta della patologia. “Bisogna saper dividere i setting di intervento” ha affermato a margine del Tavolo di lavoro BPCO

Tavolo di lavoro Bpco, come si colloca l'Italia nel Copd Index? Lo spiega Rumi

“Ci sono degli aspetti positivi, ma ci sono altresì delle aree di miglioramento legate all’awareness della patologia e alla disomogeneità territoriale” ha affermato Rumi (Altems Advisory) a margine del Tavolo di lavoro BPCO

Bpco, inaugurato il primo Tavolo di lavoro. Il punto di vista dei pazienti

Il terzo settore è un attore sempre più rilevante a supporto dei pazienti. Ecco gli interventi di Barbaglia (Respiriamo Insieme) e Picozza (FederAsma) a margine del Tavolo di lavoro BPCO

Dialogo e diplomazia. Così il ministro Jaishankar detta la via indiana al G7

Dal Med, il ministro Jaishankar sottolinea ruolo e visione dell’India riguardo agli affari globali. Il capo della diplomazia di New Delhi setta il tono con cui partecipa adesso al G7 ministeriale che l’Italia ospita a Fiuggi

Roma-Londra-Tokyo, il triangolo Gcap sotto i riflettori al G7 di Fiuggi

Unità e valori condivisi al centro della ministeriale Esteri di Anagni e Fiuggi, ultimo incontro del G7 sotto la presidenza italiana. Sullo sfondo, il triangolo Italia-Regno Unito-Giappone, rafforzato dal Global Combat Air Programme e da nuove intese per la sicurezza e la difesa

Ecco i 21 siti Unesco per il rilancio culturale della Turchia

Di Paolo Bozzacchi

Dai misteri del Neolitico alle testimonianze dell’Impero Ottomano, questi siti rappresentano un viaggio nella storia del mondo e dell’umanità e un’occasione unica per esplorare il cuore della civiltà. La strategia della Turchia punta su sostenibilità e innovazione, e il Paese sta ridefinendo il suo ruolo nel panorama turistico globale, attirando sempre più visitatori da tutto il mondo

Med Dialogues, per il futuro serve una politica energetica comune

Iniziati oggi i Med Dialogues dell’Ispi. Il viceministro degli Esteri Cirielli: “Nonostante il fiume di denaro verso l’Africa dall’Occidente i risultati non ci sono stati: se cresce l’Africa cresce l’Europa e cresce anche il Medio Oriente”

La storia dell'Occidente nel rapporto tra Vaticano e Intelligence

“Il Vaticano e l’Intelligence. Osservatore osservato nella storia politica della Santa Sede”. È questo il titolo del convegno che ha inaugurato la XIV edizione del master in Intelligence dell’Università della Calabria. La giornata è stata aperta dai saluti del senatore accademico Luciano Romito ed è stata introdotta dal direttore del master e presidente della Società Italiana di Intelligence, Mario Caligiuri

Stop ai conti russi in Cina. Altro biscotto del Dragone a Mosca

Dopo aver impedito le transazioni alle cugine russe, ora le banche cinesi hanno cominciato a chiudere molti conti delle imprese dell’ex Urss, per timore delle sanzioni. Ancora una tegola che la dice lunga sull’alleanza tra Mosca e Pechino

×

Iscriviti alla newsletter