L’essenza della nuova strategia sta nel programmare la rinascita economica dell’America sul mare e nel ribadire che la libertà di navigazione è l’architrave della governance mondiale dei mari. Entrambi gli obiettivi si propongono di contrastare l’inarrestabile ascesa geostrategica della Cina che dei mari ha fatto negli ultimi anni il pilastro delle sue fortune. L’analisi dell’ammiraglio Fabio Caffio
Archivi
Ospite al G7, il segretario filippino Manalo punta i fari sul Mar Cinese
Il segretario per gli Affari Esteri della Repubblica delle Filippine, in Italia per un evento alla Sapienza e vari incontri istituzionali (tra cui il G7 di Fiuggi), accende i riflettori sul Mar Cinese e sul comportamento di Pechino, scrivendo a Formiche.net che “una stampa libera, che riporta gli eventi così come sono, è il marchio distintivo di una vera democrazia. E siamo grati ai nostri partner nei media internazionali che condividono il rispetto per la verità”
Anche la finanza punta sulla Difesa. L’intervento di Nagel (Mediobanca)
Lo scenario geopolitico degli ultimi anni ha conferito rinnovata rilevanza ai temi della Difesa e della sicurezza, tanto con riferimento alla protezione dei confini quanto alla tutela dell’ordine interno agli Stati. L’intervento di Alberto Nagel, ad di Mediobanca, che ha aperto i lavori del convegno “The Defense era: capital & innovation in the current geopolitical cycle”
Perché l'Italia può guidare sicurezza e sviluppo in Europa. Il rapporto Mediobanca sulla Difesa
La Difesa non è solo un pilastro della sicurezza nazionale, ma anche un motore di crescita economica e innovazione. In un contesto globale sempre più instabile, l’Italia ha l’opportunità di rafforzare il proprio ruolo strategico puntando su una maggiore cooperazione industriale europea e su investimenti mirati in tecnologia e capitale umano. Ecco il rapporto di Mediobanca presentato all’evento “The Defence era: capital & innovation in the current geopolitical cycle”
Più difesa e meno ambientalismo. Le sfide dell'Ue viste da Castellani
La designazione di Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione Europea è un risultato di Meloni. In questo modo si apre la strada alla collaborazione tra popolari e conservatori. E, se in Germania primeggerà la Cdu, si potranno ottenere passi indietro sul Green deal ideologico. Ora la priorità al comparto Difesa. L’analisi di Lorenzo Castellani, politologo e docente della Luiss
Chi tratta la pace per conto del Libano? La riflessione di Cristiano
La questione-Libano non può essere capita separandola dalla altre, ma tutto il Libano andrebbe coinvolto nella determinazione del suo futuro, magari con una nuova classe dirigente, non con i vecchi esponenti di una casta che sembra proprio non rappresenti più nessuno; cristiani, sunniti e sciiti allo stesso identico modo. La riflessione di Cristiano
La guerra in Ucraina è globale. Ora una “soluzione coreana”. L'analisi di Sapelli
Il conflitto in Ucraina, dopo il lancio del missile a medio raggio da parte di Putin su Dnipro, è diventato universale. Il segnale è incontrovertibile: l’ordine anglosferico si è rotto. L’Europa non tocca palla, neanche sul Medio Oriente ma l’Italia è una felice eccezione. Per rafforzare il nostro peso, vanno irrobustiti i legami con gli Stati Uniti
Ironie a 5 stelle riportano FI al centro. La versione di Sisci
Dalla Costituente pentastellata, emerge una realtà ineluttabile per il Movimento: Conte potrà per qualche mese amministrare l’appassimento e trasformazione del M5s ma dopo, dovrà confluire nel Pd in cambio di qualche seggio garantito. Con il parallelo indebolimento della Lega, la partita tra Pd e FdI si gioca al centro. Un ruolo importante l’avrà Forza Italia. L’analisi di Sisci
Verso il G7 Esteri di Fiuggi. La bussola dell’amb. Castellaneta
La riunione di domani, ultima tappa della presidenza italiana, affronterà la guerra in Ucraina e il conflitto Israele-Hamas. Il ministro Tajani lavorerà per rafforzare il sostegno a Kyiv e difendere il diritto internazionale. I consigli dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Così Trump ridefinirà la strategia nucleare Usa. Scrive il gen. Jean
Durante la campagna presidenziale, The Donald ha evitato riferimenti diretti alla strategia nucleare. Ma le armi nucleari giocheranno un ruolo cruciale nel suo nuovo mandato, considerato il suo passato e le minacce russe, l’espansione dell’arsenale cinese e i progressi nordcoreani e iraniani