Skip to main content

E’ tutto pronto alla Fiera di Rimini per il via al Meeting per l’Amicizia tra i popoli che ha scelto per questa 37° edizione il titolo “Tu sei un bene per me”. Nutritissimo, come sempre, il parterre di ospiti dal mondo della politica, con il Governo Renzi presente con ben 5 ministri a partire da Maria Elena Boschi che coglierà l’occasione per rilanciare il sì al referendum costituzionale (qui l’approfondimento di Formiche.net su chi ci sarà alla kermesse ciellina). Mentre un piccolo gruppo di ciellini, per lo più riminesi, minaccia nel primo giorno della kermesse una sorta di conferenza stampa con toni critici verso il vertice del movimento ciellino.

MATTARELLA SULLE ORME DI NAPOLITANO

La manifestazione di Comunione e Liberazione sarà aperta venerdì 19 agosto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il capo dello Stato, sulla scia del predecessore Giorgio Napolitano, inaugurerà la kermesse intervenendo all’incontro dedicato ai 70 anni dalla nascita della Repubblica, ‘scortato’ dalla presidente della Fondazione Meeting Emilia Guarnieri (nella foto) e dal presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini. Concluso il suo intervento, Mattarella visiterà la mostra sempre sui 70 anni della Repubblica allestita in Fiera e curata dall’ex presidente della Camera Luciano Violante.

I NUMERI (IN CRESCITA) DELLA 37° EDIZIONE

Come da tradizione, ci ha pensato ieri l’ufficio stampa del Meeting a sciorinare i numeri della manifestazione, che segnalano un’inversione di tendenza positiva rispetto alle ultime edizioni. Gli incontri proposti nel programma ufficiale salgono dai 78 del 2015 a 106, così come i relatori, da 218 a 278. In leggero aumento anche i metri quadrati coperti (da 127mila a 130mila, sono ancora lontani i 150mila di qualche anno fa), mentre le mostre principali tornano ad essere 7 e non più 5 (18 le esposizioni nel complesso). Ci sono poi 14 spettacoli e 22 eventi sportivi. Guai poi a dimenticarsi il potenziale di 23/28mila pasti da servire ogni giorno per sfamare le 800mila presenze di visitatori attese.
Ma come sempre il numero più significativo è quello dei volontari: ben 2.190 le persone (un centinaio dall’estero) impegnate a titolo gratuito da domani fino a giovedì 25 nelle più svariate mansioni, dalla pulizia al parcheggio fino al servizio di autista per gli ospiti. Anche in questo caso, si conferma la lieve tendenza positiva, dato che l’anno scorso i volontari si fermarono a 2.145. A questo dato vanno poi aggiunti i 417 ragazzi, perlopiù studenti universitari, che fino ad oggi hanno animato il cosiddetto “pre-Meeting” per allestire la Fiera.

BILANCIO IN LIEVE AUMENTO

La conferma che il Meeting torna a sorridere nei numeri arriva anche dal bilancio. Ammonta a 5,7 milioni di euro la stima per questo 2016, contro i 5,3 milioni annunciati al debutto della scorsa edizione. Piuttosto stabili le voci di entrata con 3,7 milioni dai servizi di comunicazione per le aziende, 1,1 dalla ristorazione e il resto da attività commerciali, biglietti delle manifestazioni a pagamento e contributi da privati legati al progetto di fundraising lanciato da qualche anno a fronte del calo di sponsor. Tre i Main Partners (Enel, Intesa Sanpaolo e Wind), e 8 gli Official Partners. Nel complesso, sono oltre 130 le aziende e gli enti che partecipano a vario titolo alla manifestazione. Tra queste, diverse istituzioni pubbliche come tre Regioni (Lombardia a guida leghista, Emilia-Romagna e Marche a guida Pd sponda renziana), la Provincia autonoma di Trento, il Comune di Ascoli Piceno con sindaco di centrodestra, l’Eni, l’Automobile Club Italia e l’Agenzia italiana del farmaco. Chiudono il cerchio il Ministero del Welfare e il Miur.

LE PAROLE DEGLI ORGANIZZATORI

Nelle consuete interviste di presentazione del Meeting, gli organizzatori hanno fornito una chiave di lettura per questa edizione. Sotto il profilo politico ed economico, Vittadini ieri al Corriere della Sera (qui l’intervista integrale) ha preannunciato un “dibattito equilibrato” sul referendum costituzionale per “capire le ragioni di merito”, aggiungendo di non aver ancora deciso come votare. Dal canto suo, la presidente della Fondazione Meeting Emilia Guarnieri con Avvenire si è soffermata maggiormente sul significato del titolo (“Tu sei un bene per me”) collegato anche all’emergenza profughi e all’importanza dell’accoglienza (eccola).

SORPRESA: NIENTE DOMENICANI

Aveva destato parecchio scalpore al Meeting dell’anno scorso il caso dei frati domenicani, ai quali gli organizzatori avevano chiesto di sospendere gli incontri nel loro stand su gender e bioetica, argomenti assenti dal programma ufficiale dell’anno scorso come di quest’anno. Tutto era nato da un video pubblicato da Repubblica.it con spezzoni di un intervento sull’esposizione delle coppie omosessuali alle malattie cardiovascolari e al suicidio fatto qualche sera prima sempre al Meeting da padre Giorgio Carbone, direttore editoriale delle Edizioni Studio Domenicano. Si scatenò la polemica sul web, la notizia venne ripresa da tutti i giornali e lo staff del Meeting cercò di correre ai ripari (qui la ricostruzione di Formiche.net). Quest’anno, a differenza delle ultime edizioni, la casa editrice ESD non sarà presente con un suo spazio in Fiera, come si evince dall’elenco degli espositori pubblicato sul sito del Meeting. Bocche cucite tra i frati predicatori organizzatori dello stand, che hanno deciso di abbandonare la manifestazione riminese per evitare ulteriori polemiche, preferendo invitare il proprio pubblico a un evento ideato ex novo e in programma sabato 3 settembre al convento di San Domenico a Bologna (qui tutte le info).

Meeting di CL a Rimini, ecco conti, programma, curiosità e polemicuzze

E’ tutto pronto alla Fiera di Rimini per il via al Meeting per l’Amicizia tra i popoli che ha scelto per questa 37° edizione il titolo “Tu sei un bene per me”. Nutritissimo, come sempre, il parterre di ospiti dal mondo della politica, con il Governo Renzi presente con ben 5 ministri a partire da Maria Elena Boschi che coglierà l’occasione per…

Chi è Moez Fezzani, il jihadista arrestato in Libia con legami in Italia

Sarebbe stato arrestato in Libia Moez Fezzani, aka "Abu Nassim", reclutatore e comandante dello Stato islamico, attivo anche in Tunisia e considerato una minaccia di primo livello dall'intelligence italiana. A catturarlo pare siano stati i miliziani di Zintan, città occidentale della Libia ma alleata con le milizie cirenaiche orientali del generale Khalifa Haftar: lo avrebbero preso insieme a un paio di dozzine…

Fayez Serraj, Libia, trenta

Lia, ecco cosa si agita nel nuovo vertice del fondo sovrano della Libia

Mentre le forze fedeli al governo sotto egida Onu di Tripoli sono sul punto di sconfiggere definitivamente lo Stato islamico a Sirte, anche con l'aiuto dei raid aerei americani (e forse di qualche consulente militare occidentale a terra), le controversie in Libia riprendono la nota china dell'Est contro Ovest. CAMBIO AI VERTICI DELLA LIA Ultimo campo di scontro politico (prima…

burkini

A proposito di Burkini e libertà

Il Burkini è una forma di oppressione e assoggettamento della donna? Si tratta di un ostentamento dell'appartenenza religiosa come dichiarato dal comune di Cannes che lo ha proibito in spiaggia? E se anche fosse, è lecito vietare a chi lo desidera di indossarlo? Secondo Lorella Zanardo, sì. E forse anche secondo tante altre e tanti altri. Per motivi ovviamente differenti. Matteo…

Il sorriso di Leopardi spezza " Questa maledetta vita"

La bella ed intensa opera letteraria “Questa maledetta vita” Il “romanzo autobiografico” di Giacomo Leopardi di Raffaele Urraro, edito da Leo S.Olshki , si può definire uno “studio del vero ravvicinato' dell' esistenza di Giacomo Leopardi, uomo e genio. Si tratta di un libro di 445 pagine che indaga le sofferenze fisiche dell'uomo Leopardi Non si possono scindere le due…

Start-up: al via i bandi di Equitalia per le imprese culturali al Sud

C’è tempo fino al 15 settembre per partecipare a “Cultura Crea”, il bando di Invitalia per le piccole imprese nel sud Italia. Continua a leggere su L'Arancia.

Kevin Farrell, chi è (e cosa pensa) il vescovo nuovo capo del dicastero per i laici, la famiglia e la vita

Chi è rimasto più spiazzato è stato paradossalmente il principe dei vaticanisti americani John Allen. Papa Francesco non solo non si è preso “un break” per Ferragosto, come gli aveva chiesto Allen il giorno della Festa dell’Assunta sul sito da lui diretto. Anzi, proprio a Ferragosto il Papa ha firmato il Motu Proprio di nomina di quello che sarà l’americano più…

×

Iscriviti alla newsletter