Skip to main content

Partecipate, Polizia municipale e decentramento, ma anche le deleghe che prima erano dell’assessorato alla Cultura, come promozione della città ed eventi culturali. Chiara Appendino, che ieri è stata proclamata ufficialmente sindaco di Torino, si tiene ben strette le chiavi della città e accentra su di sé le deleghe più importanti. E’ il new deal penstastellato di Torino, che è iniziato ieri attorno alle 10 da piazza Statuto, poco distante dall’abitazione della sindaca. Da lì è partita una marcia tra la gente lungo via Garibaldi fino al Comune, insieme ai 24 consiglieri eletti e uno schieramento di fotografi e telecamere, che a Torino non si vedeva da un po’.

LA MISE DEL PRIMO CITTADINO E LE PRIME RICHIESTE

Vestito grigio, sandali con tacco e filo di perle, la sindaca ha percorso a piedi la via pedonale stringendo mani, ricevendo applausi. “Dai Chiara”, “Forza e coraggio, Chiara”  le urlavano in tanti al suo passaggio. Il rito dei selfie e c’è persino chi le chiede se può fare qualcosa visto che i vigili gli hanno ritirato la patente.  Un uomo in bici l’ha apostrofata “devi fare il sindaco di tutti, non buttare ciò che di buono è stato fatto “. “Fidati, vedrai: lavoreremo per la città” è stata la sua replica. Ma sempre con sobrietà e pacatezza.

TRA PROFUMO E PATTI

C’è chi vi ha visto una marcia simbolica, la presa del Comune. Macché, dice lei. Si tratta solo di una vecchia abitudine che vuole mantenere anche adesso che in consiglio comunale ha cambiato posto a sedere. Da consigliere comunale, ha spiegato la sindaca, andava sempre a piedi in Comune. Intanto i giornalisti la tempestano di domande: Profumo? “”Non abbiamo nulla da aggiungere sulla questione Profumo, avremo modo di discutere e parlarci”. E il neo assessore all’istruzione, Federica Patti, condannata anni fa a pagare la differenza delle rette per il nido dei figli per redditi non dichiarati? “Non c’è nessun caso Patti, fa parte della squadra e io sono orgogliosa di averla come assessore”.

IL DISCORSO E OLIVETTI 

Poi il primo discorso da sindaca. “Nessuno è detentore della verità assoluta” e fa intendere che chi si aspetta regolamenti di conti verrà deluso. Perché lei, lo dice chiaramente, vuol “fare sistema”.   “Abbiamo tutti insieme l’occasione di cambiare la storia” e cita John Donne, “Nessun uomo è un’isola”. Nel pantheon di Appendino, si sa, c’è Adriano Olivetti, e con lui la sindaca ha concluso il suo intervento: “Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande”.

IMPEGNI E PROMESSE 

Un intervento molto concreto, che non abiura alle promesse fatte in campagna elettorale. “Una delle prime delibere che questo Consiglio dovrà esaminare sarà quel quadro sull’organizzazione degli uffici. In quel testo si troverà chiaramente esposto il nostro progetto di tagliare almeno del 30% i costi degli staff della Giunta e dei dirigenti fiduciari” ha ribadito Appendino che intende usare le risorse risparmiate ” per un fondo per aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro. Non si tratta della soluzione a questo grande problema, ma di un segnale”.

IL RUVIDO FASSINO 

Anche per l’ex sindaco di Torino Piero Fassino è un nuovo inizio, ricomincia da consigliere comunale di opposizione. In tanti erano a scommettere che non l’avrebbe mai fatto. E invece lui era lì. Ruvido come sempre, ha pure mandato a stendere alcuni cronisti che lo inseguivano con telecamere. All’inizio del suo discorso Appendino lo ha ringraziato. “Fa parte della correttezza istituzionale che c’è tra un sindaco che lascia e uno che prende possesso della carica. D’altra parte la sera in cui i risultati l’hanno data vincente, sono stato il primo a congratularmi con lei” ha commentato lui. Gli scontri in campagna elettorale sono ormai un ricordo:  “La campagna elettorale è sempre un momento di maggiori asprezze, ma si è svolta senza che questo incidesse sui rapporti personali. Entrambi abbiamo fatto una campagna elettorale parlando di Torino e confrontandoci e scontrandoci quando era necessario. Credo però   con una correttezza che è patrimonio di questa città” ha commentato l’ex sindaco.

LA GIUNTA E I PRIMI NOMI 

Oggi la prima giunta, poi la sindaca ha in mente tre giorni di ritiro con la maggioranza e gli assessori a luglio in un convento in una località segretissima per stilare “le linee programmatiche”. “Sarà una riunione a porte chiuse in cui faremo team bulding e squadra – ha assicurato Appendino – e poi si ripartirà”.  Il vice sindaco sarà Guido Montanari, l’assessore all’Urbanistica, noto a Torino per le sue battaglie contro la costruzione del grattacielo quartiere generale di intesa Sanpaolo.

chiara appendino_insediamento

Ecco primi passi e primi problemi per Chiara Appendino a Torino

Partecipate, Polizia municipale e decentramento, ma anche le deleghe che prima erano dell’assessorato alla Cultura, come promozione della città ed eventi culturali. Chiara Appendino, che ieri è stata proclamata ufficialmente sindaco di Torino, si tiene ben strette le chiavi della città e accentra su di sé le deleghe più importanti. E’ il new deal penstastellato di Torino, che è iniziato…

Matteo Renzi

Ecco umori e malumori di Berlusconi e Renzi su Grillo e Italicum

Questa volta la ciambella non sembra riuscita col buco in una Forza Italia rinfrancata dalle buone notizie sulla convalescenza di Silvio Berlusconi ma divisa più del solito su quello che i giornali, a torto o a ragione, hanno rappresentato come il “commissariamento” da parte dell’azienda del leader. Una rappresentazione, questa, che è già scomoda di suo per tante comprensibili ragioni,…

Gove e May

Gove e May, analogie e differenze di chi punta alla poltrona di Cameron

Tutti pensavano che dopo la vittoria della Brexit Boris Johnson, sindaco di Londra e icona della campagna per l’uscita del Regno Unito dall'Unione europea, avrebbe percorso senza ostacoli la corsi verso la direzione del Partito Conservatore, vuoto di leadership lasciato dal dimissionario David Cameron. Invece ieri, a sorpresa, l’eccentrico politico ha annunciato che non si presenterà alle elezioni per la successione del premier.…

Brexit, cosa ricordare della settimana europea

Chiuso baracca e burattini, sono tornati a casa, ma dopo aver lasciato due pezzi da leggere con cura: le tradizionali “Conclusioni” del Consiglio europeo a 28 e la “Dichiarazione” dei 27 dopo il vertice informale del 29 giugno, cioè senza il Regno Unito, e con tanto di sedia vuota (“chaise vide”). IL CONSIGLIO EUROPEO A 28  Il documento delle Conclusioni viene redatto…

virginia raggi

Prove tecniche di dialogo tra Virginia Raggi e Vaticano

Che succede tra MoVimento 5 Stelle e Vaticano a Roma? Le premesse per un dialogo ci sono: il 1° luglio il nuovo sindaco di Roma Virginia Raggi è stata ricevuta in udienza da Papa Francesco, ma attenzione a scambiare un'udienza privata come un endorsement papale. Per due motivi: il primo è che a Francesco della politica italiana interessa relativamente poco, ed anzi…

SERGIO MATTARELLA

Mattarella, Fanfani e la Costituzione

In attesa del referendum sulle riforme istituzionali di ottobre, quando il popolo italiano deciderà se avallare o no gli emendamenti renziani, è molto importante fermarsi a riflettere un momento sul significato originario della nostra Carta costituzionale. A richiamare la riflessione ci ha pensato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Parlando ieri ai consulenti in occasione della settima edizione del Festival…

Che cosa si sono detti Raffaele Cantone e i dirigenti di Federmanager

La mission e le funzioni dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, ma anche i problemi del nuovo codice appalti e il buco nero delle aziende partecipate. E' stato un intervento a tutto campo quello di cui è stato protagonista ieri Raffaele Cantone di fronte ai vertici di Federmanager, la federazione che rappresenta 180.000 dirigenti attivi nel settore pubblico e privato. IL RUOLO DEI…

Terrorismo: dopo Istanbul, Trump ripropone waterboarding

Dopo l'attentato all'aeroporto di Istanbul, Donald Trump rispolvera la retorica aggressiva sulla lotta al terrorismo, che aveva un po’ tralasciato nelle ultime settimane, e parla di tecniche di tortura "molto peggiori" del waterboarding: "Dobbiamo combattere brutalmente e violentemente – dice – , perché abbiamo a che fare con persone violente"; e –aggiunge – "dobbiamo combattere 'occhio per occhio' ed essere intelligenti…

Lando Maria Sileoni

Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Cosa si sono detti banchieri e bancari

Banchieri e bancari, amici (forse) un tempo. Oggi un po' meno. D'altronde non si può certo dire che questi siano tempi facili per i rapporti tra le due categorie. I primi alle prese con ristrutturazioni lacrime e sangue e impegnati a difendere il proprio operato. I secondi, rappresentati nell'occasione dalla Fabi, il sindacato dei bancari, pronti ad alzare le barricate…

di,

Tutte le divergenze fra Germania, Francia e Italia

Se all’indomani dell’esito del referendum inglese si voleva dare il senso di una maggiore unità dell’Europa, e se addirittura si voleva attribuire a una specie di direttorio europeo, composto dalla Germania, dalla Francia e dall’Italia, un ruolo trainante dell’Unione nella direzione di una più stretta integrazione, bisogna dire che si è partiti con il piede sbagliato. Altro che visione comune…

×

Iscriviti alla newsletter