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In tanti, volentieri, salutiamo il ‘900. E’ cambiato il mondo, sono cambiati i rapporti di forza, il mondo si è fatto uno e globalizzato e, al contempo, a-polare. Che dire ? E’ finito il tempo delle ideologie (qui intendendo la parola in senso deteriore ma non credendo io che la parola sia “naturalmente” negativa) o, semplicemente, si sono sostituite ideologie a ideologie (cos’è la competizione esasperata) ? Non mancano, nel terzo millennio del “niente politico”, strategie dominanti, anzi. Esistiamo immersi in quello che definisco “progetto del non progetto”; corriamo, competiamo, orfani delle complessità dei mondi-della-vita che, val bene ricordarlo, sono anche le nostre.

Ciò che manca è un talento della Conoscenza adeguato alla realtà del mondo di oggi, capace di comprendere i “segni dei tempi” e di interpretarli. Ciò che manca, nel comprendere le profondità dei passaggi storici, è la risposta alla domanda “che fare ?”; ed è una domanda tutta politica che chiede una risposta altrettanto politica. Nel “niente politico”, il prezzo più alto lo paga la libertà che, per quanto mi riguarda, ha senso solo se è intesa come liberazione; nel mondo globalizzato, infatti, o ci liberiamo insieme o siamo tutti schiavi, anche se siamo convinti di essere liberi e sviluppati.

La nostra libertà, nel terzo millennio, deve cominciare dove comincia quella dell’altro. La libertà globale è un processo circolare, di reciproca costruzione responsabile e progettuale, di condivisione di un “fine” comune, quello della liberazione del progetto dell’intera ed unica umanità nel creato.

La democrazia 2.0, ciò che nega il senso democratico per il quale intere generazioni hanno combattuto e hanno perso la vita, è una “maschera retorica”, è fumo negli occhi; dobbiamo ritornare a porre la persona umana (e ogni persona umana) al centro del dibattito pubblico.

Bye bye ‘900, dunque, se almeno sapessimo dove stiamo andando.

The Global Eye – In complexity

Giudizio storico

Bye bye '900 ?

In tanti, volentieri, salutiamo il '900. E' cambiato il mondo, sono cambiati i rapporti di forza, il mondo si è fatto uno e globalizzato e, al contempo, a-polare. Che dire ? E' finito il tempo delle ideologie (qui intendendo la parola in senso deteriore ma non credendo io che la parola sia "naturalmente" negativa) o, semplicemente, si sono sostituite ideologie…

........, nel frattempo buona Pasqua

In un mondo frastornato, attonito, incartato nell'indicibile di quel che accade, io corro, tu corri, tutti corrono per produrre al meglio, per acquistare al meglio: concorrenza. E' okkei per affinare il prodotto, migliorare la qualità, mitigare il prezzo: buona per i Consumatori. Per i Produttori: una guerra di tutti contro tutti per migliorare i processi, i prodotti, controllare i costi,…

Andrea Moneta, chi è l'uomo del fondo Apollo che punta su Carige (e fa borbottare Malacalza)

Si chiama Andrea Moneta ed è l’uomo dietro l’offerta di Apollo sulle sofferenze di Carige. Il vero artefice della cavalcata in Borsa del titolo della cassa di risparmio genovese che ieri sull’annuncio dell’intervento americano ha segnato +6%. I motivi: l'azione del fondo Apollo che punta a rilevare un pacchetto di crediti in sofferenza della banca ligure e poi puntare a…

Renzi, Speranza e i colpi di testa dei politici sul referendum No Triv

Una premessa per trasparenza: questo pezzo - come gli altri sul referendum No Triv - mi è stato ordinato, anzi dettato, da Chicco Testa, presidente di Assoelettrica e componente il cda della società che edita Formiche.net. È una stupidaggine, ovviamente. La stessa stupidaggine lasciata intendere (ma spero di aver letto male) da Virginia Della Sala del Fatto Quotidiano (leggere, per credere, qui).…

Tarak Ben Ammar e Vincent Bolloré

Telecom Italia, cosa lega Bolloré, Ben Ammar e Berlusconi

Pubblichiamo un estratto del libro della giornalista Fiorina Capozzi, dal titolo "Vincent Bollorè. Il nuovo re dei media europei" (GoWare edizioni) Sconosciuto ai più, ma ben noto nei giri che contano. Vincent Bolloré, classe 1952, conosce la celebrità in Francia all’indomani delle elezioni del presidente Nicolas Sarkozy. Il suo cognome, noto nei salotti francesi per la storia industriale di famiglia…

Ecco la prossima gragnuola di debito pubblico. Più della metà da Usa e Giappone

Non che sia una notizia, visto che il livello globale di indebitamento, pubblico e privato, è notoriamente in crescita dal 2008 in poi. Però credo sia opportuno ricordare, come ha fatto di recente Standard&Poor nel suo Global Sovereign debt report, che nel 2016 si prevedono emissioni da parte degli Stati – il campione censito ne conta 131 – per circa…

Conoscenza e azione politica

Dobbiamo ri-accogliere la nostra incertezza per ri-trovarci umani. Se alziamo il palcoscenico della storia vediamo crescere l'in-differenza (non accoglimento e non valorizzazione delle differenze del mosaico umano nel creato), la rassegnazione e il disagio: eppure esistiamo nella certezza di noi e delle nostre convinzioni globalizzate, elevate a presunte "verità non discutibili". E' venuto il tempo di problematizzare le nostre certezze,…

Silvio Berlusconi, guido bertolaso

Che cosa combinano Silvio Berlusconi, Guido Bertolaso e Giovanni Toti?

Nel suo ultimo tour elettorale a Roma Silvio Berlusconi sfoggiava due vistosi occhiali da sole (tipo Gloria Swanson in "Viale del Tramonto’’). Nella versione accreditata si è fatto riferimento a quella fastidiosa congiuntivite di cui l’ex Cav soffre da tempo. In verità, lo scopo era un altro. Berlusconi non voleva farsi riconoscere accanto a Guido Bertolaso. ++++ Per l’ex capo…

Ecco come sta andando il Giubileo della Misericordia

Il Giubileo della Misericordia fortemente voluto da Papa Francesco si sta rivelando un flop come vanno sostenendo diversi osservatori interessati, a partire da quelli poco benevoli verso il Pontefice argentino? Oppure occorre anche considerare che si tratta di un evento organizzato in maniera nuova dalla Chiesa cattolica, che ha deciso di promuoverlo in maniera diffusa nei territori, lontano dalle grandi…

Cosa unisce e cosa divide i terroristi islamisti

Domenica scorsa un’altra strage terroristica ha sconvolto il mondo: un kamikaze si è fatto esplodere nei pressi di un parco frequentato da bambini, a Lahore, in Pakistan, uccidendo più di 70 persone che festeggiavano la Pasqua. L’attacco è stato rivendicato da Jamaat-ul-Ahrar, un’organizzazione estremista, di ispirazione islamica, che vuole imporre la sharia in Pakistan. “Sono stati i nostri ad attaccare i cristiani a…

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