Montelibretti, nei pressi di Roma, è stato il cuore pulsante della prima sperimentazione operativa congiunta promossa dall’Agenzia Europea per la Difesa (Eda) nel quadro dell’iniziativa Opex, segnando un passaggio simbolico e operativo verso una maggiore integrazione tra innovazione tecnologica e capacità militari a livello europeo. Ecco perché è importante
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La Space Force sceglie Boeing per rinnovare la sua costellazione satellitare. I dettagli
La Space Force affida a Boeing lo sviluppo di nuovi satelliti per comunicazioni militari sicure e resilienti. Parte così il programma Ess, che punta a sostituire la vecchia costellazione Aehf con sistemi più moderni e flessibili. Tra i focus, resilienza anti-jamming, interoperabilità e copertura globale
Cent'anni di Giorgio Napolitano. Il ricordo di una grande coscienza repubblicana
Nel 1976, appena ventunenne e responsabile economico della Federazione Giovanile Repubblicana, scrissi un editoriale critico sulla legge Anselmi. Giorgio Napolitano, allora responsabile economico del Pci, ne fu contrariato. Anni dopo, da Presidente, ricordava ancora quel giovane audace: segno della sua memoria e del suo rispetto per il confronto
La dedica di Meloni, il baciamano di Giuli, il simulatore di volo di Mattarella. Queste le avete viste?
La presidente del Consiglio ha autografato un libro per l’ambasciatore americano durante le celebrazioni dell’Independence day, mentre il ministro della Cultura si lasciava andare a un gesto di galanteria. Intanto Mattarella visitava i simulatori di volo a Decimomannu. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni
Difesa, la sfida industriale che può unire l’Europa. L'analisi di Nones
La costruzione di una vera capacità europea di difesa passa da un’iniziativa concreta tra pochi Stati pronti a condividere sovranità, costi e benefici. Serve una cooperazione strutturata e specializzata, capace di legare gli interessi industriali e strategici. Pubblichiamo un estratto del saggio “Prospettive e limiti dell’industria della difesa” di Michele Nones sul nuovo numero de “leSfide – Non c’è Futuro senza memoria”, periodico di studi, riflessioni e approfondimento edito dalla Fondazione Craxi dal titolo “Il nodo europeo. La difesa europea a cavallo tra due secoli”
Ecco il nuovo sistema britannico contro l'influenza russa e iraniana
Il nuovo sistema si divide in due livelli: uno per chi fa attività di influenza politica per conto di Stati stranieri, un altro si applica a Russia e Iran, considerati minacce significative. Nonostante le pressioni, la Cina non è stata inclusa nella seconda fascia, sollevando critiche e dibattiti politici. Questo modello segue una tendenza internazionale che chiama in causa anche l’Italia
La Russia riconosce i Talebani. Svolta geopolitica o resa?
La Russia ha ufficialmente riconosciuto i Talebani come legittimi rappresentanti dell’Afghanistan, segnando una svolta nei rapporti diplomatici. Questa decisione potrebbe rafforzare l’influenza di Mosca in Asia Centrale e nei Paesi islamici. Resta il dubbio se si tratti di una mossa strategica o dell’accettazione pragmatica di una realtà consolidata
Cosa c'è dietro la nuova crisi diplomatica fra Grecia e Turchia
Il governo greco lavora su due fronti, uno americano e l’altro israeliano. Da un lato ritiene che lo sviluppo contrattuale degli impegni sia una priorità nazionale/geopolitica. Con Israele è in ballo la discussione sulla cooperazione energetica regionale e vuole agganciarsi al progetto Imec. Erdogan punta invece a ottenere 100 nuovi caccia nei prossimi 8 anni
Neutralità in bilico? Cosa dice la relazione delle spie svizzere
La crescente rivalità tra Stati Uniti e Cina-Russia mette a dura prova la tradizionale neutralità elvetica, esponendo la Svizzera a spionaggio, proliferazione e guerre ibride. Il rapporto annuale dell’intelligence chiede strategie avanzate di cyber-difesa, alleanze rafforzate e programmi di prevenzione del terrorismo digitale
L'America corre, la Cina rincorre. La battaglia delle stablecoin
Il dollaro sta perdendo slancio e per mettere nuova benzina al verdone Washington, con la sponda della Fed, punta dritto alle monete virtuali ma ancorati alla valuta sovrana. La Cina però non sta a guardare e schiera Alibaba