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C’è anche una giovane azienda italiana che compete nell’industria del cloud computing dominata da Amazon, Google e Microsoft: si tratta di Cynny Space, specialista del Cloud object storage (piattaforma di archiviazione remota di file per la conservazione di moli ingenti di dati), che ha appena lanciato la sua prima offerta commerciale facendo leva su tecnologie tutte Made in Italy, prezzi super-convenienti e storage al cento per cento sicuro perché, essendo un’azienda europea, conserva i dati in Ue in base alle regole europee – un vantaggio non da poco mentre i Garanti privacy europei ancora lamentano le insoddisfacenti protezioni del Privacy Shield negoziato tra Usa e Ue dopo l’annullamento del Safe Harbor per lo scambio transatlantico dei dati.

LA PROPOSTA CHE SFIDA I BIG AMERICANI

Il servizio di Cynny Space si basa su una piattaforma di storage per clienti B2B erogata sia in modalità IaaS (si compra l’infrastruttura che serve, come servizio, in modalità pubblica, perché si usano le risorse di Cynny Space) che in Private Cloud (su risorse It del cliente).

La peculiarità di Cynny Space è di essere una delle poche startup italiane a fare innovazione sia hardware che software. Per l’hardware Cynny Space ha progettato per lo storage dei dati un micro-server con processore Arm (il micro-server più piccolo al mondo, 8,3cm x 3,4 cm), super-efficiente ed ecologico; il software, sempre disegnato da Cynny Space, si basa su criteri di organic computing, quindi con caratteristiche di auto apprendimento, auto organizzazione, auto diagnosi e manutenzione.

Da queste innovazioni tecnologiche derivano una serie di vantaggi, a cominciare dal costo di utilizzo: Cynny Space offre una tariffazione Pay-as-you-go senza soglie (prezzo a consumo in base allo spazio occupato, senza costi nascosti) e offre anche una prova gratuita della propria soluzione per 30 giorni. Il secondo vantaggio unisce ancora dei risparmi di costo all’eco-sostenibilità: un server comune consuma tra i 60 e 100W, mentre il micro-server di Cynny Space consuma 1,7W a pieno carico.

Basterà per dare filo da torcere a Google e Amazon?  “Il business model di Cynny Space è quello di vendere spazio online a chi sia interessato a utilizzare il Cloud object storage, quindi un modello di impresa simile a quello di Google e Amazon”, ci ha detto Andrea Marchi, Amministratore delegato di Cynny Space. “Ciò che ci differenzia da loro è la proposta, innovativa in quanto basata su tecnologia Arm che abbiamo implementato per primi, grazie alla quale si ottiene un elevato risparmio energetico e possiamo proporre dei costi di 4 volte inferiori rispetto a quelli dei grandi player statunitensi. E’ una catena che vede al suo vertice l’innovazione tecnologica e come sua solida base la trasparenza di prezzo: con noi il costo varia esclusivamente a seconda dello spazio utilizzato, mentre nel caso dei big d’oltreoceano calcolare i prezzi complessivi è tutt’altro che immediato”.

QUANTO VALE IL MERCATO

L’azienda sa di introdursi in un settore in fortissima crescita: la Commissione europea parla di un mercato che vale 9,5 miliardi di euro nel 2013 ma che potrebbe svilupparsi fino a un giro d’affari di 44,8 miliardi nel 2020, quasi cinque volte di più. Cynny Space vuole ritagliarsi la sua fetta, espandendosi in Italia e in Europa, rivolgendosi a clienti come system integrator, grandi player dell’It, PA e, più in generale, chiunque necessiti di conservare grandi quantitativi di dati, “soprattutto per integrarli in altri servizi, ad esempio sincronizzazione dati, archiviazione di dati di videosorveglianza, archiviazione di documenti”, spiega Marchi. “Il mercato è sì saturo ma ci sono ancora grossi margini per chi propone qualcosa di davvero nuovo”.

DATI CONSERVATI IN EUROPA

Sicuramente Cynny Space può far leva su un elemento oggi molto importante: è uno dei pochi provider di Cloud storage al 100% europeo in un settore dominato da società americane. Cynny Space è infatti una start up tutta italiana: nasce nel 2015 da un team fiorentino e la sua capogruppo è Cynny SpA, anche questa fondata a Firenze nel 2013; esiste una Cynny Inc. ma è una sede commerciale negli Usa.

Questo è importante per la salvaguardia dei dati in base alle direttive europee sulla privacy (che sono state modificate; il nuovo quadro normativo entrerà in vigore dal 2018); inoltre, i dati conservati direttamente in Ue non richiedono protocolli di trasferimento specifici come quelli rinegoziati da Usa e Ue col Privacy Shield che ha sostituito l’invalidato Safe Harbor.

“Crediamo che le regole comunitarie costituiscano un incentivo a non rivolgersi a provider extra europei”, afferma Marchi. “La Corte di Giustizia europea ha decretato che il protocollo di trasferimento dati Safe Harbor è illegale in quanto viola le leggi di privacy europee. Questo significa che il servizio di molti provider americani non è in linea con le nostri leggi e quindi i clienti europei potrebbero essere obbligati a cambiare provider. Scegliere un provider di storage europeo significa che i propri dati rimangono all’interno dell’Unione europea e seguono le direttive europee”. Marchi assicura: “Cynny Space ha le risorse, la tecnologia e la volontà di innovare per proporsi in Europa: una delle principali caratteristiche della nostra tecnologia è la sua scalabilità, offriamo una soluzione plug and play, che ci consente di essere operativi ovunque in tempi rapidissimi”.

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