Skip to main content

Gazprom conferma l’interesse del governo italiano sul progetto Poseidon, il nuovo gasdotto che dovrebbe collegare la Russia all’Italia, via Bulgaria e Grecia. “I vertici governativi italiani e greci appoggiano il progetto di gasdotto Poseidon per distribuire il gas russo dal Mar Nero nel Sud dell’Italia”, così l’agenzia di stampa russa Interfax ha riportato le parole dell’amministratore delegato di Gazprom, Alexei Miller, in occasione di un incontro avvenuto lunedì scorso con il presidente russo, Vladimir Putin.

LE PAROLE DI MILLER DI GAZPROM

Miller, poi, ha confermato gli impegni italiani: “Ho avuto un meeting con il ministro delle sviluppo economico. L’Italia appoggia questo progetto. Alla firma del Mou era presente anche il segretario generale del ministero degli affari esteri greco. L’appoggio a questo governo arriva anche da Atene”, si legge sempre sull’agenzia dell’Interfax. “A Roma, è stato firmato un memorandum sulla fattibilità del progetto di costruzione di un gasdotto via il Mar Nero e attraverso paesi terzi come la Grecia per approdare in Italia. Il memorandum – ha riferito Miller a Putin – prevede la messa in campo di un piano di fattibilità economica e tecnica da concludere entro il 2016. Noi e i nostri partner europei ci stiamo basando sul progetto che era stato, in prima istanza, disegnato dai greci, dagli italiani e dai francesi, per l’appunto il progetto Poseidon: 12 miliardi di metri cubi di gas dalla Grecia, attraverso il Mar Ionio, per arrivare nel Sud dell’Italia”, ha concluso Miller.

LA VERSIONE DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Pur non volendo smentire le parole del ceo di Gazprom, in risposta a un articolo uscito venerdì scorso su Il Foglio sul progetto Poseidon, il portavoce del ministro Guidi aveva però già tenuto a precisare che il ministro non ha benedetto alcun accordo sul nuovo gasdotto per il semplice motivo che non avrebbe conosciuto i termini dell’intesa e che – proprio in occasione dell’incontro con Miller – la Guidi, in attesa di conoscere i contenuti del memorandum, ha ribadito la posizione italiana che ogni tipo di accordo in materia di approvvigionamenti di fonti di energia strategiche, deve essere valutato nell’ambito delle norme europee che disciplinano queste materie.

NIENTE AVALLO POLITICO DA RENZI

Interpellate ancora qualche giorno fa, fonti del ministero dello Sviluppo economico confermano che la linea del governo è quella di non dare, al momento, alcun avvallo politico o istituzionale al Poseidon. Quella sorta sul possibile nuovo tubo è, insomma, una querelle diplomatica in cui è difficile scorgere il bando della matassa: da un lato gli interessi russi e quelli di altri Paesi europei che hanno obiettivi contrastanti con quelli di Roma (basti pensare alla Germania con la questione del Nord Stream), dall’altro c’è Roma che conferma i suoi impegni sul Tap (sarà così ancora tra qualche mese?).

IL RISIKO GEOPOLITICO

Intanto, sulla necessità di attivare presto un corridoio sud per l’energia è intervenuto anche l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza Ue, Federica Mogherini. “Il Corridoio Sud per noi rappresenta molto di più di sicurezza e diversificazione energetica. Rappresenta un allargamento e un approfondimento dei legami economici, politici e sociali con un numero di partner in una regione che può contribuire alla sua attuazione: Azerbaijan, Georgia, Turchia, Albania, naturalmente gli stati europei direttamente collegati ad essi come Grecia, Italia e Bulgaria, e speriamo altri paesi in particolare nei Balcani occidentali” ha detto la Mogherini intervenendo al Southern Gas Corridor Advisory Council meeting in corso a Baku in Azerbaijan che ha visto la partecipazione anche dei vertici aziendali del Tap e del Tanap, il gasdotto che collega l’Azerbaijan alla Georgia e alla Turchia e che in futuro è previsto si agganci al Tap.

Gazprom, Poseidon, l'Italia e l'intrico geopolitico

Gazprom conferma l’interesse del governo italiano sul progetto Poseidon, il nuovo gasdotto che dovrebbe collegare la Russia all’Italia, via Bulgaria e Grecia. "I vertici governativi italiani e greci appoggiano il progetto di gasdotto Poseidon per distribuire il gas russo dal Mar Nero nel Sud dell'Italia", così l'agenzia di stampa russa Interfax ha riportato le parole dell'amministratore delegato di Gazprom, Alexei…

L'utopia che manca: ritorno al socialismo

L'incipit è accattivante: riavviamo la dialettica politica sulla centralità dell’essere umano e degli esseri viventi, dei loro bisogni e delle loro necessità. E pure affascinante, riattiviamo il discorso sulle riforme strutturali che abbiano al centro l’uomo e non il capitale: sul piano economico, rendere pubblico tutto quello che è di pubblica utilità, dalle risorse naturali ai servizi di base, incluso…

Tutti i trump di Donald Trump

Nomen men: Trump è davvero un trump, l'asso nella manica, la carta che fa saltare il banco. Anche chi lo giudicava un clown fino a poche settimane fa, oggi lo considera un pericolo per l'America e per il mondo oltre che una minaccia per i conservatori moderati che sembrano sul punto di dissolversi in tutto l'Occidente. Fioriscono, dunque, molte analisi,…

L'esecuzione dei jihadisti olandesi: diserzione o psychological warfare?

È giallo sulla notizia, circolata ampiamente sui media mondiali, circa l’esecuzione di otto foreign fighters olandesi da parte dello Stato islamico. La fonte sarebbe in teoria affidabile: si tratta di Raqqah is being slaughtered silently (RBSS), gruppo di citizen journalists che documenta via internet le innumerevoli violazioni dei diritti umani da parte dei baghdadisti. Il fatto è che un'altra fonte,…

L'utero in affitto e l'affitto dell'utero

Spero che chi è contro l'utero in affitto per nove mesi (io lo sono) sia anche contro l'affitto dell'utero per nove minuti (se poi per qualche minuto in più o in meno, dipende ovviamente dalle circostanze e dai gusti personali). Vasto programma? Può darsi. Beninteso, non mi sfugge la differenza che passa tra la maternità surrogata, dove entra in gioco…

cao, saipem, energia infrastrutture

Saipem, tutte le novità del piano di Stefano Cao

Prima della pubblicazione dei conti del quarto trimestre 2015 che hanno portato a confermare le guidance per l'esercizio in corso, l'ad Stefano Cao ha fatto anche un'altra cosa: ha messo mano al piano di rilancio Fit for Future, rafforzando alcune delle misure previste. Sul fronte dei costi, per esempio, sono stati individuati ulteriori risparmi per circa 200 milioni di euro,…

Gli studenti americani si candidano ad essere i nuovi subprime

L’ammaestramento più efficace dell’educazione americana – quello dell’indebitamento compulsivo – trova il suo esito più logico nell’andamento del debito studentesco, che non solo cresce senza sosta, ma esibisce dei tassi d’insolvenza che avrebbero fatto arrossire i vecchi mutuatari subprime. Quasi che la debt jungens statunitense si avvii a incarnare la nuova categoria di coloro i quali saranno chiamati a portare…

Ecco i piani Usa per riprendere Mosul all'Isis

I successi nella porzione orientale della Siria, dove i curdi locali dell'Ypg appoggiati dai bombardamenti della Coalizione occidentale e da due team di forze speciali americane hanno ripreso ampie fette di territorio allo Stato islamico, sono già parte del piano strategico pensato dal Pentagono per riprendere Mosul (seconda città d'Iraq e capitale irachena del Califfato) dal controllo dell'Isis. TAGLIARE I…

Banca Popolare di Milano e Banco Popolare, ecco il piano sulle sofferenze

Cessioni di sofferenze per 2 miliardi all'anno: potrebbe essere questo il punto di incontro tra i vertici della futura superpopolare Banco-Bpm e la Bce. La trattativa tra Francoforte e le due squadre di vertice (affiancate dagli advisor Citi e Lazard per Milano e Bofa-Merrill Lynch, Mediobanca e Colombo & Associati per Verona) si protrae ormai da settimane e per il…

Giuliano Poletti

Ecco i veri dati sul lavoro in 10 tweet

Dopo il calo di dicembre, a gennaio gli occupati aumentano di 70mila unità (+0,3%). La crescita è determinata dai dipendenti permanenti (+99mila) mentre calano quelli a termine (-28mila) e gli indipendenti restano sostanzialmente stabili. La stima dei disoccupati (tasso pari all'11,5%) a gennaio è stabile, pressoché invariata dal mese di agosto sintesi di un calo tra gli uomini e di…

×

Iscriviti alla newsletter