Skip to main content

Parliamo di Brexit ma, in fin dei conti, l’Inghilterra non è mai stata molto europea. Paolo De Castro, in un colloquio con Formiche.net, lo fa notare senza girarci troppo intorno: fuori dall’euro, fuori da Schengen, fuori da quasi tutti i programmi di progettazione europea. “Questa uscita dall’Europa sancisce un chiarimento definitivo. Gli inglesi – ribadisce l’europarlamentare – hanno da sempre una visione dell’Europa come area di libero scambio. Finito qui. I padri fondatori dell’Ue, invece, hanno lavorato nel segno di un’Europa unita, hanno credo nella moneta unica, sognavano gli Stati Uniti d’Europa… Che per gli inglesi è sempre stata una parolaccia. Ora speriamo in una grande spinta verso il rilancio dell’Europa unita, perché nessun Paese da solo può rispondere alle grandi sfide che il mondo ci pone”.

Martedì prossimo si riunirà il Parlamento Europeo e il coordinatore S&D della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale sostiene che è “una prima risposta immediata, senza nessun indugio: chi ci sta ci sta, chi ci crede ci crede, per gli altri la porta è quella che ha aperto l’Inghilterra”.

Insomma, ci vuole fermezza. Per De Castro i flussi commerciali tra Europa e Inghilterra non saranno toccati dalla Brexit. Ma il popolo britannico ha sottovalutato i rischi della Brexit? “Rispondo da economista: sì. L’impatto economico maggiore sarà per l’Inghilterra – prosegue l’ex ministro dell’agricoltura – penso a cosa hanno detto oggi alcuni tra i principali responsabili delle grandi aziende con sede in Inghilterra, hanno annunciato una possibile smobilitazione degli impianti verso l’Europa. Poi penso a Londra, alla city, alla capitale della finanza europea, che inevitabilmente si dovrà trasferire, personalmente penso a Francoforte. Anche quello sarà un impatto da non sottovalutare. Sui flussi commerciali non mi aspetto particolari cambiamenti: non è che da domani noi smetteremo di esportare e, allo stesso tempo, continueremo ad importare prodotti inglesi”.

Le borse crollano, la sterlina si svaluta, i mercati sono turbolenti. “I problemi ci sono, Mario Draghi è pronto a intervenire”, aggiunge l’europarlamentare S&D. “Mi aspetto più problemi nella gestione di questa uscita per l’Inghilterra piuttosto di quelli che ne avremo noi, noi che siamo al riparto con la moneta unica, noi che abbiamo una Banca Centrale Europea con un presidente che ha dimostrato, lui sì, di avere uno spirito europeista convinto. Mi auguro che i capi di governo possano cogliere l’occasione per il rilancio di un sogno europeo”.

E gli euroscettici? “Anche loro hanno sottovalutato le conseguenze negative che dovrà subire l’Inghilterra – conclude De Castro – aspettiamo di conoscere la dimensione dei problemi che vivranno gli inglesi e poi vedremo cosa diranno”.

Perché non caleranno i flussi commerciali tra Europa e Inghilterra. Parla l'ex ministro De Castro

Parliamo di Brexit ma, in fin dei conti, l'Inghilterra non è mai stata molto europea. Paolo De Castro, in un colloquio con Formiche.net, lo fa notare senza girarci troppo intorno: fuori dall'euro, fuori da Schengen, fuori da quasi tutti i programmi di progettazione europea. “Questa uscita dall'Europa sancisce un chiarimento definitivo. Gli inglesi – ribadisce l'europarlamentare – hanno da sempre…

Brexit, che cosa agita borghesi e classe media

Brexit ovvero il sogno di tutti i populisti, che ora possono lanciare il famoso appello all’unità. Populisti di tutto il mondo unitevi. Anche se, a prima vista, non si capisce contro chi. A prima vista, perché se solo si riflette un poco, le risposte non tardano a venire. Nei secoli passati quel grido risuonava contro il capitalismo. Proletari che dovevano…

Il pollivendolo ricco della Campania

Cari Amici, non sempre succede, ma a volte il passaparola aiuta a scoprire alcune iniquità nascoste…ma non troppo. Mi viene segnalata da un amico la sentenza del TAR Campania, sez. IV, del 20 giugno 2016, n.3089, sul tema dell’assistenza scolastica degli alunni H. Si tratta di una spettacolare dimostrazione di come le contraddizioni vengano al pettine in modo inesorabile. E…

Lavoro cassimatis, GIULIANO CAZZOLA

Tutte le sciocchezze sentite sulla Brexit

Il netto prevalere del voto, a favore della Brexit, nel referendum (consultivo) del 23 giugno ha provocato un cataclisma sui mercati finanziari. Piazza Affari ha perso più del 12%. Ciò significa che l'ammontare del risparmio volatilizzato in poche ore fa impallidire, per le sue dimensioni, la vicenda di Banca Etruria (e consorelle) che tanto scalpore ha sollevato. Il sistema delle…

Perché i nostalgici del Patto del Nazareno saranno delusi

Non è un caso che a saltare per prime in Italia, dopo la vittoria della Brexit nel referendum inglese, siano state le borse e la riunione della direzione del Pd, programmata per una “riflessione” sui pessimi risultati delle elezioni amministrative e rinviata genericamente alla settimana prossima. Genericamente, perché l’agenda internazionale del presidente del Consiglio e segretario del partito, fra incontri…

oro

Brexit, cosa succederà a monete, bond e azioni

Una stella in meno sulla bandiera della Ue. E la possibile deriva populista nazionalista in tutto il Continente. L’uscita della Gran Bertagna ha lasciato di stucco i mercati (che nella notte avevano premiato sterlina e Borsa puntando chiaramente sul Remain) e commentatori la maggior parte dei quali avevano ipotizzato gli effetti di un Leave ma in chiave puramente teorica. A…

Perché la Gran Bretagna con la Brexit è destinata alla decadenza

Vorrei tentare una riflessione a caldo sull'esito del voto britannico contro l'Ue. Non sono in grado di capirne i risvolti finanziari, commerciali, psicologici ecc. Tento di rifarmi alla mia esperienza di storico. Questa mi fa ricordare che da alcuni secoli la Gran Bretagna aveva adottato in politica internazionale il principio del disimpegno dagli affari europei, con l'eccezione dei momenti in…

Brexit? Una sconfitta per le Chiese inglesi

Erano arrivati anche a pregare il Signore perché la Brexit non avvenisse: ma forse l'Altissimo non si occupa di trattati internazionali. La Chiesa anglicana è stata battuta nelle urne dal voto per il Leave, malgrado questo testo: Dio della verità, dacci la grazia di dibattere le questioni in questo referendum con onestà ed apertura. Dona la generosità a quelli che…

Cosa cambia per il Regno Unito dopo la Brexit

Dopo il voto in favore della Brexit, le regole cambieranno drammaticamente, la volontà di uscire dall’Unione europea avrà un impatto forte e duraturo sulla vita dei britannici, ma anche sull’intera Europa. Nel breve termine, tuttavia, non accadrà nulla sul versante economico. Ma le aspettative cambieranno pesantemente e sarà questo a pesare sui mercati finanziari. Le banche centrali non rimarranno neutrali…

×

Iscriviti alla newsletter