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In queste settimane abbiamo ascoltato le posizioni di tutti, quelle del SI e quelle del NO. Argomenti validi da entrambe le parti. Quello che non mi ha per nulla convinto è l’invito, da parte del più grande partito progressista italiano, di disertare le urne. Alle amiche e agli amici tedeschi, siano essi della Linke o dell’SPD, che mi chiedono: “ma come è possibile invitare a non votare?”, non so obiettivamente come rispondere. Anche perché siamo quelli che fino a ieri gridavano all’importanza del prendere parte, sempre, alle varie iniziative politiche.

Anche in questo caso, infatti, si è creato un dibattito a livello nazionale che ha stimolato, interessato e coinvolto. E non solo a dire il vero, perché anche noi italiani all’estero siamo stati attenti e partecipi di questo dibattito. Già di per sé è un successo e la Politica dovrebbe incoraggiare la partecipazione. E un partito dovrebbe avere anche il coraggio e la capacità di avere una posizione chiara. Ma questo è possibile solo con una discussione franca e seria prima di tutto al proprio interno.

All’estero votiamo prima: i plichi sono già stati recapitati agli AIRE. Ed io ho fatto la mia scelta: ho deciso di partecipare e ho anche deciso di votare SI. Non senza essermi prima documentato e senza aver prima riflettuto sia sulle ragioni degli uni che degli altri. Ho votato dopo essermi informato: questo dovrebbe essere il punto. Invitare a partecipare e scegliere dopo essersi informati.

Non ho potuto fare a meno di partecipare perché per me la partecipazione è un bene prezioso. In molte parti del mondo questa possibilità non c’è. In molte parti del mondo la libertà non c’è. E mi torna in mente una canzone di Giorgio Gaber: La libertà. E alcune parole: “La libertà non è stare sopra un albero (…) la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione”.

Ecco, a voi che siete in Italia auguro una settimana ancora densa di incontri, confronti, discussioni e di appassionati dibattiti. Informatevi e prendete una decisione. Consapevolmente. Siete per il NO? Siete per il SI? Bene, ma votate!

E poi, per voi che avete la fortuna di essere vicini al mare, dopo il voto andate al mare. Prendete la bicicletta però.

Partecipazione è libertà. Al Referendum voterò

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