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Papa Francesco fu avvisato dei potenziali rischi conseguenti alla nomina di Francesca Immacolata Chaouqui alla Cosea, la Commissione referente sulle strutture economiche e amministrative della Santa Sede, da un dossier riservato scritto da tre frati “detective” impegnati in ricerche di archivio a Terni. A rivelarlo è Fabio Marchese Ragona in un articolo pubblicato sull’ultimo numero di Panorama uscito ieri, in cui si ricostruiscono conoscenze e passaparola che hanno fatto arrivare il nome di Chaouqui fino a Papa Francesco.

LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO

È stato fatto un errore. Vallejo è entrato per la carica che aveva e che ha avuto fino ad ora: era il segretario della Prefettura degli Affari economici. Come è entrata lei: non sono sicuro, ma credo di non sbagliare se dico che è stato lui a presentarla come una donna che conosceva il mondo dei rapporti commerciali“. Dopo settimane di silenzio su Vatileaks 2, Papa Francesco ha parlato del processo ai presunti corvi in Vaticano durante il viaggio di ritorno dall’Africa. La nomina di Chaouqui, ha spiegato il Pontefice, sarebbe la conseguenza delle parole spese da Vallejo Balda per elogiarla, simili a quelle dette dal monsignore a Panorama nell’agosto 2013: “Conosco Francesca meglio dei miei collaboratori, è una persona straordinaria“, ha ricordato Marchese Ragona, che aiutano a capire la vicinanza tra i due in quel periodo.

COME SI SONO CONOSCIUTI CHAOUQUI E VALLEJO BALDA

È stato lo stesso Balda a spiegare nel suo memoriale come ha conosciuto Francesca Immacolata Chaouqui, l’esperta di relazioni esterne entrata poi nella Cosea. Chaouqui, racconta Balda, gli fu presentata “nei primi mesi del 2013″ dal cardinale Tauran, amico della contessa Marisa Pinto Olori del Poggio, presidente della Fondazione I Messaggeri della Pace e nobildonna assai prossima alla Chaouqui, che l’ha definita in molti suoi scritti come una sorta di maestra di relazioni. E, spiega Vallejo Balda, lui il nome della giovane signora l’ha fatto “anche in considerazione dell’indicazione del cardinale Tauran” (leggi il ritratto completo del cardinale).

Il rapporto di amicizia tra i due si “sarebbe trasformato poi in una sorta di dipendenza” da parte di Balda, si legge su Panorama, culminato poi nel rapporto sessuale che lo stesso Balda ha indicato nel suo memoriale, così come ha sottolineato il suo pentimento subito successivo.

IL RUOLO DELLA CONTESSA E DEL CARDINALE

Ancora prima di arrivare alle orecchie di Vallejo Balda il nome di Chaouqui viene fatto dalla contessa Marisa Pinto Olori del Poggio al cardinale Tauran, con cui la contessa, sempre secondo il memoriale di Balda, sarebbe “da trent’anni è in rapporti stretti e affettuosi” e che la contessa “teneva al guinzaglio come un cagnolino”. La contessa, però, avrebbe dichiarato sì di conoscere “Francesca”, ma di non averla introdotta in Vaticano: “C’è entrata da sola”.

GLI APPROFONDIMENTI DI FORMICHE.NET:

Che cosa ha detto il Papa su Vallejo Balda e Chaouqui. L’articolo di Simona Sotgiu
Tauran, chi è il cardinale tirato in ballo da Vallejo Balda per Chaouqui. Il ritratto di Niccolò Mazzarino

Chaouqui, Lanino, Balda e Olori del Poggio. I protagonisti del feuilleton Vatileaks 2 visti da Pizzi. Le foto
Il cardinale Tauran (citato da Vallejo Balda) visto da Pizzi. Le foto
La contessa Pinto Olori del Poggio, maestra di buone maniere per Chaouqui. Foto di Pizzi
Chaouqui, Fittipaldi, Nuzzi e Vallejo Balda. Le foto della prima udienza di Vatileaks2

Francesca Immacolata Chaouqui

Così Bergoglio fu avvisato su Chaouqui

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