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Hillary Clinton ha rallentato la sua marcia nel Western Tuesday e potrebbe avere davanti a sé altre sconfitte in Stati dove la diversità, che è la sua forza, conta poco: l’ex first lady affronta insidie anche domani, in un sabato tutto democratico, con assemblee in Alaska, alle Hawaii e a Washington.

I repubblicani osservano, invece, una sorta di pausa pasquale: prossimo appuntamento significativo, il Wisconsin, dove martedì 5 aprile voteranno pure i democratici. Ma, salvo colpi di scena, la conta dei delegati non subirà uno scossone fino alle primarie di New York il 19 aprile

Rifacciamo un punto sulla situazione: Hillary Clinton sfiora il 70% dei delegati necessari a garantirsi matematicamente la nomination democratica; Donald Trump è quasi al 60% di quelli necessari per la nomination repubblicana, ma la somma dei delegati dei rivali rimane superiore alla sua e, quindi, la prospettiva di arrivare alla convention senza che nessuno abbia già vinto resta reale (convention aperta).

La differenza fra i due partiti è nel meccanismo dei super-delegati che favorisce di fatto l’ex first lady: i super-delegati sono figure di spicco del partito democratico che possono scegliere chi appoggiare in qualsiasi momento.

Queste, comunque, le posizioni – fonte, il sito uspresidentialelectionnews.com -:

Democratici: delegati alla convention 4.765, delegati già assegnati 2.125, super-delegati già pronunciatisi 493, delegati da assegnare 2.147, maggioranza necessaria 2.383.

Hillary Clinton s’è finora assicurata 1.214 delegati popolari e 467 super-delegati ed è quindi a 1.681; Bernie Sanders ha conquistato 911 delegati popolari, ma ha solo 26 super-delegati ed è a 937.

Hillary ha vinto in 18 Stati: in ordine alfabetico Alabama, Arizona, Arkansas, Florida, Georgia, Illinois, Iowa, Louisiana, Massachusetts, Mississippi, Missouri, Nevada, North Carolina, Ohio, South Carolina, Tennessee, Texas, Virginia, oltre che nei territori delle Isole Samoa e delle Marianne. Sanders ha vinto in 11 Stati: Colorado, Idaho, Kansas, Maine, Michigan, Minnesota, Nebraska, New Hampshire, Oklahoma, Utah, Vermont.

Repubblicani: delegati alla convention 2.472, già assegnati 1.534, da assegnare 938, maggioranza necessaria 1.237.

Donald Trump ne ha 739, Ted Cruz 465, Marco Rubio 166, John Kasich 143; e, inoltre, Ben Carson 8, Jeb Bush 4 e 9 non sono vincolati.

Trump, cui è stato nel frattempo assegnato il Missouri rimasto in bilico, ha vinto in 20 Stati: Alabama, Arizona, Arkansas, Florida, Georgia, Hawaii, Illinois, Kentucky, Louisiana, Massachusetts, Michigan, Mississippi, Missouri, Nevada, New Hampshire, North Carolina, South Carolina, Tennessee, Virginia, Vermont, oltre che alle Marianne. Cruz ha vinto in 9 Stati: Alaska, Idaho, Iowa, Kansas, Maine, Oklahoma, Texas, Utah, Wyoming, oltre che a Guam. Rubio ha vinto in Minnesota, nel Distretto di Columbia e a Portorico. Kasich ha vinto in Ohio.

La conta dei delegati: Hillary oltre 70%, Trump sotto 60%

Hillary Clinton ha rallentato la sua marcia nel Western Tuesday e potrebbe avere davanti a sé altre sconfitte in Stati dove la diversità, che è la sua forza, conta poco: l’ex first lady affronta insidie anche domani, in un sabato tutto democratico, con assemblee in Alaska, alle Hawaii e a Washington. I repubblicani osservano, invece, una sorta di pausa pasquale:…

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