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Il nostro governo, rispettabilissimo, nelle ultime 24 ore non ha brillato per coerenza e trasparenza. Ogni governo può avere politche più o meno condivisibili, ai cittadini spetterà esprimere il giudizio finale con il proprio voto. Tuttavia, non si comprende come sia possibile moltiplicare incongruenze su incongruenze a non finire nei rapporti con gli altri Paesi e, contemporaneamente, mistificare le proprie posizioni verso l’opinione pubblica.

Ripeto, il rispetto è necessario.
In un eccellente articolo su questo sito, il Prof, Gustavo Piga ha messo ben in evidenza l’assurdità del “cambio di posizione” sull’idea franco tedesca del “ministro unico delle Finanze della UE”. Il progetto scaturito da una intesa Berlino-Parigi della scorsa estate aveva visto i due ministri delle Finanze dei rispettivi Paesi, proporre l’idea (urgente necessità) su diversi quotidiani internazionali. Su questo punto, in evidente isolamento, i due Paesi non avevano pubblicamente insistito, dobbiamo prendere atto che l’Italia ha invece cambiato idea, proprio all’apice delle polemiche antieuropee del Governo, e lo ha fatto senza comunicare ad alcuno, tantomeno agli italiani le implicazioni, tutt’altro che secondarie, per la vita nazionale e la politica economica interna. Ci si vuole spiegare le ragioni e le implicazioni del rocambolesco voltafaccia del Premier e del Ministro dell’Economia?
Le notizie circa la presenza di truppe di addestramento e commandos inglesi e francesi sul territorio libico sono apparse proprio in queste ore sulle agenzie mondiali. Contemporaneamente, in Italia, il nostro Ministro della Difesa è stata costretta ad affermare che non ci sarà guerra. Evidentemente le truppe francesi, inglesi e americane sono sul territorio libico a far vacanza. Quelle italiane invece non ci andrebbero, non si capisce per quale ragione, visto che l’Italia non aveva partecipato alla creazione della catastrofe libica prima, ed ora invece proprio a noi viene riconosciuto il ruolo politico principale nelle relazioni tra il nuovo Governo libico e il resto del mondo. Perché rinunciamo a questo ruolo, che implica anche la possibilità di inviare truppe e combattere con i libici?
Sulla vicenda “unioni civili” mi pare siamo giunti anche qui al massimo della confusione e della ironia. L’emendamento ripercorrerebbe la medesima impostazione della ‘Cirinnà’, con forti similitudini con il matrimonio e con un sostanziale rimando alla magistratura sulle adozioni. Mi pareva che molti volessero “il divieto penale e internazionale” della surrogazione o utero in affitto? Forse ho ascoltato male le obiezioni di diversi ex Presidenti della Corte Costituzionale ad eliminare ogni similitudine? Fatto sta che se da un lato si esagera palesemente affermando di “aver evitato una rivoluzione contro natura”, dall’altro c’è chi vuole, con la fedeltà reciproca dei coniugi, eliminare il matrimonio stesso.
Aggiungo un’altra chicca, si è detto che l’Ungheria faccia male a chiedere il referendum sui migranti assegnatigli dalla UE. Anzi che la scelta di ricorrere al parere del popolo da parte di Orban (premier dei popolari) sia antieuropeo e pericoloso. Ho certamente mal interpretato in Ministro italiano in questione, non è pensabile che abbia detto che il popolo non debba essere informato, nè ascoltato sulle decisioni europee. Invece nulla è stato detto, da un Paese mediterraneo come l’Italia, del Summit sui Balcani e sulla decisione austriaca (il cui premier è socialista) di escludere la Grecia, quasi si volesse trattarla come una “zona cuscinetto” per l’Europa, ma non dell’Europa. Soldi alla Turchia, Summit con tutti i Paesi dei Balcani e Grecia “zona franca”? Questo si mi pare devastante per l’Europa e i Paesi europei del Mediterraneo.
Matteo Renzi

Tutte le ultime capriole del governo Renzi

Il nostro governo, rispettabilissimo, nelle ultime 24 ore non ha brillato per coerenza e trasparenza. Ogni governo può avere politche più o meno condivisibili, ai cittadini spetterà esprimere il giudizio finale con il proprio voto. Tuttavia, non si comprende come sia possibile moltiplicare incongruenze su incongruenze a non finire nei rapporti con gli altri Paesi e, contemporaneamente, mistificare le proprie…

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