Skip to main content

Le forze armate di Russia e Cina continuano ad operare in prossimità dei territori statunitensi, secondo un trend oramai consolidato. Il Norad (comando di di Difesa aerospaziale che vede la partecipazione congiunta di Canada e Stati Uniti) ha dichiarato di aver “individuato, tracciato e intercettato” due bombardieri Tu-95 russi e due aerei assieme a due H-6 cinesi che operavano nella zona di identificazione della difesa aerea (Adiz) dell’Alaska. L’incidente rappresenta non solo la prima occasione in cui due velivoli militari dei due Paesi sono entrati contemporaneamente nell’area, nonché la prima volta in assoluto che un H-6 vola all’interno dell’Adiz, uno spazio aereo internazionale che funge da zona cuscinetto con il territorio sovrano, dove viene richiesta la pronta identificazione di tutti gli aerei nell’interesse della sicurezza nazionale.

Caccia F-16 e F-35 statunitensi assieme a Cf-18 canadesi, secondo quanto riportato dal Norad, avrebbero intercettato i bombardieri cinesi e russi, specificando però che questi “sono rimasti nello spazio aereo internazionale e non sono entrati nello spazio aereo sovrano americano o canadese”. “Questa attività russa e cinese nell’Adiz dell’Alaska non è vista come una minaccia, e il Norad continuerà a monitorare l’attività dei concorrenti vicino al Nord America e a rispondere alla presenza con la presenza” si legge nel comunicato del Norad, dove però viene anche specificato che esso “rimane pronto a impiegare una serie di opzioni di risposta in difesa del Nord America”.

Le operazioni dei bombardieri cinesi e russi nei pressi dell’Alaska sono state confermate dal portavoce del ministero della Difesa cinese Zhang Xiaogang, che durante una conferenza stampa ha riportato dello svolgimento di un “pattugliamento aereo strategico congiunto” sul Mare di Bering, l’ottavo di questo genere ad essere organizzato dai due eserciti a partire dal 2019. Questa manovra “Ha ulteriormente testato e migliorato il coordinamento tra le due forze aeree e ha approfondito la fiducia reciproca strategica e la cooperazione sostanziale” ha detto Zhang, aggiungendo che l’operazione “Non ha preso di mira terzi, è stata in linea con il diritto e la prassi internazionale pertinente e non ha avuto nulla a che fare con l’attuale situazione internazionale o regionale”.

Pochi giorni fa si era verificato un altro episodio simile, riguardante il dominio marittimo anziché quello aereo: alcune navi cinesi impegnate in esercitazioni congiunte con la flotta russa sono penetrate all’interno della zona economica esclusiva statunitense al largo dell’Alaska, nei pressi dell’arcipelago delle isole Aleutine. Esattamente come l’Adiz si estende oltre lo spazio aereo statunitense, così la zona economica esclusiva si estende oltre le acque territoriali del Paese fino alle acque internazionali, dentro alle quali hanno transitato i vascelli di Pechino. L’importanza strategica della regione artica ha guadagnato un’attenzione crescente, non solo come potenziale punto di rottura tra Stati Uniti e Russia, ma anche come passaggio marino che collega l’Asia-Pacifico e l’Europa, che si apre con lo scioglimento dei ghiacci dovuto ai cambiamenti climatici. Non a caso, sconfinamenti come questo si erano verificati con frequenza anche negli anni passati.

Il generale Gregory Guillot, a capo del Comando settentrionale degli Stati Uniti e del Norad, ha avvertito a marzo la commissione per i servizi armati del Senato degli Stati Uniti delle preoccupazioni del suo servizio circa la volontà e il desiderio della Cina di agire nell’estremo nord. Guillot ha dichiarato in un’audizione della commissione che si aspettava di vedere attività aeree cinesi nella parte dell’Alaska dell’Artico “potenzialmente già da quest’anno”.

Mosca e Pechino punzecchiano Washington. Cos'è successo nei cieli dell'Alaska

Alcuni velivoli russi e cinesi sono stati individuati e intercettati dall’aviazione americana mentre si avvicinavano allo spazio aereo statunitense durante un’esercitazione congiunta. Il precedente marittimo

Rivoluzione nel dominio aereo Nato. Ecco gli elicotteri di nuova generazione di Leonardo, Lockheed Martin e Airbus

Leonardo, Lockheed Martin e Airbus passano alla fase successiva del Next generation rotorcraft capability program. Con l’assegnazione del contratto da parte del Nato support and procurement agency per lo studio concettuale di piattaforma integrata, queste aziende sono pronte a rivoluzionare il futuro delle operazioni aeree dell’Alleanza, impegnandosi a fornire una nuova classe di elicotteri militari tra il 2035 e il 2040

Le ragioni di Meloni sulla Rai (ma non sulla postura in Ue). Parla Petruccioli

La lettera che Meloni ha mandato a von der Leyen in risposta alla relazione Ue sullo stato dei media in Italia contiene alcuni elementi di verità in particolare sui rilievi alla normativa che regola la governance della Rai. Il prossimo anno entrerà in vigore un regolamento europeo che mette fuori legge la normativa secondo la quale l’amministratore delegato non sarà più espresso dal governo. Ma in Europa l’Italia deve avere un’altra postura. Colloquio con l’ex presidente Rai, Claudio Petruccioli

Il payback è nemico di crescita e imprese. Ecco perché

Lo Stato etichetta indiscriminatamente tutti come profittatori colpevoli. Viene in mente l’amara battuta di Churchill per cui, anche nell’Inghilterra liberale dei suoi tempi, c’era chi vedeva l’impresa come una mucca da mungere, mentre pochissimi la vedevano come un robusto cavallo che traina un carro molto pesante. Il commento di Antonio Picasso, direttore generale di Competere

Esercitazioni, incontri, narrazione. L’America schierata nell’Indo Pacifico

Una settimana di super impegno americano nell’Indo Pacifico. Incontri, annunci e una maxi esercitazione. La Cina risponde stizzita

London calling. Lavoro e bilancio di Aiad al Farnborough 2024

Si è conclusa con successo la partecipazione di Aiad all’edizione 2024 di Farnborough. Accoglienza delle (tante) cariche dello Stato e propulsore del dibattito interno, tra Gcap e cluster regionali dell’aerospazio. Appuntamento al 2026

Commercio e politica su due piani diversi. La visita di Meloni in Cina secondo Cangelosi

Il viaggio della premier analizzato dall’ambasciatore, già consigliere diplomatico del presidente Giorgio Napolitano: “È importante che ci sia stata questa visita e che si stia cercando di colmare un gap commerciale che si era accentuato subito dopo lo strappo della Via della Seta. Si tratta di ricucire e di ritrovare delle strade di cooperazione e seguendo la formula che ormai è adottata nel mondo occidentale”

IA, regolamentare sì ma occhio all’innovazione. Un'agenda per la nuova legislatura Ue

Di Giulio Ginnetti e Gabriele Maglio

L’esigenza di un nuovo approccio alla regolamentazione e all’innovazione avvertita dalle imprese è stata riconosciuta in modo pressoché unanime dalle istituzioni: ora si chiede uno sforzo per riportare l’Europa a crescere e ad essere protagonista del futuro tecnologico ed economico globale

Dialogare con la Cina è possibile, ma solo a una condizione. La versione di Forchielli

Non si può sempre e solo tendere la mano a chi continua a sostenere e finanziare la Russia e la sua guerra contro l’Ucraina. Se i cinesi vogliono fare affari con l’Europa devono essere loro a fare la prima mossa. Per questo stringere accordi con Pechino non ha senso se prima non si mette in discussione il suo rapporto con Mosca. Colloquio con l’economista, saggista e imprenditore

Un amore animato tra cielo e terra. Il capolavoro di Takahata visto da Ciccotti

Per il tribute al cinema degli “anime” di Isao Takahata (1935-2018), a cura della Lucky Red, si può ancora vedere “La storia della principessa splendente” (2013), l’ultimo film realizzato dal maestro giapponese candidato all’Oscar. Il disegno fonde tradizione giapponese e influenze europee, in una storia in cui i valori etici sono fondamentali

×

Iscriviti alla newsletter