Skip to main content

Molto si è detto sull’uso militare dell’acqua nei conflitti armati in Medio Oriente e Africa. Da anni gli esperti avvertono che le fonti di risorse idriche sono spesso utilizzate per controllare città e popolazioni. L’organizzazione terroristica Stato Islamico, per esempio, ha minacciato più volte di sospendere il rifornimento dell’acqua nelle zone sotto il proprio controllo in Iraq per costringere ad allinearsi gli abitanti che oppongono resistenza. La sete piega la forza di volontà.

LE COLPE DELL’ACQUA

Oltre al controllo delle fonti idriche e delle dighe da parte delle milizie, un altro fattore scatenante della crisi dell’acqua è la siccità. Secondo uno studio dell’Università della Columbia, il periodo di aridità vissuto tra il 2006 e il 2010 potrebbe essere stato all’origine della rivoluzione in Siria. In un articolo pubblicato su Proceedings, rivista dell’Accademia nazionale di Scienze, i ricercatori cercano di analizzare gli effetti della mancanza dell’acqua nel conflitto.

FLUSSI MIGRATORI

Il direttore del team di ricercatori, il climatologo Colin P. Kelley, sostiene che quella siccità sia stata la peggiore registrata nella regione da molto tempo. Ha distrutto l’agricoltura nel nord della Siria e ha costretto migliaia di contadini a emigrare in altre città dove la povertà, la mala gestione delle infrastrutture e altri fattori socio-economici hanno infiammato le rivolte del 2011. Da allora, la guerra in Siria è diventata sempre più complessa e si è allargata.

CRESCITA DEMOGRAFICA

La Siria deve affrontare anche un altro fenomeno: la crescita demografica. A causa dell’aumento della popolazione e della contestuale mancanza d’acqua, in molti cercano di avere accesso al lago di Tiberiade. Le Nazioni Unite prevedono che vicino al fiume del Giordano – dove c’è il lago – ci saranno più di 21 milioni di persone entro 10 anni.

TENTATIVI FALLITI

Gli accordi tra i Paesi vicini sono molto importanti. Nel 1955, un primo tentativo di sviluppare una rete idrica comune che facesse arrivare in Siria l’acqua del fiume del Giordano non andò a buon fine. Gerusalemme voleva concedere l’acqua soltanto a Damasco e così gli israeliani costruirono il Grande Acquedotto Nazionale senza consultarsi né con la Siria né con la Giordania.

PRECEDENTI BELLICI

Nel 1960, Siria e Giordania sviarono le acque del fiume Baniyas (affluenti del lago di Tiberiade), il che ha reso inutilizzabile il Gran Acquedotto Nazionale. Le forze aeree israeliane bombardarono le opere idriche siriane e si scatenò la Guerra dei Sette Giorni del 1967.

FATTORI SOCI-ECONOMICI

Per Richard Seager, un altro climatologo dell’Osservatorio Terretre Lamont-Doherty, anch’egli collaboratore al rapporto dell’Università della Columbia, non è stata la siccità a provocare la guerra in Siria: “Ma la siccità, sommata ad altri fattori di stress, ha contribuito all’inizio del conflitto bellico aperto. È stato il cambiamento climatico a provocare la siccità”. Anche in altri conflitti armati, l’acqua ha giocato un ruolo determinante per arrivare allo scontro. Lo studio incrocia studi climatici, sociali ed economici, per trovare in termini quantitativi e qualitativi le cause della guerra. E analizza dati storici: dal 1900 la zona si è surriscaldata da 1 a 1,2 gradi, sperimentando una riduzione del 10% delle precipitazioni.

RISCALDAMENTO GLOBALE

Un problema non solo mediorientale. Un report dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) di Bologna, munito da una banca dati sulle precipitazioni degli ultimi 200 anni, indica che in Italia “il luglio 2014 segna un +73% rispetto alle precipitazioni medie di luglio sul periodo 1971-200, il 27-esimo più piovoso dal 1800 ad oggi”. Le precipitazioni e le alte temperature fuori stagione sono uno degli effetti visibili di questo trend.

Il riscaldamento della regione ha provocato altri due effetti: il primo è che sembrano indirettamente indeboliti i venti che portano l’aria carica di piogge dal Mediterraneo, riducendo le precipitazioni da novembre ad aprile. Il secondo è che le alte temperature hanno aumentato l’evaporazione dell’umidità dei suoli in estate, generalmente quelli caldi. Questo studio climatologico ha registrato importanti periodi di siccità nel 1950, 1980 e 1990. Anche se quello con conseguenze più devastanti si è verificato tra il 2006 e il 2010.

Siria, così la scarsità d'acqua infiamma il conflitto

Molto si è detto sull’uso militare dell’acqua nei conflitti armati in Medio Oriente e Africa. Da anni gli esperti avvertono che le fonti di risorse idriche sono spesso utilizzate per controllare città e popolazioni. L’organizzazione terroristica Stato Islamico, per esempio, ha minacciato più volte di sospendere il rifornimento dell’acqua nelle zone sotto il proprio controllo in Iraq per costringere ad allinearsi gli abitanti che…

Eni, Saipem e Cdp. Ecco una bella proposta sistemica

L’attesa per sapere quale sarà il futuro di Saipem è finita: la decisione del governo di intervenire con la Cassa depositi e prestiti, entrata nel capitale sociale utilizzando le risorse del Fondo strategico italiano, come mi ero augurato che succedesse (grazie a Formiche.net, ‘Saipem, futuro con o senza Eni’) è una buona notizia, anche se – e non poteva che…

Il dialogo interreligioso può salvarci dal fondamentalismo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Radicalizzazione dei giovani, xenofobia, conflitti sociali: per affrontare questi fenomeni spesso viene coinvolta la dimensione religiosa, ma quasi soltanto per imputare alle fedi la responsabilità della divisione. Le religioni come strumento di conflitto anziché di pace? Alcuni utilizzano la terrificante violenza del Daesh (o Stato Islamico) in Medio Oriente per affermare la "naturale propensione" da parte…

Tutte le chance di Marco Rubio

Tra un anno esatto sapremo l’esito delle elezioni più importanti e dibattute del mondo. Marco Rubio, volto nuovo della politica a stelle e strisce, può vincere da outsider le primarie repubblicane ed essere poi eletto 45° Presidente degli Stati Uniti d’America, al termine della corsa elettorale dell’8 novembre 2016. Di origine cubana, ma nato a Miami, 44 anni, avvocato e senatore della…

Ecco come e perché Boeri ha sbagliato sulle pensioni. Parla Maurizio Castro

Favorevoli, contrari, perplessi. Addetti ai lavori ed esperti del ramo si stanno dividendo sulla proposta di riforma del sistema previdenziale alternativa a quella di governo, pubblicata giorni fa sul sito dell'Inps, e firmata dal presidente dell'ente, Tito Boeri. Un piano, che prevede tra le altre cose un taglio alle pensioni più alte per finanziare un reddito minimo per gli over 55,…

Finmeccanica, Piaggio, Boeing. Le novità dal Salone di Dubai

Ha aperto domenica i battenti l’Airshow di Dubai, il salone aeronautico internazionale che si concluderà il 12 novembre negli Emirati Arabi Uniti. Ad inaugurare la più importante vetrina al mondo per le industrie del settore dell’aerospazio e difesa è stato lo sceicco Mohammed bin Rashid al Maktoum. LA VISITA DEL MINISTRO PINOTTI A visitare le eccellenze dell’industria italiana a Dubai…

Pensioni, perché contesto Boeri

Riceviamo e volentieri pubblichiamo E’ da più di mezzo secolo che opera l’istituto (ovvero il meccanismo) della perequazione o indicizzazione automatica delle pensioni in godimento, in perfetto ossequio all’art. 38, c. 2, della nostra Costituzione, che ha previsto che ai pensionati siano assicurati “mezzi adeguati alle loro esigenze di vita”. Tuttavia nell’ultimo quarto di secolo, a partire dai primi anni…

Metalmeccanici, il buon contratto secondo la Uilm

Pubblichiamo il testo dell’articolo d’apertura di “Fabbrica Società”, il giornale della Uilm che sarà on line giovedì 12 novembre Un avvio positivo. Così può riassumersi il giudizio sull’incontro tra Federmeccanica, Assistal e noi il 5 novembre nella sede di Confindustria a Roma. A quel tavolo abbiamo esposto sinteticamente il contenuto della piattaforma contrattuale di Uilm e Fim; ascoltato gli elementi della piattaforma…

Lockheed Martin, tutti i dettagli sull'acquisizione di Sikorsky

Il colosso americano Lockheed Martin ha concluso l'acquisizione di Sikorsky Aircraft, leader mondiale nella produzione di elicotteri. L'intesa definitiva, già annunciata il 20 luglio scorso, ha un valore complessivo di 9 miliardi di dollari, che scendono a 7,1 grazie ai benefici fiscali derivanti dall'operazione. LE CIFRE Lockheed Martin e United Technologies, controllante di Sikorsky,"hanno scelto di trattare l'operazione come acquisto…

Safe harbor tra sentenze, costi e scenari

Di Giovanni Maria Riccio

L’art. 25 della direttiva 46/95/CE prevede un generale divieto di trasferire dati personali al di fuori dell’Unione europea. Questa regola ammette, però, una serie di eccezioni: il trasferimento è ammesso nel caso in cui vi sia il consenso della persona cui i dati personali si riferiscono, ovvero avvenga in esecuzione di misure contrattuali o precontrattuali o, ancora, per rispondere a…

×

Iscriviti alla newsletter