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Quando nel 1991 il Parlamento britannico preparava il voto sulla Guerra del Golfo in Irak, il leader del Partito laburista britannico, Jeremy Corbyn, era con l’ex moglie, Claudia Bracchita, in Cile. Un viaggio importante, difficile, il primo che faceva la compagna nel suo Paese natale da quando era dovuta scappare nel 1973 a causa del colpo di Stato di Augusto Pinochet. Ma Corbyn non ebbe dubbi ed è tornato subito a Londra per votare contro la decisione di intervenire l’Irak. Oggi il leader laburista ha rinnovato quell’impegno dicendo che, se vince le primarie, chiederà scusa. Non è la sola presa di posizione che in questi giorni sta facendo discutere in Inghilterra.

PASSATO PRO-PALESTINESE

Corbyn è finito ad esempio in una bufera antisemita. Nel pieno della campagna elettorale delle primarie del partito, che finiranno il 12 settembre, Corbyn è stato accusato di avere fatto diverse donazioni ad una fondazione negazionista: Deir Yassin Remembered.

L’organizzazione è stata fondata dal negazionista dell’Olocausto, Paul Eisen. Tutto è cominciato quando il giornale ebreo britannico Jewish Chronicle ha accusato il laburista di essere antisemita e avere “amici membri di Hamas ed Hezbollah”. Corbyn, che si mantiene in testa nei sondaggi, ha ammesso di avere partecipato ad alcuni eventi di Deir Yassin Remembered e di avere finanziato l’organizzazione, ma 15 anni fa, quando Eisen non era ancora negazionista: “Se lo fosse stato, non avrei avuto a che fare con lui”, ha detto Corbyn, che ha rifiutato qualsiasi accusa di antisemitismo. Corbyn ha spiegato che voleva ricordare, insieme al gruppo, il massacro di palestinesi a Deir Yassin nel 1948.

CLASSICO DELLA SINISTRA BRITANNICA

Molto probabilmente Corbyn, vecchio marxista di 66 anni, diventerà il prossimo leader del Partito Laburista. Tutti si chiedono come sia riuscito a posizionarsi tra l’elettorato, considerate la sua età e immagine politica. Corbyn è un classico della sinistra britannica: è un simbolo dell’attivismo contro l’apartheid in Sudafrica, le guerre e prove nucleari, la difesa della causa palestinese e detrattore della monarchia inglese. Si muove in bicicletta perché non vuole contaminare con l’automobile e mangia solo verdure e frutta. Dal 1997 vota senza dubbi, ogni volta che può, contro le proposte del proprio partito. L’ultima volta è stata qualche settimana fa, quando si è opposto alla decisione dei laburtisti di non votare alla Camera dei Comuni sul bilancio presentato dal governo.

TRA VOLONTARIATO E MOVIMENTI SINDACALISTI

Figlio di un ingegnere e una professoressa di matematica, a Corbyn hanno regalato a 16 anni un libro di George Orwell, che ha segnato il suo pensiero. Il politico non ha finito la scuola superiore ed è andato a fare volontariato in Giamaica, antica colonia britannica. Al ritorno in Inghilterra si è impegnato nel movimento sindacalista ed è stato eletto nel 1974 membro del distretto municipale di Haringay a Londra. Nel 1983 è diventato membro del Parlamento inglese per la circoscrizione di Islintong North, incarico che occupa anche oggi. Si è sposato tre volte, l’ultima con una messicana importatrice di prodotti equo-solidali. Al Guardian ha detto che ha divorziato dalla seconda moglie perché lei voleva che i figli frequentassero la scuola privata e lui no.

Jeremy Corbyn, vita e passioni (anche un po' antisemite) del leader laburista

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