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Distinti ma non distanti dal Pd. Moderati e dunque lontani dagli smoderati alla Matteo Salvini, ma attenti alle mosse renziane di Denis Verdini e dei verdiniani, ai quali riserva un elogio un maliziosetto eppure per nulla critico.

Sono alcuni dei messaggi diretti e indiretti di Angelino Alfano contenuti in una intervista al quotidiano l’Unità.

La prima notizia è una non notizia. Alfano non si iscriverà mai al Pd, nonostante quello che alcuni quotidiani in estate hanno scritto, quando si è parlato di una quindicina di esponenti di Ncd che sarebbero confluiti in una sorta di listone renziano.

Di questo futuribile listone non si parla nell’intervista ma lo scenario al quale lavora il leader di Ncd e mìnistro dell’interno è rafforzare l’area dei moderati nella maggioranza di governo. Bilanciando così l’influenza della sinistra Pd che, secondo Alfano, tira la giacchetta del premier Matteo Renzi in direzione conservatrice, ovvero antitetica alle riforme.

Per questo Alfano, pur senza mettere condizioni pregiudiziali, punta a modificare la legge elettorale prevedendo il premio di maggioranza non alla lista più votata ma alla coalizione più suffragata. Un modo per dare più peso e spazio all’Area Popolare.

Beninteso, dice Alfano all’Unità: nessuna aderenza totale fra Pd e Ncd. Sulle unioni civili, e in particolare su “adozioni ed equiparazioni al matrimonio” le differenze tra i due partiti ci sono e non saranno superate. Per il resto, Alfano rivendica al governo le riforme popolari e liberali, dal Jobs Act alle prime riduzioni delle imposte che non sono propriamente di sinistra, lascia intendere il leader di Ncd-Area Popolare.

In questa prospettiva, Alfano non riserva parole critiche, anzi, verso chi – come Verdini e i verdiniani – cerca di sostenere l’azione riformatrice del governo Renzi. Comunque il ministro non lesina un elogio intriso di una stilettata indiretta al movimento di Verdini quando dice: “Per Ncd è la conferma che due anni fa abbiamo fatto la cosa giusta. E c’è una certa soddisfazione nel vedere chi corre in stazione a prendere il treno successivo con la nostra stessa destinazione“.

Ma nel treno ci sarà una unica carrozza popolare e moderata? Ovvero: si va verso gruppi unici tra alfaniani e verdiniani?

Ncd, Renzi e i moderati. La rotta di Alfano

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