Skip to main content

Mentre la Sicilia sta per essere commissariata, vista l’ormai imminente uscita di scena di Crocetta, l’isola è sempre più assolata e isolata. Priva di visione e di guida, uno sperone di roccia ferma alla deriva è la Sicilia. Nell’indifferenza totale. E sono talmente assolati i siciliani che due bande a contendersi il potere non si trovano. Magari fosse la Libia!

Perché in Sicilia, quando c’è caldo, fino a che non scassa un poco di ponente, niente si fa.

IL DECOLLO

Prendete l’aeroporto di Comiso ad esempio. Dopo tantissimi anni di attesa è stato finalmente aperto con l’obiettivo di incrementare lo sviluppo economico dell’isola. In particolare della provincia iblea. Tuttavia, come nel più classico degli anacoluti, il Magliocco fu inaugurato che poteva svolgere solo attività passeggeri e non merci. Partito male, dunque. Tutti i primaticci, le belle provole e tutte le belle salsicce iblee avrebbero dovuto continuare a seguire le vecchie vie del commercio. Che in Sicilia, si sa, sono assai tortuose e poco efficienti. Manco Arianna e Teseo ci possono qualcosa.

LA GIOIA DEGLI EMIGRATI

Passeggeri, quindi. Bene. Ci si sarebbe aspettato allora un intensificarsi dei voli da e per Comiso dai principali hub europei. Un frenetico stabilire contatti con le principali compagnie low cost, quelle più aggressive, che portano i turisti in giro per l’Europa con i loro voli di medio raggio. Macché. Giusto 4, 5 voli invece. E sempre del solito tipo. Quelli a base di emigrato che ritorna. Il Magliocco è buono solo per mia cugina, ragusana di Roma, che ormai è convinta che l’aeroporto di Comiso l’hanno aperto per lei: “Da casa mia Ciampino è a due passi, la Ryanair costa poco, e da Comiso sono a dieci minuti da casa a Ragusa”.

PECORE E LUPI

Il fatto è che la politica in Sicilia è affidata agli scappati di casa che rimangono e che per nomina civica o feudataria vanno al comando. Il fatto è che ci sono le pecore dove ci vorrebbero i lupi. Il Magliocco di Comiso non è tanto peggio di Torino Caselle o di Cuneo Levaldigi quanto a cosa screanzata dal punto di vista economico. Andrebbero chiusi tutti e tre. Solo che mentre Torino e Cuneo non hanno alcuna possibilità di raggiungere quota dieci milioni di passeggeri che sarebbe la quota di passeggeri che garantisce una gestione in attivo di un aeroporto, il Magliocco di Comiso sì. E senza bisogno degli incentivi per tenerlo aperto. A giugno – per la cronaca – il bando di gara per l’incentivazione delle rotte per l’aeroporto di Comiso è andato deserto. C’è voglia di Sicilia. Ma ci vogliono lupi, non pecore.

Crocetta, la Sicilia e Comiso

Mentre la Sicilia sta per essere commissariata, vista l’ormai imminente uscita di scena di Crocetta, l’isola è sempre più assolata e isolata. Priva di visione e di guida, uno sperone di roccia ferma alla deriva è la Sicilia. Nell’indifferenza totale. E sono talmente assolati i siciliani che due bande a contendersi il potere non si trovano. Magari fosse la Libia!…

Le americane si tolgono i jeans

I jeans non attraggono più le consumatrici americane. Nei dodici mesi terminati ad aprile 2015 le vendite dei modelli femminili sono calate del 5% come riporta Npd Group, società specializzata in ricerche di mercato citata dal New York Times. A minacciare lo storico capo, nato proprio negli Usa, sarebbe soprattutto il dilagare delle proposte activewear sempre più legate al mondo della moda…

Bomba da dieci trilioni nel sistema finanziario (e fiscale) Usa

Lì da dove tutto è cominciato – la finanza immobiliare americana – tutto deve necessariamente tornare, mi dico mentre leggo l’ultimo staff report del Fmi che all’housing finance dedica un approfondimento, e non a caso. “Malgrado numerosi passi siano stati fatti per sanare le strutturali debolezze del mercato dei mutui – nota il Fmi – una riforma complessiva dell’housing finance…

Ecco cosa propone davvero il Fmi per i debiti della Grecia

Leggendo cronache ed analisi della stampa italiana, pare che, parafrasando un ‘classico’ di Sergio Leone, i ruoli si siano un po’ trasformati: il Cattivo non è più il Fondo monetario (che rivoleva i propri soldi ed adesso invece, da Buono, perora una riduzione del debito greco), ma lo sono diventati gli Stati nordici, la Spagna ed il Portogallo che hanno presentato proposte più pesanti…

Che cosa penso del caso Crocetta

Avvinghiato in una trepidante milonga con Stefano Fassina (chi?), Renato Brunetta si lascia scappare un ‘’mi ritrovo ad aver paura di questa Europa che ha trattato la Grecia come aveva trattato il mio governo nel 2011’’. In realtà, in quella circostanza tragica, l’Unione europea, insieme alla Comunità internazionale, promuovendo l’uscita di scena del Governo Berlusconi ormai in caduta libera, impedì…

Troppe feste per l'accordo sul nucleare iraniano

L’importanza storica, culturale, strategica, economica e geopolitica dell’Iran è evidente: un Paese di quasi 80 milioni di abitanti, collocato nel cuore del Medio Oriente, culla di una grande e millenaria civiltà, costituisce per definizione un interlocutore naturale nel contesto della comunità internazionale. La rivoluzione teocratica di Khomeini aveva impresso, nell’ormai lontano 1979, un cambio di rotta drammatico alla società e…

Cosa penso di Fitto il conservatore

Ho seguito l’intera carriera politica di Raffaele Fitto, énfant prodige della DC pugliese, figlio d’arte di un papà che conobbi come amico nella corrente DC di Forze Nuove di Carlo Donat Cattin. Ho nutrito e nutro una naturale simpatia per un democristiano che seppe conquistare la guida della sua Regione in età giovanissima, costretto a percorrere, come tutti noi di…

Perché le sanzioni alla Russia non sono un boomerang per l'Europa

Nel suo studio sull'effetto delle sanzioni alla Russia per la crisi ucraina sulla stessa economia russa e sull'export di Stati Uniti e Unione europea, il dipartimento di Stato americano cerca di dimostrare, numeri alla mano, che il danno delle sanzioni (e delle contro sanzioni) sulle esportazioni europee è minimo (e l'Italia è tra i Paesi meno colpiti): gli Stati Uniti calcolano…

Che cosa (non) cambierà con l'accordo Usa-Iran

Pubblichiamo di seguito la seconda parte dell'analisi del generale Carlo Jean; la prima parte, pubblicata ieri, si può leggere qui L’accordo fra gli USA e l’Iran sul nucleare potrebbe preludere a intese più ampie sugli assetti geopolitici dell’intero Medio Oriente. Non credo che preluda a un mutamento delle alleanze di Washington a favore dell’Iran. Esso comunque già combatte in Iraq…

Così Hacking Team tracciava Bitcoin e terroristi

I codici e le email private di Hacking Team portati alla luce dall'attacco hacker del 6 luglio e poi dalle pubblicazioni su Wikileaks hanno permesso di conoscere più a fondo i prodotti della società italiana dei software-spia. Tra questi anche il Money Module, in grado di tracciare le transazioni in Bitcoin - un prodotto che ha attratto l'interesse di molti…

×

Iscriviti alla newsletter