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Mentre i big dell’automotive si allontanano sempre più spesso dai Paesi industrializzati per insediarsi in mercati più competitivi, c’è chi come Lcv Capital Management punta alla presenza nella Penisola, dove ha costituito oggi una società di diritto italiano per operare nel nostro Paese e annunciato un piano d’investimenti industriali.

IL PROGETTO

Grazie alla convergenza tra capitali americani e tecnologia della Silicon Valley, il fondo d’investimento statunitense intende far nascere in Italia, al Sud, quella che definisce “l’auto del futuro”. Come? Nell’aprile 2014 Lcv ha rilevato da un gruppo di venture capital, tra cui Google Venture, una “famiglia di brevetti” finalizzati alla realizzazione di autoveicoli innovativi, investendo finora 89 milioni di dollari in attività di ricerca e sviluppo tecnologico. Il piano è stato illustrato oggi al Centro Studi Americani di Roma dal managing director di Lcv, Anthony Bonidy (in passato braccio destro di Steve Jobs) e dallo Studio Cisnetto e Deloitte Legal, che assistono la società nel nostro Paese anche in un altro progetto di natura finanziaria, seguito da vicino dall’ingegner Gianluca Calvosa.

LA PRESENZA IN ITALIA

Dopo alcuni studi di mercato che hanno individuato in Europa un’area con alto potenziale di sviluppo – hanno spiegato i vertici di Lvc – l’Italia è stata individuata come localizzazione più idonea “in virtù del “Made in Italy” e della cultura della qualità, per il know how di comparto, per l’indotto dei fornitori, per la presenza di manodopera specializzata, per le condizioni logistiche favorevoli”.

GLI STABILIMENTI INDIVIDUATI

La nuova auto verrà realizzata anche negli stabilimenti ex Isotta Fraschini di Gioia Tauro per le attività di assemblaggio oltre alle attività connesse di logistica e distribuzione su base euro-mediterranea; e si sta valutando la possibilità di produrre in Italia anche alcuni componenti nello stabilimento di Modugno (ex OM Carrelli) attualmente inutilizzato.

I TEMPI

L’obiettivo è di andare in produzione entro 16 mesi dalla firma degli accordi definitivi, con la possibilità di impiegare i 400 addetti grazie anche alle misure di finanziamento previste dal Contratto di Sviluppo, che dovrebbero aprire la strada anche ad accordi con le principali università e centri di ricerca del Sud per la realizzazione di un polo di ricerca specializzato nelle tecnologie di nuova generazione per il settore automotive.

LE CARATTERISTICHE

Tutto ciò comporterà un investimento di “altri 120 milioni di euro”, che nei piani renderanno possibile la realizzazione di una nuova automobile dalle caratteristiche non comuni (ancora top secret sia il nome del marchio sia dei modelli per il mercato, mentre l’autovettura è già circolante negli Stati Uniti). Il progetto punta all’utilizzo di materiali compositi innovativi, particolarmente leggeri e resistenti (che consentono dunque un minor consumo di carburante), grado di dare vita ad un’auto leggera e sicura al contempo.

GLI ASPETTI PECULIARI

Elemento peculiare del processo produttivo è poi l’assenza di saldatura e verniciatura: sullo scheletro dell’autovettura di una struttura in acciaio brevettata vengono successivamente applicati pannelli a base di polipropilene, ottenuti attraverso lo stampaggio di materiale pre-colorato totalmente riciclabile. Ciò consentirà “un notevole risparmio”, che dovrebbe permettere di collocare l’auto ad un prezzo “non superiore ai 13mila euro”, grazie anche all’assenza di concessionarie, ma solo di boutique nei centri delle grandi città dove sarà esposta una sola auto di colore bianco, che attraverso l’utilizzo di proiettori potrà essere subito mostrata al cliente nella propria versione finale. Altre caratteristiche sono poi l’alta personalizzabilità (grazie a innovative tecniche di stampa digitale), meno costi di usura e manutenzione, oltre ad avere un impatto ambientale molto più sostenibile sia in fase di produzione sia di utilizzo: un modello diesel di fascia alta e con buone performance dovrebbe essere in grado di percorrere 25 chilometri con un litro.

Ecco i progetti di Lcv Capital Management in Italia per l'auto del futuro

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