Skip to main content

Se dovevano essere l’antipasto, o addirittura il pasto unico da servire a Matteo Renzi per intossicargli la riforma elettorale e obbligarlo a mantenere la promessa, o minaccia, di una crisi ritorsiva di governo, le votazioni a scrutinio segreto svoltesi alla Camera sulle pregiudiziali di costituzionalità e di merito contro il cosiddetto Italicum non potevano rivelarsi più favorevoli al presidente del Consiglio. E più fallimentari per i suoi avversari.

Quei 175 voti di scarto fra i 209 favorevoli e i 384 contrari alle pregiudiziali di costituzionalità parlano da soli, variati di un solo voto nel successivo scrutinio, sempre segreto, sulle pregiudiziali di merito, parlano da soli. Danno cioè la misura delle distanze fra il presidente del Consiglio e i suoi avversari, esterni e interni di partito. E spiegano la sicurezza con la quale egli li ha sfidati ripetutamente nei giorni scorsi.

Si tratta di una misura notevole, per quanto si possano considerare, e siano davvero anomali i numeri di Montecitorio a causa del premio di maggioranza di una legge elettorale, chiamata Porcellum, che la Corte Costituzionale ha bocciato non compromettendone però gli effetti. Grazie a quel premio, ma anche ad arrivi sopraggiunti alle ultime elezioni, il partito di Renzi dispone infatti da solo alla Camera di 310 dei 630 seggi.

Pure al netto di assenze critiche, e considerando i cento e più deputati originariamente vantati dal cartello, peraltro diviso, delle minoranze interne del suo partito, Renzi ha dimostrato di disporre di una forza sufficiente a considerare improbabile un rovesciamento della situazione nei passaggi successivi, protetti comunque dal contestato ricorso alla fiducia palese, contro le proposte di modifica agli articoli della legge. Ma ciò vale anche per il passaggio finale: il voto segreto sul complesso dell’Italicum.

Che la forza del presidente del Consiglio, e segretario del Partito Democratico, derivi più dalle sue qualità o dai difetti e dalle debolezze dei suoi avversari, diventa a questo punto un tema poco rilevante. Ed è probabilmente destinato a rimanere tale per un altro bel po’ di tempo, almeno fino a quando quello che è stato per una ventina d’anni il centrodestra di Silvio Berlusconi riuscirà – se mai vi riuscirà – a risorgere in altra veste. O fino a quando Beppe Grillo non si deciderà a fare politica davvero, e non solo spettacolo.

I numeri sono numeri. E’ inutile cercare di ignorarli, anche perché alla Camera hanno dimostrato di non cambiare gran che fra scrutini palesi e segreti. A scrutinio palese, infatti, si è votato sulla richiesta di sospendere l’esame della legge, in attesa del compimento della riforma costituzionale del Senato, che diventerà non più elettivo, e le differenze dagli scrutini segreti sulle pregiudiziali di costituzionalità e di merito sono risultate minime.

In particolare, 206 sono stati i voti favorevoli, a scrutinio palese, alla richiesta di sospensiva e 209 e 208 i voti favorevoli, a scrutinio segreto, sulle pregiudiziali di costituzionalità e di merito.

Dal Quirinale non arriveranno sicuramente commenti a quanto è accaduto nell’aula della Camera ai primi approcci con le votazioni sulla nuova legge elettorale, ma è facilmente immaginabile il sollievo del presidente della Repubblica. Che ha visto allontanarsi lo spettro di una crisi di governo che lo avrebbe messo, o metterebbe, alle prese con un sì o un no altrettanto imbarazzati e imbarazzanti al proposito, per niente nascosto, di Renzi di reagire ad eventuali sgambetti reclamando le elezioni anticipate. Che, peraltro, sarebbero destinate a svolgersi con quel che resta, tutto proporzionale, del cosiddetto Porcellum dopo i tagli della Corte Costituzionale, visto che l’Italicum, o Renzellum, limitato alla Camera, non potrebbe essere applicato, neppure se approvato definitivamente, prima dell’estate dell’anno prossimo. Sarebbe un pasticcio ancora più grosso di una crisi, tanto temuto dal predecessore di Sergio Mattarella da contribuire a fargli interrompere il secondo mandato presidenziale, già gravato di suo dall’età.

Gli autorottamati del Renzellum

Se dovevano essere l’antipasto, o addirittura il pasto unico da servire a Matteo Renzi per intossicargli la riforma elettorale e obbligarlo a mantenere la promessa, o minaccia, di una crisi ritorsiva di governo, le votazioni a scrutinio segreto svoltesi alla Camera sulle pregiudiziali di costituzionalità e di merito contro il cosiddetto Italicum non potevano rivelarsi più favorevoli al presidente del…

Prestiti UE

Prestiti: nell’Eurozona ripresa e ottimismo

Le nuove politiche economiche iniziano a dare frutti. Prestiti in lieve ripresa e ora si attende un boom nel prossimo trimestre Prestiti in leggera ripresa nella zona Euro, ma il bello deve ancora venire. In Italia anche a marzo è stato registrato un aumento della domanda, a conferma di un trend positivo che ha contraddistinto l’intero trimestre. Il clima di…

Per usare i ribelli siriani contro l'IS, serve di metterli pure contro Assad

Nelle ultime settimana, i ribelli siriani hanno riportato diverse vittorie contro le forze governative di Damasco: si tratta di situazioni puntuali e di step importanti come quello ultimo a Jisr al Shakhour che si trova nella provincia di Idlib sull'autostrada M4 che porta verso il mare, o di Idlib stessa (grande città del nord conquistata dai ribelli anch'essa). Vittorie che…

Vi spiego da dove nasce l'anti americanismo all'italiana. Parla il prof. Teodori

Dalle colonne del Corriere della Sera, il politologo ed editorialista Angelo Panebianco ha scritto ieri che di fronte a una morte tragica, ma accidentale, come quella del cooperante Giovanni Lo Porto, una parte dell'opinione pubblica italiana ha preferito dare la colpa al “nemico” americano e non a coloro che lo hanno rapito e imprigionato, rendendo necessario un intervento finito poi sciaguratamente male. Da…

Finmeccanica, tutte le sfide di Alenia sugli addestratori

Giù il velo dall'M-345 Ground Based Training Demonstrator Device, presentato per la prima volta da Alenia Aermacchi a Praga, in occasione dell'Itec, il Forum internazionale annuale per la formazione militare, l'addestramento e la simulazione. Per la controllata del gruppo Finmeccanica guidata da poco dall'ad Filippo Bagnato è un momento di sfide, a cominciare da quelle che riguardano proprio il mercato degli…

Come nasce l'intesa tra Dis e Università Lateranense

Chiesa e Intelligence si confrontano sui temi della sicurezza e della pace in un incontro pubblico che si terrà domani, alle 15, nell’Aula Magna della Pontificia Università Lateranense (PUL) a Roma dal titolo "Shomèr. Sicurezza internazionale e costruzione della pace". L'ACCORDO MASSOLO-DAL COVOLO   Il rettore della PUL monsignor Enrico dal Covolo e il direttore generale del Dis, Giampiero Massolo,…

Fondo Juncker? Previsioni ottimistiche. Report Prometeia

Attenzione attenzione, gufi in vista anche sul Piano Juncker? No. Le domande, i dubbi e i rilievi che sul fondo Juncker per la ricrescita economica in Europa che si sono letti su Formiche.net – qui una sintesi e qui i successivi interventi – si arricchiscono di ulteriori elementi. Ovvero di previsioni non troppo ottimistiche. E’ quello che si vocifera alla…

Ecco come la Chiesa si muove tra dialogo e persecuzioni dei cristiani

Ieri il Papa, incontrando i vescovi del Benin giunti a Roma in visita ad limina apostolorum, è tornato a invocare il dialogo tra cattolici e musulmani: "Il Benin è un esempio di armonia tra le religioni presenti sul suo territorio e in particolare con l'islam", ha detto Francesco nella ricostruzione di Avvenire: ma, ha aggiunto il Pontefice, "bisogna restare vigili,…

Basta lagne

Si sente una lagna davvero eccessiva dalla sinistra Pd sull'Italicum fortissimamente voluto da Matteo Renzi. Intendiamoci, la sfrontatezza del premier è nota. Quindi non ci si deve meravigliare troppo quando il segretario del Pd dice in sostanza: o passa l'Italicum o il governo cade. Ovvero, secondo alcuni, se non votate la legge elettorale si va al voto anticipato. Ma se…

×

Iscriviti alla newsletter