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L’editoriale di “Fabbrica Società” il giornale della Uilm da oggi on line

Il tempo corre e l’avvento di questa fine primavera abbisogna di avvenimenti utili alla ripresa nel Paese. L’assemblea nazionale dei territori della Uilm, che si terrà a Chianciano Terme tra oggi e domani, rientra in questa logica.

I metalmeccanici della Uil discuteranno principalmente il tema contrattuale, dato che il Ccnl di riferimento è in scadenza a fine anno. Si tratta di un’assise per trovare risposte relative alla piattaforma rivendicativa da presentare a Federmeccanica prima dell’estate: un’azione, mai come ora, di natura strutturale.

E’ ipotizzabile l’atteggiamento che terranno gli industriali metalmeccanici, mettendo in risalto l’inflazione risultata inferiore rispetto a quella a cui erano stati agganciati gli aumenti salariali. E’ l’effetto della lunga recessione e della persistente deflazione.

L’assemblea della Uilm terminerà proprio alla vigilia di quella della Confindustria, che si terrà all’Expo di Milano, dove gli industriali chiederanno di cambiare le regole contrattuali, indicando a quale dei due livelli bisognerà attribuire il compito di erogare salario.

Nel medesimo giorno, il 28 maggio, il premier Matteo Renzi, accompagnato da Sergio Marchionne, andrà a visitare lo stabilimento produttivo Fca a Melfi. Il presidente del Consiglio, venerdì scorso, ha auspicato la nascita di un sindacato unico, perché il governo punta di fatto a elaborare una legge sulla rappresentanza in autunno.

L’Ad di Fca, da parte sua, ha raggiunto un’intesa coi sindacati metalmeccanici, firmatari del contratto specifico, per collegare gli aumenti retributivi ai risultati del Gruppo. Insomma, il nuovo contratto Fca, di durata quadriennale, che potrebbe essere sottoscritto già il 9 giugno, in linea di massima non prevede aumenti della parte fissa del salario, ma se l’inflazione dovesse tornare a farsi viva, dopo un biennio,  sarebbe comunque possibile la riapertura della trattativa.

Quindi, il contesto che si sta determinando intorno alla fase contrattuale, non solo dei metalmeccanici, indica che da più parti si voglia imboccare la strada della contrattazione aziendale, rispetto a quella nazionale. Ciò avviene in un momento in cui la disoccupazione in Italia presenta gli indici più alti d’Europa, mentre produttività e retribuzioni toccano livelli tra i più bassi nel vecchio continente.

Sarà anche per questo che Carmelo Barbagallo, presente ai due giorni di dibattito Uilm, ha invitato i metalmeccanici a fare una piattaforma unitaria. “Se non è possibile – ha sottolineato il leader della Uil – se ne facciano tre convergenti puntando ad una conclusione unitaria”. Parole che indicano l’esigenza di esprimersi sul futuro nei giorni in cui la ripresa non è ancora tra noi.

Lo dimostrano i dati sugli investimenti forniti dall’Istat: tra il 2008 ed il 2014 il calo della loro quota sul prodotto interno lordo è diminuita di quattro punti e mezzo percentuali.  E senza investimenti, crollano  i consumi. Anche rinnovare il contratto dei metalmeccanici, in un modo o nell’altro, può creare un  buon clima di fiducia verso il futuro e per la ripresa. E’ bene che le parti interessate lo tengano presente: il tempo scorrerà più rapidamente dopo la pausa estiva ed il futuro avrà sempre più bisogno di interlocutori affidabili.

Antonello Di Mario

direttore di “Fabbrica Società”

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