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Prime mosse dei giapponesi sulle Ansaldo. Risale al 24 febbraio scorso la notizia dell’acquisizione da parte del colosso giapponese Hitachi del 100% di Ansaldo Breda (a esclusione di alcune attività di revamping e di determinati contratti residuali) e della quota posseduta da Finmeccanica (il 40%) di Ansaldo Sts.

Martedì scorso l’ad di Hitachi Rail Europe Alistair Dormer ha visitato gli stabilimenti dell’Ansaldo a Pistoia. Dalle sue dichiarazioni, si possono intuire i possibili piani di Hitachi sulle due società Ansaldo.

UN’AZIENDA GLOBALE

L’acquisizione di due importanti aziende italiane rappresenta l’opportunità per il colosso giapponese di rafforzare significativamente la propria posizione nel mercato globale, e l’occasione di poter “diventare leader nella fornitura di soluzioni globali nel settore ferroviario”. Dormer è anche convinto che “la fusione delle eccellenze italiane e mondiali di Ansaldo Sts e Ansaldo Breda con l’esperienza e il notevole know-how di Hitachi Rail, garantirà un solido futuro per tutte le attività del Gruppo e nuove opportunità di sviluppo a partire dai mercati dove le tre aziende hanno operato nella loro pluridecennale esperienza”.

LAVORO

Verranno garantiti i livelli occupazionali per i prossimi tre anni, così come promesso a Finmeccanica, hanno sottolineato i vertici del gruppo giapponese. Dormer ha lasciato intendere che probabilmente ci saranno anche nuove assunzioni. “C’è molto lavoro. Anzi, avremo bisogno di ingegneri”, ha detto. “E bisognerebbe essere matti a spendere un mucchio di soldi, come ha fatto Hitachi, solo per smantellare delle fabbriche. In Europa abbiamo un solo stabilimento, a Londra, ma grandi ambizioni. Il nostro obiettivo è crescere”.

Inoltre, il centro di ricerca e sviluppo del gruppo rimarrà nella sede di Londra, ma è prevista la nascita di team transnazionali che cureranno, in collaborazione con le università, il design, la produzione gli acquisti e le vendite globali.

I sindacati, intanto, sono preoccupati per la possibile perdita di posti di lavoro. “Il livello di preoccupazione rimane alto, in attesa di conoscere quale sarà il piano industriale della multinazionale giapponese” ha dichiarato il segretario provinciale della Fim-Cisl di Pistoia Jury Citera, mentre per la Fiom “l’Italia perde un altro dei settori strategici, come è senza dubbio quello del trasporto e del segnalamento ferroviario, nel quale era leader nel mondo”.

IL FUTURO ANSALDO IN ITALIA

“Quello che Ansaldo Breda e Ansaldo Sts dovranno fare è produrre in efficienza mezzi di qualità, rispettando i tempi”, ha dichiarato Dormer. L’ad di Hitachi Rail ha inoltre assicurato che verrà potenziata la sala prove dello stabilimento di Pistoia, quella dove vengono effettuati i test preliminari sui Frecciarossa.

Entità e natura degli investimenti rimangono nella più totale riservatezza (“Anche i concorrenti vorrebbero saperle”) ma Dormer rassicura con battute del tipo “abbiamo speso per crescere, non per chiudere” e sottolinea l’eccellenza italiana nel campo dei sistemi di segnalamento e della produzione di double decker (mezzi a due piani) e di mass transit (metro e tram), spingendosi ad affermare di aver visto a Pistoia “una realtà fantastica”.

NUOVI MERCATI

Hitachi cercherà di intercettare la domanda crescente sui mercati dei Paesi del Medio Oriente e del Sud Est Asiatico. Infatti è lì, secondo Dormer, che nei prossimi 10 anni si registrerà un forte sviluppo nel campo dei mass transit.

LA SCOMPARSA DEL MARCHIO

Tutto questo potrà far dimenticare che la “testa pensante” d’ora in poi sarà a Londra e soprattutto, nonostante le rassicurazioni di alcuni mesi fa, che il marchio “Ansaldo Breda” verrà sostituito con Hitachi, “un marchio globale”,

Finmeccanica, tutti i progetti di Hitachi su Ansaldo Breda e Ansaldo Sts

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