Skip to main content

“Noi siamo alternativi a Renzi. Anzi, vogliamo costruire l’unica alternativa possibile a Renzi che sogna di contrapporsi solo a Salvini e Grillo così da avere garantito il monopolio del buon senso”. Maurizio Sacconi sgombra il campo da ogni equivoco sulla collocazione del Ncd-Area Popolare e guarda alla “aggregazione di una destra repubblicana, europeista, laica e cristiana, liberal-popolare” che sia “distante tanto dalla sinistra che dalla Lega no-euro”. Convinto della necessità di coniugare la permanenza al governo con la costruzione di una unione per la nazione, il presidente della commissione Lavoro al Senato indica in questa conversazione con Formiche.net la strada da percorrere.

Senatore Sacconi, dopo le polemiche sull’elezione del Capo dello Stato, che hanno portato alle sue dimissioni da capogruppo, e dopo il caso Lupi, restate ancora al governo?

Questo governo è nato da una evidente emergenza economica, sociale e istituzionale. Se non avessimo assunto la responsabilità di farlo nascere, l’Italia avrebbe vissuto una crisi di sistema simile a quella greca con il commissariamento da parte della Troika.

Quindi i risultati ottenuti giustificano la vostra permanenza?

Sul piano delle politiche economiche e sociali l’intesa è stata sin qui sostanzialmente positiva, se ricordiamo che questo è un governo degli opposti, di due culture politiche che si sono contrapposte a lungo e si contrapporranno ancora. Siamo soddisfatti della riforma del lavoro, della riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro, delle riforme istituzionali.

I problemi però non mancano.

Le difficoltà maggiori tra noi e il Pd riguardano aspetti più profondi. E mi riferisco alla giustizia e ai temi antropologici.

Partiamo da questi ultimi, visto che avete votato contro in commissione Giustizia al Senato al ddl Cirinnà sulle unioni civili.

Noi abbiamo una forte cifra identitaria. Tanto noi siamo caratterizzati da una antropologia positiva, da una visione positiva dell’uomo, quanto loro, la sinistra, da una antropologia negativa. Quando legiferiamo, noi vogliamo capacitare, loro limitare, l’autonomia dei singoli e dei corpi sociali. Qui c’è forse la spiegazione principale del perché non potremmo che essere contrapposti alle prossime elezioni politiche. Ma sui temi “etici” siamo in un ambito inesorabilmente estraneo al patto di maggioranza, anche se il Pd dovrebbe ascoltare il nostro appello ad evitare decisioni che spaccano la nazione. Se si omologa il matrimonio consentendolo a tutte le relazioni affettive, si esce dal patto costituzionale, non dal patto di governo. Dc e Pci collegarono il matrimonio alla società naturale, ma erano tempi in cui la sinistra era attenta al sentire comune del popolo, mentre adesso ascolta i luoghi comuni delle borghesie.

E sulla giustizia?

Emergono profonde differenze che dovranno trovare una composizione. Può essere un tema non secondario per la sopravvivenza del governo.

Area Popolare deve partecipare alla ricostruzione del centrodestra?

Proprio ciò che ho detto ci deve fare lavorare per ridisegnare la destra italiana anche in questa fase di governo col Pd. Dobbiamo guardare al modello francese, alla capacità che vi è stata dopo la morte di De Gaulle di dare vita non subito a un partito ma a un rassemblement. Occorre pensare a una unione per la nazione che riunisca quella che possiamo chiamare senza troppi timori una destra repubblicana, europeista, cristiana ma non confessionale e liberal-popolare perché rappresentativa del nostro capitalismo diffuso. Questa destra volitiva si contrappone non solo alla sinistra ma anche alla Lega di Salvini in quanto destra scettica, che non crede né all’Europa né alla nazione italiana che considera al più come somma di borghi.

In Ncd però c’è chi guarda alla costituzione di un centro liberale aperto a Renzi.

No. Al di là dei contingenti rapporti con il governo, tutti diciamo di voler essere alternativi a Renzi, nessuno escluso. Se avremo, come credo, elezioni politiche con l’Italicum, nelle quali il Pd non raggiungerà il 40%, la destra repubblicana si potrà giocare il ballottaggio con Grillo e Salvini attorno al 20%, per poi potersi rivolgere alla nazione nel nome di una utile alternanza ad una sinistra ancora segnata da ritardi ideologici.

Resta però un problema di leaderhisp a destra.

Sono fiducioso che la legislatura possa andare avanti per altri due anni, se non tre come spero; quanto basta per costruire una nuova offerta politica. In questo percorso le persone si misureranno e alla fine arriveremo a primarie di rassemblement non solo con i soggetti che conosciamo oggi, ma con tanti altri, dai movimenti civici locali alle nuove reti nazionali su temi specifici, per confluire tutti nei gazebo a scegliere la leadership.

Costruiamo la nuova destra liberal-popolare. Parla Sacconi (Ncd)

“Noi siamo alternativi a Renzi. Anzi, vogliamo costruire l'unica alternativa possibile a Renzi che sogna di contrapporsi solo a Salvini e Grillo così da avere garantito il monopolio del buon senso”. Maurizio Sacconi sgombra il campo da ogni equivoco sulla collocazione del Ncd-Area Popolare e guarda alla “aggregazione di una destra repubblicana, europeista, laica e cristiana, liberal-popolare” che sia “distante tanto dalla…

Perché il bazooka di Draghi sparerà un po' a salve

C'è troppa «psicologia» e poca economia reale nel quantitative easing (Qe), l'allargamento quantitativo di Mario Draghi. E anche in molti commenti alla politica della Bce. Il governatore centrale europeo afferma chiaramente che gli acquisti per 60 miliardi di euro, di bond dei debiti pubblici, di attività cartolarizzate (asset-backed securities) e di obbligazioni garantite, ogni mese fino a settembre 2016, ed…

Ecco come la Cina s'intrufola sempre più anche in Europa nelle reti strategiche

Subito dopo l’avvio della “going out strategy” gli investimenti della RPC sono stati indirizzati prevalentemente verso le economie emergenti nel Sud-Est Asiatico, in Africa e in America Latina per garantirsi l’accaparramento di risorse naturali. Negli ultimi anni, invece, si è assistito ad un’inversione di rotta da parte di Pechino poiché è aumentato in maniera cospicua l’interesse per i Paesi sviluppati.…

La caduta libera di Obama in Medio Oriente

Il titolo di questo pezzo, è volutamente identico ad uno di Politico, in cui vengono elencati diversi episodi in cui l'Amministrazione Obama è stata colta impreparata da eventi in Medio Oriente, che nessuno degli analisti e degli esperti della Casa Bianca aveva previsto. La rivolta degli Houthi in Yemen, che si è portata dietro il picco raggiunto in questi giorni…

Un pianoforte a Torino Porta Nuova

Alla stazione di Torino Porta Nuova, tra l’atrio principale, che dà su Corso Vittorio, e la galleria commerciale, che separa l’atrio dell’area binari, hanno messo un pianoforte. Un pianoforte con un cartello che dice “Suonami”. L’idea si sta rivelando azzeccata perché, a tutte le ore, i passeggeri in transito o in attesa, possono decidere di sostare qualche minuto ascoltando qualche…

Alfano, Cesa e il nuovo partito

La giornata politica di ieri è stata caratterizzata dalla manifestazione indetta da Landini a nome delle “unions”, e dall’atto notarile sottoscritto da Angelino Alfano, segretario del NCD, e da Lorenzo Cesa segretario dell’UDC, in previsione del decollo del nuovo partito nato dalla fusione dei due. A Landini gli auguri di un radioso futuro, perché possa davvero contribuire a recuperare i…

scuola

Il grande tabù sulla Buona Scuola Pubblica Italiana

Libertà di scelta educativa, pluralità di offerta formativa, merito, docenti sottopagati, diplomifici, scuole private e scuole pubbliche, senza oneri per lo Stato, spending review, costo standard, autonomia e valutazione: “vuotiamo il sacco”- o meglio la borsa di Mary Poppins! - pazientemente e con ordine, nello spazio di un  blog che ha voglia di chiamarsi “confronto” tra menti sane e razionali.…

Berlusconi elogia Draghi, critica Renzi e manda stilettate a Salvini

“Dobbiamo ricordarci chi siamo, cioè la maggioranza saggia di italiani lavoratori che amano la libertà e vogliono restare liberi”. È una voce tenue e addolorata - ma non per questo perduta d’animo - quella di Silvio Berlusconi, assente per influenza ma intervenuto per via telefonica alla due giorni azzurra del Ppe, organizzata dal vicepresidente del Parlamento europeo Antonio Tajani all’Hotel…

Tutte le versioni di Poggiani che abbandona Agid e abbraccia Alessandra Moretti

Dietrofront. Alessandra Poggiani, direttore dimissionario dell’Agenzia per l’Italia digitale offre alla stampa e ai social network diverse versioni della sua scelta di lasciare l’Agid per candidarsi in Veneto in una lista di appoggio alla candidata del Pd, Alessandra Moretti. La notizia, già annunciata due settimane fa da Formiche.net in un articolo di ricostruzioni e indiscrezioni, è stata prima diffusa dal sito…

×

Iscriviti alla newsletter