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Il gruppo di lavoro sulla cybersicurezza, creato dall’italiana Agenzia per la cybersicurezza nazionale con le altre agenzie omologhe, è entrato nella dichiarazione finale dei leader del G7 al termine del summit in Puglia. È il frutto di un intenso lavoro diplomatico per mettere allo stesso tavolo agenzie con status differenti ma missione identica e confrontarsi su intelligenza artificiale e cybersicurezza ma anche protezione delle infrastrutture critiche, sicurezza di prodotti e servizi con contenuto digitale (IoT). La prima riunione si è tenuta un mese fa a Roma sotto la presidenza del prefetto Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

“La sicurezza delle nostre società dipende sempre più da un uso del cyberspazio aperto, interoperabile, sicuro, resiliente e rispettoso dei diritti umani”, si legge nella dichiarazione finale. Si fa riferimento all’Ise-Shima Cyber Group, tavolo permanente in seno al gruppo dei ministri degli Esteri del G7 istituito nel summit del 2016 e riunitosi per la prima volta nel 2017 sotto la presidenza italiana. È una sede importante per “promuovere un comportamento responsabile degli Stati nel cyberspazio”, scrivono i Sette. “Riaffermiamo il nostro sostegno al Programma d’azione per promuovere un comportamento responsabile degli Stati nell’uso delle Ict nel contesto della sicurezza internazionale, come meccanismo permanente e orientato all’azione per tenere discussioni sulla sicurezza informatica presso le Nazioni Unite dal 2025 in poi”, prosegue la dichiarazione.

Ribadendo l’impegno a contrastare le minacce strategiche e a chiedere conto delle loro azioni ostili agli attori informatici, i Sette affermano che le “istituzioni interessate”, ovvero le agenzie cyber, “intensificheranno il lavoro per migliorare lo scambio di informazioni e il coordinamento. Ci impegniamo ad adottare misure concrete per migliorare la nostra resilienza collettiva attraverso il Gruppo di lavoro sulla cybersicurezza del G7, di recente istituzione, sfruttando le sinergie con l’Ise-Shima Cyber Group”.

L’approccio concordato per contrastare i cyber-attacchi prevede quattro punti: “Promuovere un comportamento responsabile degli Stati nel cyberspazio”; “migliorare la sicurezza informatica, anche nel settore privato”; “sviluppare e utilizzare strumenti per dissuadere e rispondere ai comportamenti dannosi (degli Stati) e ai criminali informatici, e interrompere le infrastrutture che utilizzano, anche migliorando il coordinamento sui processi di attribuzione” degli attacchi agli autori; “rafforzare la capacità di sicurezza informatica dei nostri partner”.

Cybersicurezza, il gruppo di lavoro entra nel comunicato finale del G7

I leader riconoscono il ruolo del tavolo inaugurato sotto la presidenza italiana nel perseguire la resilienza dei partner e nel contrastare le minacce strategiche. Attenzione su intelligenza artificiale e cybersicurezza ma anche protezione delle infrastrutture critiche, sicurezza di prodotti e servizi IoT

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