Skip to main content

La Palestina dovrà attendere. Dopo il riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Spagna, Francia e Inghilterra, alcuni Stati arabi hanno cercato un blitz anti Israele all’Onu. Ma il tentativo è fallito. Infatti il progetto di risoluzione presentato al Consiglio di sicurezza dell’Onu il 17 dicembre è stato bocciato ieri. Il testo che chiedeva il ritiro di Israele dai territori palestinesi entro la fine del 2017 ha ottenuto otto voti a favore, due contro e cinque astensioni. Per essere approvato aveva bisogno di almeno nove voti positivi e nessuna opposizione da parte dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza, con diritto al veto.

POSIZIONI DIVISE

Gli otto Paesi che hanno dato il via libera ala risoluzione presentata dalla Giordania e sostenuta dal gruppo arabo all’Onu sono, oltre la Giordania, Argentina, Chad, Cile, Cina, Francia, Lussemburgo e Russia. Si sono opposti, invece, Stati Uniti e Australia, mentre il Regno Unito, Lituania, Nigeria, Corea e Ruanda hanno preferito non pronunciarsi.

RESISTENZA AMERICANA

Ma anche se la proposta avesse ottenuto soltanto un voto in più, non sarebbe stata approvata lo stesso perché conta l’opposizione di Stati Uniti, che ha diritto al veto nel Consiglio di sicurezza. Con questa sono 41 le risoluzioni su Israele bloccate dagli Stati Uniti dal 1972. L’ultima è stata nel 2011.

LA POSIZIONI DEGLI USA

Il progetto di risoluzione proponeva un calendario di trattative e una serie di condizioni imposte dal Consiglio di sicurezza dell’Onu che sarebbero state determinanti per il ritiro dei territori occupati e la fine del conflitto tra Israele e Palestina. L’ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu, Samantha Power, ha lamentato che la bozza sia arrivata al Consiglio senza essere stata preventivamente discussa tra i membri. Power ha detto che la proposta “è contro i tentativi di trovare una negoziazione per la pace tra palestinesi e israeliani attraverso un dialogo diretto”. Secondo il rappresentante americano, la proposta raccoglie “solo le preoccupazioni di una delle parti e trascura le legittime preoccupazioni di sicurezza di Israele”. E per questo, anche questa volta, gli Stati Uniti si sono opposti.

CRITICHE DALLA PALESTINA

L’ambasciatore della Palestina all’Onu, Riyad Mansur, ha lamentato che il Consiglio di sicurezza sia “incapace” di assumere le sue responsabilità e continui a restare “paralizzato” di fronte alle richieste internazionali di pace in Medio oriente. Per il rappresentante palestinese con questa decisione la situazione resta “insostenibile e precaria per chi vive nella zona e i leader palestinesi devono analizzare i passi successivi”.

BUONE INTENZIONI

E mentre il rappresentante dell’Australia, Gary Quinlan, ha detto che il suo Paese è a favore delle trattative dirette tra Palestina e Israele, e che questa bozza non garantiva questo processo e per questo il suo Paese si è opposto, l’ambasciatore della Francia, François Delattre, ha spiegato il voto positivo dicendo che è necessario provare tutte le possibilità. Avremmo preferito un consenso generale. C’è bisogno di agire con urgenza”. Ma nonostante le intenzioni, il dialogo per la pace in Medio Oriente dovrà ancora attendere.

Onu, ecco chi ha evitato la mattana risoluzione contro Israele

La Palestina dovrà attendere. Dopo il riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Spagna, Francia e Inghilterra, alcuni Stati arabi hanno cercato un blitz anti Israele all'Onu. Ma il tentativo è fallito. Infatti il progetto di risoluzione presentato al Consiglio di sicurezza dell’Onu il 17 dicembre è stato bocciato ieri. Il testo che chiedeva il ritiro di Israele dai territori…

Quirinale, il candidato (impossibile) di Scalfari

Mi giunge sin quassù l’eco dell’ultimo e forse anche più clamoroso infortunio occorso laggiù al mio più celebre detrattore: Eugenio Scalfari, che scrive di me da tempo come di un bandito, indicandomi come il modello dei politici che gli sono stati e gli sono più antipatici, da Bettino Craxi a Silvio Berlusconi e un po’ anche a Matteo Renzi, peraltro…

Giorgio Napolitano visto da Umberto Pizzi. Tutte le foto del 2014

Austero, appassionato, partecipe, a volte anche commosso, ma sempre con contegno, come si conviene a un politico di lungo corso di scuola Pci e di riconosciuta sensibilità istituzionale. È il Giorgio Napolitano che si coglie in vari appuntamenti e situazioni negli scatti che Umberto Pizzi ha dedicato al presidente della Repubblica nel 2014. Il capo dello Stato, nelle ultime settimane,…

Libano tra vecchie e nuove tensioni

Il clamore delle rapide e inaspettate affermazioni dell’Isis in Iraq e Siria, così come il lungo assedio di Kobane (la città del Nord della Siria alla frontiera con la Turchia) hanno in parte fatto calare l’attenzione dei media sul Libano, attraversato da una serie di vecchie e nuove tensioni e seduto, mai come in queste ore, su una vera e…

Alexey Navalny, così Putin apprezza l'opposizione

Alexey Navalny, blogger, attivista e principale oppositore di Vladimir Putin, è stato arrestato a Mosca dopo aver violato gli arresti domiciliari a cui era stato condannato col fratello Oleg per frode e riciclaggio. Alexey aveva annunciato su Twitter di voler violare gli arresti domiciliari per partecipare alle manifestazioni a Mosca in suo sostegno. LA CONDANNA Tre anni e mezzo di…

Jobs Act, ecco novità e delusioni dei decreti attuativi

Più delusioni che innovazioni. E' questa la conclusione, dopo aver studiato i decreti attuativi del Jobs Act, di Emmanuele Massagli, presidente del think tank Adapt, l’associazione fondata da Marco Biagi nel 2000 per promuovere studi e ricerche su lavoro e relazioni industriali. Massagli è stato anche coordinatore della segreteria tecnica del Ministro del lavoro e delle politiche sociali.  Proviamo a far chiarezza sul…

Norman Atlantic, tutte le ipotesi di reato al vaglio dei magistrati

Dopo i salvataggi, i morti e i dispersi, arrivano le ipotesi di reato da parte dei magistrati della procura di Bari sull’incendio del traghetto Norman Atlantic. I magistrati si concentrano su ritardi, omissioni e negligenze. IL DECRETO DI SEQUESTRO Con il trascorrere delle ore il naufragio del Norman Atlantic assume sempre più i contorni di una tragedia che poteva essere…

Etihad e Alitalia, che sta succedendo a Linate?

A partire da domani la nuova Alitalia sarà pienamente operativa. La compagnia, denominata Alitalia SAI (Società Aerea Italiana), sarà il frutto dell’ingresso nella vecchia Alitalia CAI (Compagnia Aerea Italiana) degli emiratini di Etihad Airways. L’operazione ha già ricevuto un’autorizzazione dalla Commissione sotto il profilo della concorrenza il 14 novembre scorso. In realtà la concentrazione, così come notificata dalle due compagnie…

Corriere della Sera e Papa, azioni e reazioni all'affondo di Messori

Quel che dice Vittorio Messori va preso molto sul serio, perché "lui è lo scrittore cattolico vivente più famoso in Italia, l'uomo che con il libro intervista del 1984 con il cardinale Joseph Ratzinger fece del futuro Papa una star". Lo scrive, sul sito Crux, uno dei più autorevoli vaticanisti del globo, l'americano John Allen. Il riferimento è al lungo…

YouTube cerca ancora un fruttuoso modello di business

YouTube è il terzo sito web più visitato al mondo e attrae sempre più spettatori che migrano dalla tv tradizionale: ma se gli operatori della cable tv possono preoccuparsi per il loro futuro, nemmeno Google dorme sonni del tutto tranquilli, perché non ha ancora capito come trasformare i tanti visitatori in introiti pubblicitari. Insomma, come creare per YouTube un fruttuoso…

×

Iscriviti alla newsletter