La prima azione prescritta è quella di sostenere i partner africani nell’affrontare le cause profonde dell’instabilità, promuovendo al contempo un ciclo di crescita fondato sull’enorme potenziale del continente. Il riferimento è ad una transizione giusta e pulita e ad una crescita dell’accesso all’energia elettrica, offrendo soluzioni alternative alla migrazione irregolare. In sostanza un’accelerazione verso bisogni primari per tutti
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Mediterraneo e Africa, l'impegno del G7 oltre le guerre
L’affiancamento da mettere in campo verso i governi africani è imprescindibile: si tratta di esecutivi che affrontano una serie di contingenze che possono condurre al terrorismo, all’estremismo violento e all’instabilità. Sviluppo e democrazia si rafforzano a vicenda e per questa ragione il G7 sottolinea l’importanza di elezioni libere ed eque per soddisfare le esigenze e le aspettative dei cittadini
Guerra alle fake news per elezioni libere da interferenze. Il G7 contro la disinformazione
I ministri degli Esteri si sono impegnati a collaborare per proteggere la democrazia dalle interferenze straniere e dall’utilizzo dell’Intelligenza artificiale per minare le democrazie
L'Europa di domani dovrà partire da Letta e Draghi. Parla Barba Navaretti
Mercato unico e debito comune sono due capisaldi per costruire un’Unione a prova di shock e superpotenze. E anche la difesa europea ha il suo senso profondo, a cominciare dal grande risparmio che ne deriverebbe. Per questo, qualunque classe dirigente esca dalle urne dell’8 e 9 giugno, non potrà ignorare questi documenti. Intervista all’economista e docente alla Cattolica di Milano, Giorgio Barba Navaretti
Dalle promesse di Capri, alle azioni concrete. Parsi analizza il G7
“È stato un bene inserire il Libano nell’agenda europea, per ricordare che la stabilità mediorientale non riguarda solo Israele e i palestinesi, ma riguarda la regione nel suo complesso. E il Libano è a rischio di coinvolgimento in questo conflitto molto elevato. L’Ue? O mette le ali e corre, oppure se continua a camminare come uno struzzo prima o poi verrà braccata”. Intervista all’analista e docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Vittorio Emanuele Parsi
Da Capri, la ministeriale G7 guarda all’Indo Pacifico
La ministeriale del G7 a Capri ha avuto un focus particolare sull’Indo Pacifico. Metà della sezione “sfide globali” del communiqué è occupata dai temi e dai dossier della regione. Ecco di cosa si è parlato, dalla Cina alla libertà di navigazione
Un milione per la Space economy. Ecco l’iniziativa di Fondazione Roma
Adolfo Urso, Giampiero Massolo, Luca Parmitano, Teodoro Valente, Cristina Leone e Stefano Mele fanno il punto sulla Space economy italiana nel corso del simposio Più Spazio per tutti! di Fondazione Roma. Un evento che ha permesso al presidente della fondazione, Franco Parasassi, di lanciare un fondo di investimento da un milione per sostenere progetti spaziali dei giovani italiani
Giù i tassi ma l'economia batte la fiacca. Messaggio dagli Usa (via Fmi)
Dagli spring meetings organizzati dal Fondo monetario sono arrivate certezze e qualche dubbio. La Bce può cominciare ad azionare il freno, anche perché la crescita, dentro e fuori l’Europa, ha il fiatone. E Giorgetti ribatte a Georgieva sul deficit
Ristabiliti i non-equilibri tra Iran e Israele. Cosa aspettarsi secondo Alcaro
“Alla luce delle notizie relative agli attacchi del 19 aprile, esortiamo tutte le parti a lavorare per evitare un’ulteriore escalation. Il G7 continuerà a lavorare in tal senso”, si legge nel comunicato congiunto dopo la riunione ministeriale del gruppo. Per Alcaro (Iai), se non ci saranno ulteriori attacchi si è per ora usciti dalla traiettoria dell’escalation. Tuttavia Israele non smetterà di compiere operazioni nella zona grigia contro l’Iran
La cauta risposta di Tel Aviv a Teheran ha una spiegazione militare
L’attacco israeliano contro Isfahan di venerdì notte, sembra studiato per evitare ulteriori escalation. Dietro questa scelta c’è la volontà di collaborare con i partner internazionali. Ma anche quella di non mettere in crisi il proprio apparato bellico
















