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L’export in Lombardia ha il sapore delle carni e dei salumi di Cremona e Mantova, l’odore della gomma del Sebino bergamasco e la lucentezza della seta di Como. E dopo cinque trimestri consecutivi di performance positive, le vendite estere si consolidano con un incremento tendenziale del 2,3%.

La crescita delle esportazioni dei distretti tradizionali lombardi è emersa dall’ultimo rapporto elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che monitora periodicamente l’andamento dei distretti delle maggiori regioni italiane, con i dati di export aggiornati al terzo trimestre 2014. Nel complesso dei primi nove mesi 2014 la crescita è invece del 3,3%.

I MERCATI DI RIFERIMENTO

Il risultato del terzo trimestre è frutto di una crescita generalizzata dell’export nei mercati maturi: + 4,1%. Il report segnala, in particolare, il +9,1% delle esportazioni dirette negli Stati Uniti. Ma positive sono state anche le performance di export su altri primari mercati di riferimento quali Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Spagna.

Diversa la situazione nei nuovi mercati, dove nel trimestre luglio-settembre 2014, le vendite hanno registrato un -0,8%. Performance negative sono state riscontrate sui mercati russo, polacco e algerino. Alcuni nuovi mercati come Cina, Romania e Repubblica Ceca hanno invece fornito un contributo positivo alla crescita delle esportazioni dei distretti tradizionali nei primi tre trimestri dell’anno.

La Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo sottolinea però che l’aggregato distrettuale presenta ancora un gap dell’1,4% sui risultati di export incassati nei primi nove mesi del 2008, ovvero la fase pre-recessione.

I RISULTATI DISTRETTO PER DISTRETTO

Sei distretti, fra quelli analizzati nel Monitor della Lombardia nel corso del terzo trimestre 2014, hannoavuto una contrazione delle vendite estere. Solo in due casi, la lavorazione dei metalli Valle dell’Arno e macchine per la concia delle pelle di Vigevano, il calo dell’export ha riguardato l’intero periodo gennaio/settembre.

Fra i distretti che, invece, si sono distinti per buoni risultati 2014, tanto nel terzo trimestre quanto nel complesso dei primi nove mesi, si annoverano le carni e salumi di Cremona e Mantova, la gomma del Sebino bergamasco e il seta-tessile di Como.

Ancora in contrazione (-10%) le esportazioni dei poli tecnologici lombardi nel terzo trimestre 2014, in controtendenza con la media dei restanti poli tecnologici nazionali.

IL DATO SULLA CASSA INTEGRAZIONE

Il Monitor dei distretti della Lombardia evidenzia sui dati di Cassa Integrazione Guadagni relativi ai primi undici mesi del 2014 una prosecuzione del trend di contrazione delle ore autorizzate all’interno dei distretti tradizionali lombardi: “Il monte ore complessivo ammonta a 64,1 milioni, in calo tendenziale del 17,8%”, si legge nel documento della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. All’interno dei poli tecnologici lombardi invece, le ore autorizzate di Cassa Integrazione si sono dimostrate ancora in aumento nel corso dei primi undici mesi dell’anno (+7,7%, per un monte ore pari a circa 12 milioni).

“Il risultato – prosegue il documento – è da ricondurre ancora una volta alla forte decelerazione delle ore di Cassa Ordinaria, che incide in misura pari al 35,5%. Resta preponderante e preoccupante (pari al 55,5%) l’incidenza delle ore autorizzate di Cassa Straordinaria, ancora in crescita tendenziale del 9,6% sul 2013”.

Ecco il rapporto completo

Ecco chi trascina l'export dei distretti lombardi

L’export in Lombardia ha il sapore delle carni e dei salumi di Cremona e Mantova, l’odore della gomma del Sebino bergamasco e la lucentezza della seta di Como. E dopo cinque trimestri consecutivi di performance positive, le vendite estere si consolidano con un incremento tendenziale del 2,3%. La crescita delle esportazioni dei distretti tradizionali lombardi è emersa dall’ultimo rapporto elaborato dalla Direzione…

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