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Il 29 agosto scorso con Mario Mauro, Publio Fiori e l’annunciata adesione degli amici Baruffi e Grippo, abbiamo lanciato l’appello per la costituente dei Popolari.

Un progetto teso a superare la drammatica diaspora del ventennio scorso e a ricomporre la vasta galassia di area popolare e democratico cristiana italiana.

I continui rinvii e i colpevoli ritardi accumulati e che ancora persistono, nonostante le annunciate impegnative dichiarazioni a favore della costruzione del gruppo parlamentare unico dei popolari, non sono più accettabili e accettati dagli amici nelle diverse realtà regionali.

Nascono in diverse regioni, anche sulla spinta di ciò che é accaduto nel Veneto, comitati spontanei per l’unità dei Popolari e dei democratici cristiani, non solo con l’obiettivo di raccordare tutti gli spezzoni esistenti sul territorio, ma anche per favorire il processo unitario a livello nazionale. Siamo stanchi di combattere sotto troppe e diverse ormai consunte bandiere!!

Crediamo, infatti, che solo da un’iniziativa congiunta dalla base e dal livello nazionale per l’unità, il progetto dell’unità dei popolari italiani potrà realizzarsi.

Gli ultimi avvenimenti, con la decisione annunciata da Renzi di una diversa interpretazione del famigerato patto del Nazareno in materia elettorale, sembrano spingere ad un’accelerazione del voto politico anticipato.

In tali condizioni restare aggrappati al governo di una finta maggioranza e di una finta opposizione sembra una decisione suicida.

Chiedo a Mario Mauro che, sino ad ora, è il politico che con più forte determinazione si è battuto, tanto a livello parlamentare che esterno, per l’unità dei Popolari, di promuovere con gli amici che hanno sottoscritto l’appello del 29 agosto la formazione di un comitato provvisorio paritetico di tutti coloro (partiti, gruppi, movimenti, associazioni) che intendono concorrere alla ricomposizione dell’area popolare e democratico cristiana in Italia.

Obiettivo che, da molto tempo abbiamo perseguito, ahimè senza successo, con l’amico Gianni Fontana, riproponiamo è quello di:

a) promuovere una nuova Camaldoli, per costruire insieme la piattaforma politico programmatica dei popolari italiani come risposta ai problemi del Paese nel tempo della globalizzazione e del dominio del finanz-capitalismo e della non più rinviabile riforma costituzionale;

b) dar vita al nuovo soggetto politico laico,democratico, popolare, liberale,riformista, europeista, trans-nazionale, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano inserito a pieno titolo nel Partito Popolare Europeo in grado di ricostruire l’equilibrio spezzato tra interessi e valori dei ceti medi e delle classi popolari;

c) favorire un forte ricambio di classe dirigente tanto a livello periferico che in sede nazionale

Spero che anche gli amici che ci leggono per conoscenza, sin qui più tiepidi nel corrispondere al disegno unitario, sappiano raccogliere questo invito, avendo consapevolezza che nel deserto della politica italiana dominata dal più deleterio trasformismo e dalla scomparsa di ogni cultura politica, continuare a difendere piccoli recinti a vantaggio di egoistiche posizioni personali è operazione colpevole e suicida.

Il tempo dei rinvii è finito. Ora chi ha ancora coraggio di agire si faccia avanti e concorra con tutti noi a favorire la riuscita del progetto.

In attesa di un positivo riscontro invio a tutti voi un fraterno abbraccio.

Appello per la costituente popolare nazionale

Il 29 agosto scorso con Mario Mauro, Publio Fiori e l'annunciata adesione degli amici Baruffi e Grippo, abbiamo lanciato l'appello per la costituente dei Popolari. Un progetto teso a superare la drammatica diaspora del ventennio scorso e a ricomporre la vasta galassia di area popolare e democratico cristiana italiana. I continui rinvii e i colpevoli ritardi accumulati e che ancora…

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