Skip to main content

La Costituente popolare apre a Forza Italia. Tutte le liti e i netti distinguo di questi mesi tra i rappresentanti del futuro gruppone comprendente Ncd, Udc, Popolari per l’Italia e parte di Scelta civica e i cugini azzurri sono acqua passata. L’orizzonte elettorale, le regionali del 2015, ha di colpo fatto cambiare idea ad Angelino Alfano & Co.

Così, se il leader di Ncd solo quindici giorni fa al Corriere della Sera chiudeva le porte ad ogni alleanza con Fi, “il nostro obiettivo, adesso, è unire quelli che sostengono il governo e le riforme. Dentro Forza Italia vedo solo leggerissime torsioni sul busto. Non succede e non succederà nulla da quelle parti”, aveva detto, oggi dice sì all’intesa nelle dieci regioni in cui si voterà.

Un tavolo di lavoro permanente con Fi in vista delle elezioni è uno dei punti condivisi dell’agenda emersa dal primo intergruppo tra i quattro partiti convocato dallo stesso Alfano e Cesa (QUI LE FOTO DI UMBERTO PIZZI).

In realtà la teoria è molto diversa dalla pratica, come sta dimostrando il caso pugliese. Qui, complici forse gli equilibri di potere – e qualche tensioni da tempo latente – tra Raffaele Fitto per Fi da una parte e Gaetano Quagliariello per Ncd dall’altra, ancora non è stato raggiunto l’accordo. Il centrodestra, con in prima fila gli azzurri, ha convocato per il 23 novembre le primarie di coalizione per la scelta del candidato governatore. Un appuntamento a cui per ora non hanno aderito i popolari che mettono Fi di fronte a un bivio: “O un’intesa nazionale o scegliamo il Pd”, è più o meno l’aut aut giunto da Quagliariello in un’intervista ad Avvenire.

Frizioni anche in Calabria, dove si vota a novembre – secondo Fabrizio De Feo del quotidiano il Giornale – tra la berlusconiana Jole Santelli, coordinatrice regionale di FI, e il fittiano Pino Galati. Santelli punta tutto sul nome di Wanda Ferro, presidente della provincia di Catanzaro, in accordo anche con Maurizio Gasparri.

Tutti gli approfondimenti sulla Costituente Popolare e non solo:
Costituente popolare, tutte le novità sul primo intergruppo Ncd-Udc-Popolari
Alle Regionali il centrodestra eviti di spappolarsi e di accodarsi al Pd di Raffaella Della Bianca
Appunti al progetto di Alfano e Cesa di Giovanni Di Capua
Tutte le divisioni in Scelta Civica
Ecco le ultime manovre di Mario Mauro verso la Costituente popolare

UMBERTO PIZZI S’INTRUFOLA NELLA PRIMA RIUNIONE DELLA COSTITUENTE POPOLARE

Le nuove sintonie tra Alfano e Berlusconi

La Costituente popolare apre a Forza Italia. Tutte le liti e i netti distinguo di questi mesi tra i rappresentanti del futuro gruppone comprendente Ncd, Udc, Popolari per l’Italia e parte di Scelta civica e i cugini azzurri sono acqua passata. L’orizzonte elettorale, le regionali del 2015, ha di colpo fatto cambiare idea ad Angelino Alfano & Co. Così, se…

Spese per la difesa, ecco il nuovo patto di Renzi

Un rebus che trova finalmente la sua soluzione? Quello delle spese militari è un vero rompicapo, e non solo per l'Italia. Negli Stati Uniti - che già spende risorse ingenti - il cambio del paradigma sta già rapidamente diventando realtà: dai tagli degli ultimi anni si sta virando verso l'aumento degli investimenti. Per i Paesi europei il ragionamento è diverso, o quanto…

La Leopolda Blu per un centrodestra non più succube di Renzi

Nel 2007, la nascita del Pd di Veltroni costituì un incentivo per l’aggregazione di Forza Italia e Alleanza nazionale nel Pdl, un nuovo grande partito per fronteggiare una sinistra che andava organizzandosi, unendosi. D’altro canto, la stessa nascita del Pd era stata condizionata anche dalla forza della destra berlusconiana, ancorché legata soprattutto alla figura del leader, ma pur sempre reale…

Ucraina, Nato e il Galles visti dall'India

Se non mancano le analisi che parlano della reazione e della postura strategica cinese di fronte alla vicenda ucraina e alle conseguenti scelte della Nato, meno visitata è la posizione indiana. ACCENNI POLEMICI ANTI-USA L'India del nuovo premier Narendra Modi è impegnata in un riposizionamento della propria politica estera che Bharat Karnad, stratega conservatore editorialista di Indian Express, accompagna con…

Perché l'articolo 18 non difende i lavoratori

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class Editori e dell’autore, pubblichiamo l’editoriale di Pierluigi Magnaschi, direttore di Italia Oggi e Mf/Milano Finanza L’articolo 18 (che garantisce l’inamovibilità dal posto di lavoro di qualsiasi dipendente privato che non sia dirigente) risale allo Statuto dei lavoratori che, concepito in pieno ‘68, venne poi approvato il 20 maggio  1970. Esso quindi rappresenta un mondo che,…

Perché l'ipotesi Telecom-Mediaset seduce e spaventa

Lo scenario media-telecomunicazioni è suggestivo ma deve superare ostacoli di non poco conto. Per questo l’ipotesi circolata sulla stampa di una fusione, o di robuste sinergie, tra Telecom Italia e il gruppo Mediaset fatica a trovare sostenitori. COSA OSTACOLA LA FUSIONE I problemi sono tanti e vanno da quelli Antitrust a quelli regolatori passando per la governance e gli assetti azionari.…

Cosa c'è di buono nella riforma renziana della scuola

Nel 1988 ero sottosegretario alla Pubblica istruzione. Si doveva rinnovare il contratto degli insegnanti, e c’erano un po’ di soldi disponibili (nel Novecento capitava anche questo). Con Maurizio Sacconi, allora sottosegretario al Tesoro, immaginammo un percorso virtuoso: utilizzare quei soldi per premiare il merito e non l’anzianità. Sul principio riuscimmo ad ottenere il consenso (informale, s’intende) non solo di Cgil,…

Peres propone al Papa l'Onu delle Religioni in stile Zapatero

“Preso atto che l’Onu ha fatto il suo tempo, quello che ci serve è un’Organizzazione delle Religioni Unite, un’Onu delle religioni. Sarebbe il modo migliore per contrastare questi terroristi che uccidono in nome della fede, perché la maggioranza delle persone non è come loro, pratica la propria religione senza uccidere nessuno, senza nemmeno pensarci”. SERVE ANCHE "UNA CARTA DELLE RELIGIONI…

Renzi svela la missione segreta di Calenda per la pace in Mozambico

L’Italia è stata decisiva per la pace in Mozambico e lo continua ad essere. Nel 1992 la mediazione italiana è stata fondamentale per il processo di pace, con il quale si è messo il punto finale alla guerra civile. Il Trattato di pace, infatti, venne firmato a Roma. La storia oggi si ripete? Il viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda,…

Quando George W. Bush avvertì della futura ascesa dell'Isis. Il video

Di fronte alle critiche di chi si opponeva alla guerra in Iraq, dopo aver ordinato un aumento delle truppe nel 2007 il presidente George W. Bush avvertì sui rischi che una diminuzione dell'impegno americano nel Paese avrebbe potuto comportare, come ad esempio la nascita di minacce ancora più forti di quelle dell'epoca (come l'Isis). Ecco il video. (fonte: Youtube)

×

Iscriviti alla newsletter