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La quotazione del colosso cinese dell’e-commerce Alibaba, la mega-Ipo che la Borsa di New York attesa come la più grande operazione non solo dell’anno ma della storia americana, potrebbe avvenire già a metà mese. Secondo indiscrezioni, il patron di Alibaba, Jack Ma, si sta preparando in questi giorni a partire col road-show per gli investitori, in cui toccherà una serie di città chiave in America, Asia e Europa e incontrerà potenziali azionisti, per poi procedere, una volta ottenuto il via libera della Us Securities and Exchange Commission, con la quotazione, intorno al 19 settembre, col simbolo BABA.

L’UOMO PIU’ RICCO DELLA CINA

Alibaba potrebbe raccogliere 20 miliardi di dollari con l’Ipo (Facebook ne ha messi insieme 16 miliardi), prevedono gli analisti. Cifre che solo la quotazione in Borsa confermerà, ma intanto di concreto c’è che l’impero delle vendite online ha fatto diventare il suo fondatore l’uomo più ricco della Cina, permettendogli di posizionarsi 35mo nella classifica Bloomberg dei paperoni del mondo: l’imprenditore 49-enne presidente di Alibaba Group Holding Ltd. ha un valore netto di 21,8 miliardi di dollari. Jack Ma possiede il 7,3% di Alibaba e quasi metà della casamadre di Alipay, servizio di pagamento online collegato con il sito di e-commerce; ovviamente l’Ipo di Alibaba non farà che aumentare il valore netto di Ma.

LA CLASSIFICA

I vertici dell’Indice di Bloomberg sono occupati dai “soliti noti”: Bill Gates (85,7 miliardi di dollari), Carlos Slim (84,1), Warren Buffet (67,6); Mark Zuckerberg (33,7) è 13mo, i fondatori di Google Larry Page (32,6) e Sergey Brin (32,4) sono 15mo e 16mo rispettivamente, ma Jack Ma è il primo cinese a comparire nella lista. Anche i suoi concorrenti non se la passano male: Pony Ma, fondatore e presidente del gruppo Tencent Holdings, che ha una serie di proprietà online, è il secondo individuo più ricco in Cina con 16,3 miliardi di dollari, e Robin Li, co-fondatore e presidente del motore di ricerca Baidu, è terzo con 15,8 miliardi.

LA CONCORRENZA DI ALIBABA SI ORGANIZZA

Proprio i miliardari concorrenti di Jack Ma si sono attrezzati per contrastare l’ascesa di Alibaba: Tencent Holdings, insieme al gruppo Dalian Wanda (il cui presidente Wang Jianlin è un altro paperone cinese), ha formato una joint venture nell’e-commerce del valore di 5 miliardi di yuan (814 milioni di dollari) con il motore di ricerca Baidu, per espandersi nel mondo delle vendite online. La joint venture, che verrà legalmente registrata ad Hong Kong, sarà al 70% di proprietà di Wanda, mentre i due colossi cinesi del web Tencent e Baidu avranno ciascuno il 15%.

La Cina è il più grande mercato del mondo per l’e-commerce e la leader Alibaba già raggiunge un numero di transazioni più alto di Amazon e eBay messe insieme: unendosi con i gruppi di Internet Tencent e Baidu, Wanda si trasforma in un temibile concorrente con la più grande piattaforma di e-commerce al mondo, con proprietà online e offline, secondo il modello O2O, un tipo di acquisto in cui le persone usano lo smartphone per andare online e trovare beni e servizi e poi li comprano o online o nei negozi fisici.

PARTITA APERTA FRA I PAPERONI CINESI

Lo shopping online in Cina triplicherà il suo valore tra il 2011 e il 2015 fino a 395 miliardi di dollari, secondo McKinsey & Co., calcolato anche che la Cina, data la sua popolosità, ha più utenti Internet di qualunque nazione del mondo tranne l’India. “E’ una partita avvincente: tre degli uomini più ricchi della Cina si uniscono per sfidare il miliardario numero uno del Paese”, commenta Cao Lei, direttore del China E-Commerce Research Center, agenzia di ricerca privata con sede ad Hangzhou. “Ma la nuova joint venture non potrà rappresentare nell’immediato un problema per Alibaba, occorrerà tempo. Roma non si è fatta in un giorno”.

Alibaba, ecco come Jack Ma è diventato l'uomo più ricco della Cina

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