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Nel mondo sono 1,3 miliardi le persone che ancora non hanno accesso all’elettricità e sono più di 2 miliardi quelle servite da infrastrutture a bassissima efficienza energetica o che non possono sostenere il pagamento del costo dell’energia a causa di redditi troppo bassi. Per contribuire alla soluzione di questo problema Enel sostiene l’iniziativa delle Nazioni Unite “Sustainable Energy for All” attraverso il proprio progetto di CSR, ENabling ELectricity.

Il programma, lanciato a fine 2011 in qualità di membro del Global Compact LEAD delle Nazioni Unite, prevedeva di raddoppiare il numero dei beneficiari nel mondo entro il 2014. L’obiettivo è stato raggiunto nel 2013 con oltre 2,3 milioni di persone che, in tutto il mondo, hanno accesso all’energia elettrica grazie a Enel. ENabling ELectricity sta realizzando più di 30 progetti in 20 Paesi, basati su modelli di business innovativi, rivolti sia alle persone che vivono in zone rurali isolate sia a coloro che abitano in aree periferiche dei grandi agglomerati urbani.

Il programma riguarda vari ambiti dell’accesso all’elettricità: dai progetti che garantiscono un accesso basico all’energia a quelli che migliorano l’accessibilità tecnologica e infrastrutturale, da quelli che abbattono le barriere economiche nelle aree a basso reddito alle iniziative di sviluppo e condivisione di conoscenza e competenze professionali per sostenere la formazione di tecnici locali qualificati che possano supportare la crescita del mercato elettrico nei Paesi emergenti.

In Sud America, le aree urbane più povere sono spesso caratterizzate dall’esistenza di vere e proprie discariche a cielo aperto, che danneggiano l’ambiente e la salute delle popolazioni. Sono gli stessi posti dove più alta è l’incidenza di furti di elettricità dalla rete da parte delle popolazioni, che provocano enormi perdite di rete e rappresentano un serio rischio di incidenti per le persone che si allacciano abusivamente.

I programmi di Enel, Ecoelce ed Ecoampla in Brasile ed Ecochilectra in Cile, hanno come obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle comunità, avendo attenzione anche alla crescita del business e dei risultati finanziari in un’ottica di creazione di Valore condiviso. In particolare, attraverso la controllata spagnola Endesa, si è cercato di rimediare e dare impulso a un cambiamento di mentalità nelle aree più povere caratterizzate dall’esistenza di discariche a cielo aperto, che danneggiano l’ambiente e la salute delle popolazioni, e da frequenti episodi di furti di elettricità dalla rete, con perdite economiche consistenti e rischi di incidenti gravi per coloro che cercano di allacciarsi abusivamente. Con i programmi Ecoelce ed Ecoampla in Brasile ed Ecochilectra in Cile, Enel ha chiesto ai cittadini di portare i rifiuti presso specifici punti di raccolta in cambio di sconti in bolletta commisurati al quantitativo e alla tipologia di rifiuti consegnati.

Gli incentivi economici, corrisposti attraverso condizioni vantaggiose per l’accesso all’elettricità, hanno favorito l’emergere di una cultura della legalità e di abitudini amiche dell’ambiente e della salute delle comunità con la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti prodotti. Solo in Brasile il progetto Ecoelce, nello Stato del Ceará, dall’anno in cui è partito, il 2007, ha contribuito al riciclo di circa 14 tonnellate di rifiuti, a cui è corrisposto uno sconto di 590mila euro beneficiato da più di 419 mila clienti. Il progetto è stato allargato anche ad una delle favelas di Rio de Janeiro con ottimi risultati.

Con ENabling ELectricity Enel porta energia in Brasile e Cile

Nel mondo sono 1,3 miliardi le persone che ancora non hanno accesso all’elettricità e sono più di 2 miliardi quelle servite da infrastrutture a bassissima efficienza energetica o che non possono sostenere il pagamento del costo dell’energia a causa di redditi troppo bassi. Per contribuire alla soluzione di questo problema Enel sostiene l’iniziativa delle Nazioni Unite “Sustainable Energy for All”…

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