Skip to main content

Gli Stati Uniti proseguono senza sosta nello sganciamento dalle catene di fornitura cinesi, in materia di minerali critici. Una scelta quasi obbligata per la prima economia mondiale, che per competere con Pechino, che controlla il 70% delle terre rare sparse per il mondo, deve creare i presupposti per un’autonomia strategica. Riuscendoci, per il momento. In questi giorni, infatti, l’amministrazione di Donald Trump sta intensificando gli sforzi per garantire la sicurezza delle catene di approvvigionamento statunitensi per i minerali critici e i semiconduttori. Come? Entrando direttamente nel capitale di alcune aziende che estraggono minerali o partecipando ai diversi progetti per l’estrazione.

Per esempio, la Casa Bianca ha annunciato un investimento da 35,6 milioni di dollari per acquisire una quota del 10% di Trilogy Metals, società canadese di esplorazione mineraria quotata negli Stati Uniti. L’investimento rientra nella nuova strategia di Washington volta a potenziare l’approvvigionamento interno di rame e altri minerali critici nel distretto minerario di Ambler, in Alaska. Il mercato ha brindato al blitz, con le azioni del gruppo impennatesi del 250%. E la stessa Trilogy Metals ha accolto con favore la decisione del presidente di autorizzare i permessi per lo sviluppo delle risorse minerarie nella regione, definendo l’area “uno dei distretti più ricchi al mondo di giacimenti polimetallici a base di rame”.

L’azienda ha sottolineato che l’ordine esecutivo di Trump, che annulla il precedente stop dell’amministrazione Biden al progetto Ambler Road, rappresenta “un rinnovato impegno federale per uno sviluppo responsabile delle risorse in Alaska”. L’operazione ha la sua consistenza. Il progetto Ambler Road, lungo 211 miglia, mira infatti a creare un collegamento industriale con i giacimenti minerari, ma è da anni al centro di polemiche per i potenziali impatti ambientali sulle comunità locali e sulla fauna. Non è finita.

A Washington starebbero anche pensando di mettere piede nel deposito di terre rare di Tanbreez, in Groenlandia, mediante una partecipazione in Critical Metals. Accordo che darebbe alla Casa Bianca un interesse diretto per il più grande progetto di terre rare in Groenlandia. Ancora, nel mirino c’è Thacker Pass, azienda che gestisce una gigantesca miniera di litio nel Nevada. Il progetto è visto come un perno nella costruzione di una catena di approvvigionamento nazionale di litio, che fa rima con batterie. Infine, Mountain Pass, in California, che gestisce l’unica miniera di terre rare degli Stati Uniti e sta lavorando per aumentare la lavorazione domestica e la produzione di magneti.

Tutto questo a pochi giorni dall’accordo per l’acquisto da parte dell’americana Usa rare earth del produttore di metalli e leghe rare Less Common Metals (Lcm), per circa 217 milioni di dollari in contanti e azioni e unico produttore al di fuori della Cina di metalli e leghe per magneti permanenti di terre rare leggere e pesanti. La società statunitense, che sta costruendo un impianto di produzione di magneti in Oklahoma, ha affermato che l’acquisizione accelererà nei fatti la sua strategia dalla miniera al magnete e stabilirà una catena di approvvigionamento end-to-end delle terre rare, mentre la chiusura dell’accordo è prevista entro la fine dell’anno. Le manovre degli Stati Uniti, allargando per un momento lo sguardo, rappresentano comunque il primo vero tentativo di porre fine al predominio cinese sulle terre rare. Predominio che non conviene in realtà a nessuno, se non alla Cina stessa.

Gli Usa puntano (anche) sull’Alaska per rompere il dominio cinese sulle terre rare

La Casa Bianca è pronta a entrare in una lunga serie di progetti per l’estrazione dei minerali critici, anche mediante ingresso nel capitale. E così lo sganciamento dalle forniture cinesi è sempre più vicino

I tre fattori che possono far avvitare la situazione francese. L'analisi di Ferretti

L’attuale situazione economica francese non è perfettamente stabile. Ci sono tre fattori in grado di rendere aggressiva questa crisi: il primo è collegato al fatto che il debito francese è detenuto per il 53% da investitori esteri meno “pazienti” degli investitori interni; il secondo è che i movimenti di piazza francesi sono molto aggressivi e rendono limitato il confronto politico e, il terzo, è inerente al fenomeno dei social, in grado di aumentare esponenzialmente la velocità di propagazione delle crisi. Due soggetti sono fondamentali per limitare la tensione sui mercati: la Bce e il sistema bancario

Difesa Ue, il Consiglio apre ai fondi comuni

Il Consiglio Ue ha dato il via libera al nuovo pacchetto per incentivare gli investimenti legati alla difesa, aprendo i principali programmi comunitari a progetti militari e dual use. Una mossa che segna l’ingresso della difesa nel bilancio europeo e prepara il terreno per la strategia ReArm Europe e il piano Readiness 2030, con l’obiettivo di costruire una vera base industriale comune e rafforzare l’autonomia strategica dell’Unione

In Burkina Faso arrestati otto membri di una Ong per spionaggio. Fra loro tre europei

La giunta militare del Burkina Faso ha arrestato otto membri dell’Ong internazionale Inso, fra cui tre cittadini europei, accusandoli di spionaggio

Se i conti sono in salute ci guadagnano tutti. Giorgetti spiega perché

La tenuta e il consolidamento del deficit è la pietra angolare di un’economia che può generare crescita e l’unico modo per permettere all’Italia di esprimere il suo potenziale, onorando gli impegni internazionali. Ecco perché oggi avere i conti a posto è una questione anche di sicurezza nazionale. Cosa ha detto il ministro dell’Economia all’assemblea di Assonime

Tajani e Wang Yi presiedono il Comitato intergovernativo a Villa Madama. Il dialogo Italia-Cina

Wang Yi è a Roma. La quarta tappa europea dell’anno per il capo della diplomazia del Partito comunista cinese, e ministro degli Esteri. Obiettivo: continuare il dialogo con gli europei, convincendoli che il disaccoppiamento totale non è nel reciproco interesse, mentre Italia e Ue lavorano per il de-risking – seguendo una traiettoria di consapevolezza che accomuna la linea transatlantica con l’amministrazione Trump

Pechino usa lo spionaggio per semiconduttori e IA. Ecco come

Lo scontro globale sui semiconduttori si gioca tra cyber attacchi, fughe di tecnologia industriale e leggi emergenziali di sicurezza economica. Al centro la Cina, determinata a ridurre la propria dipendenza da fornitori stranieri e a costruire un’autonomia strategica nel settore più sensibile della competizione tecnologica

Autarchia? Vi spiego il senso della scelta italiana sui blindati

Di Pietro Serino

Definita da alcuni come una scelta isolazionista, la decisione italiana sui nuovi carri armati è invece il risultato di anni di esclusione dai progetti franco-tedeschi. Dopo ripetuti rifiuti, Roma ha stretto un’alleanza con Rheinmetall per sviluppare insieme a Leonardo mezzi d’avanguardia. Una partnership che unisce competenze complementari, rafforza l’industria nazionale e colloca l’Italia tra i protagonisti della difesa europea. L’analisi del generale Pietro Serino

Papa Leone a Beirut per rifare del Libano un messaggio. La riflessione di Cristiano

Giovanni Paolo II, durante una memorabile funzione religiosa celebrata a Piazza dei Martiri, definì il Libano “un messaggio”. Papa Leone nel suo primo viaggio visiterà Beirut, – piegata da una devastante crisi economica, dalla fuga di tanti e sotto la milizia di Hezbollah – città che potrà riconoscere in questa scelta un segnale di incoraggiamento, una potente iniezione di ottimismo e di speranza

Cosa penso del confuso agitarsi al grido di “Free Palestine”. Scrive Polillo

Se qualcuno pensava che gli eventi drammatici della Palestina potessero portare acqua al mulino della sinistra, sarà costretto a ripensarci. Soprattutto a riflettere sulla complessità di una realtà nazionale ed internazionale che non si presta più agli schemi interpretativi di un tempo: che, piaccia o non piaccia, è definitamente tramontato. Il commento di Gianfranco Polillo

×

Iscriviti alla newsletter