La Casa Bianca è pronta a entrare in una lunga serie di progetti per l’estrazione dei minerali critici, anche mediante ingresso nel capitale. E così lo sganciamento dalle forniture cinesi è sempre più vicino
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I tre fattori che possono far avvitare la situazione francese. L'analisi di Ferretti
L’attuale situazione economica francese non è perfettamente stabile. Ci sono tre fattori in grado di rendere aggressiva questa crisi: il primo è collegato al fatto che il debito francese è detenuto per il 53% da investitori esteri meno “pazienti” degli investitori interni; il secondo è che i movimenti di piazza francesi sono molto aggressivi e rendono limitato il confronto politico e, il terzo, è inerente al fenomeno dei social, in grado di aumentare esponenzialmente la velocità di propagazione delle crisi. Due soggetti sono fondamentali per limitare la tensione sui mercati: la Bce e il sistema bancario
Difesa Ue, il Consiglio apre ai fondi comuni
Il Consiglio Ue ha dato il via libera al nuovo pacchetto per incentivare gli investimenti legati alla difesa, aprendo i principali programmi comunitari a progetti militari e dual use. Una mossa che segna l’ingresso della difesa nel bilancio europeo e prepara il terreno per la strategia ReArm Europe e il piano Readiness 2030, con l’obiettivo di costruire una vera base industriale comune e rafforzare l’autonomia strategica dell’Unione
In Burkina Faso arrestati otto membri di una Ong per spionaggio. Fra loro tre europei
La giunta militare del Burkina Faso ha arrestato otto membri dell’Ong internazionale Inso, fra cui tre cittadini europei, accusandoli di spionaggio
Se i conti sono in salute ci guadagnano tutti. Giorgetti spiega perché
La tenuta e il consolidamento del deficit è la pietra angolare di un’economia che può generare crescita e l’unico modo per permettere all’Italia di esprimere il suo potenziale, onorando gli impegni internazionali. Ecco perché oggi avere i conti a posto è una questione anche di sicurezza nazionale. Cosa ha detto il ministro dell’Economia all’assemblea di Assonime
Tajani e Wang Yi presiedono il Comitato intergovernativo a Villa Madama. Il dialogo Italia-Cina
Wang Yi è a Roma. La quarta tappa europea dell’anno per il capo della diplomazia del Partito comunista cinese, e ministro degli Esteri. Obiettivo: continuare il dialogo con gli europei, convincendoli che il disaccoppiamento totale non è nel reciproco interesse, mentre Italia e Ue lavorano per il de-risking – seguendo una traiettoria di consapevolezza che accomuna la linea transatlantica con l’amministrazione Trump
Pechino usa lo spionaggio per semiconduttori e IA. Ecco come
Lo scontro globale sui semiconduttori si gioca tra cyber attacchi, fughe di tecnologia industriale e leggi emergenziali di sicurezza economica. Al centro la Cina, determinata a ridurre la propria dipendenza da fornitori stranieri e a costruire un’autonomia strategica nel settore più sensibile della competizione tecnologica
Autarchia? Vi spiego il senso della scelta italiana sui blindati
Definita da alcuni come una scelta isolazionista, la decisione italiana sui nuovi carri armati è invece il risultato di anni di esclusione dai progetti franco-tedeschi. Dopo ripetuti rifiuti, Roma ha stretto un’alleanza con Rheinmetall per sviluppare insieme a Leonardo mezzi d’avanguardia. Una partnership che unisce competenze complementari, rafforza l’industria nazionale e colloca l’Italia tra i protagonisti della difesa europea. L’analisi del generale Pietro Serino
Papa Leone a Beirut per rifare del Libano un messaggio. La riflessione di Cristiano
Giovanni Paolo II, durante una memorabile funzione religiosa celebrata a Piazza dei Martiri, definì il Libano “un messaggio”. Papa Leone nel suo primo viaggio visiterà Beirut, – piegata da una devastante crisi economica, dalla fuga di tanti e sotto la milizia di Hezbollah – città che potrà riconoscere in questa scelta un segnale di incoraggiamento, una potente iniezione di ottimismo e di speranza
Cosa penso del confuso agitarsi al grido di “Free Palestine”. Scrive Polillo
Se qualcuno pensava che gli eventi drammatici della Palestina potessero portare acqua al mulino della sinistra, sarà costretto a ripensarci. Soprattutto a riflettere sulla complessità di una realtà nazionale ed internazionale che non si presta più agli schemi interpretativi di un tempo: che, piaccia o non piaccia, è definitamente tramontato. Il commento di Gianfranco Polillo
















