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Accordo europeo sulle sanzioni alla Russia per il caso Kiev, ma con l’escamotage di escludere dal provvedimento la tecnologia per il gas, sempre più settore cruciale. E all’orizzonte si apre una vera e propria guerra alimentare con Washington.

DIATRIBA
L’Unione europea ha raggiunto un accordo quadro per avviare sanzioni economiche contro la Russia circa il suo comportamento in Ucraina. Riguardano l’accesso ai mercati dei capitali, delle armi e di beni hi-tech che verranno applicate solo ai contratti futuri. Facendo quindi salvi gli accordi in vigore ad oggi.

FRANCIA
Ad esempio la Francia non subirà alcun contraccolpo per la fornitura della portaelicotteri Mistral (in costruzione) a Mosca. Parigi aveva esplicitamente chiesto che non fossero toccati i contratti già esistenti con la Russia al fine di salvaguardare un affare da 1,6 miliardi dollari.

VAN ROMPUY
Il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha detto che la proposta del pacchetto di sanzioni rappresenta “il giusto equilibrio” in termini di costi e benefici per l’UE e la sua flessibilità. “Dovrebbe avere un forte impatto sull’economia della Russia, mantenendo un effetto moderato sulle economie europee”, ha scritto in una lettera indirizzata alle cancellerie continentali.

BARROSO
Il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso, ha dichiarato che la decisione finale spetta ora agli Stati membri dell’UE, ma credo che questo sia un efficace e ben mirato pacchetto”, augurandosi che tutti gli Stati membri convergano, dal momento che le misure “non sono un fine in sé ma un mezzo per raggiungere una soluzione negoziata e politica alla crisi”.

NO GAS
Se le sanzioni fossero applicate alla tecnologia del gas, avrebbero potuto presentare riverberi delicatissimi, come sul progetto del gasdotto South Stream di Gazprom in Europa e di Novatek (Yamal gas). Di conseguenza il rischio è che si sarebbe potuta innescare una reazione a catena colpendo i grandi fornitori e produttori di energia dell’UE con interessi anche in Germania, Austria e Italia. Non si dimentichi che principali partner di Gazprom in South Stream sono l’italiana Eni, la francese EDF, l’austriaca OMV e la tedesca Wintershall.

OBIETTIVO SERVIZI
L’Ue ha inoltre annunciato l’estensione delle sanzioni anche ad alti dirigenti russi. I più noti sono Alexander Bortinikov, capo dell’Fsb (l’ex Kgb) e Mikhail Fradkov capo del servizio estero, aggiornando inoltre la lista dei soggetti colpiti da sanzioni: 18 aziende oltre a 15 cittadini russi e ucraini.

MINACCE ALIMENTARI
Hamburger e frullati di McDonald? Saranno le ultime vittime del peggioramento dei rapporti tra Mosca e Washington. Una società di consumatori russi ha accusato la nota catena di violazioni sanitarie degli Stati Uniti. McDonald ha aperto il suo primo ristorante russo a Mosca nel 1990, diventando un simbolo iconico del capitalismo americano.

POPOVA
“Abbiamo identificato alcune violazioni che mettono in dubbio la qualità del prodotto e la sicurezza di tutta la catena McDonald” ha dichiarato all’agenzia Interfax Anna Popova, capo della commissione federale di veterinaria della Russia. Secondo fonti giudiziarie citate dalla Reuters, un ramo regionale dell’agenzia aveva chiesto di dichiarare come illegali la produzione e la vendita di alcuni prodotti McDonald, dopo i controlli effettuati in punti McDonald lo scorso giugno.

TRIBUNALE
Il 13 agosto si svolgerà l’udienza. Ma lo scorso aprile, alcuni politici russi avevano chiesto la chiusura di tutti i ristoranti McDonald del paese dopo che la multinazionale aveva deciso di lasciare la Crimea.

TIMORI RUSSI
Con una mossa a sorpresa intanto la Banca centrale della Russia ha aumentato il costo del denaro, aumentando il suo principale tasso di interesse. Le motivazioni citate riguardano le tensioni geopolitiche del caso ucraino. A ciò si aggiungano i riflessi negativi per l’economia russa come da analisi di Asoka Woehrmann, direttore investimenti di Deutsche Asset & Wealth Management pubblicata su queste colonne.

INFLUENZA
Nonstante sanzioni e sismi geopolitici, secondo il New York Times la Russia sembra intervenire in modo più aggressivo nella guerra in atto nella parte orientale dell’Ucraina. Mosca avrebbe secondo il quotidiano americano aumentato il proprio coinvolgimento diretto nella lotta tra i ribelli separatisti e i militari ucraini, spostando altre truppe al confine.

twitter@FDepalo

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