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Reduce dal concistoro straordinario sulla famiglia dove ha avuto un ruolo di primo piano – è stato lui a tenere la relazione introduttiva – il cardinale Walter Kasper auspica che ora si ridiscuta il ruolo della donna all’interno della chiesa. Lo fa con una lunga intervista pubblicata domenica su Avvenire, a firma di Stefania Falasca.

“LA CHIESA SENZA LE DONNE E’ UN CORPO MUTILATO”

Punto di partenza fondamentale, spiega il porporato tedesco, è che “Dio ha creato l’uomo e la donna  a sua immagine, con identica dignità, dunque non può esserci alcuna discriminazione per le donne. Con il battesimo, uomo e donna sono cristiani allo stesso titolo”. E’ un dato di fatto, però, che il ruolo decisionale della donna nella Chiesa sia prossimo allo zero, e Kasper su questo esprime più di un rammarico: “Penso che le donne debbano essere presenti a ogni livello, anche in posizioni di piena responsabilità. La Chiesa senza le donne è un corpo mutilato”. Concretamente, si tratta di rispondere alla domanda che il Papa si pone nella Evangelium Gaudium, e cioè se sia proprio necessario che il prete stia in cima a tutto: “Ciò dà luogo a un immobilismo clericale che a volte sembra aver paura di lasciar spazio alle donne, quindi anche di riconoscere lo spazio a esse dovuto là dove si prendono decisioni importanti”, aggiunge il presidente emerito del Pontificio consiglio per l’Unità dei cristiani.

DONNE A GUIDA DEI PONTIFICI CONSIGLI

“Il nodo importante della questione di una loro presenza più incisiva negli ambiti decisionali – sottolinea Kasper – è legato al fatto che alcuni ruoli nella Chiesa prevedono l’esercizio della potestà di giurisdizione, che è connessa con il ministero ordinato”. Nel dettaglio, il teologo spiega che le donne potrebbero “rivestire incarichi di responsabilità negli organismi che non implicano la potestà di giurisdizione connessa con il ministero ordinato, come nei Pontifici consigli“. E qui Kasper fa anche qualche esempio concreto: Pontificio consiglio per la famiglia, per i laici, per la cultura, per le comunicazioni sociali, per la promozione della nuova evangelizzazione”.

“RIPENSARE IL RUOLO FEMMINILE NELLE CONGREGAZIONI CURIALI”

Ma il porporato va oltre, e risponde indirettamente anche all’osservazione del cardinale Mueller che qualche settimana fa aveva categoricamente escluso ruoli femminili di vertice nelle congregazioni: “A mio avviso – dice Kasper – occorrerebbe riflettere più in profondità sul legame tra ordine e giurisdizione. Perché non coinvolgere, nel rispetto della dinamica collegiale, anche la presenza femminile nelle consultazioni” delle congregazioni? Dopotutto, “le decisioni vengono ratificate dal prefetto e dal segretario, ma nelle congregazioni, così come nei tribunali, le decisioni vengono assunte attraverso processi collegiali di consultazione”.

“SINODO? INSENSATO PARLARE DI FAMIGLIA SENZA CONSULTARE LE DONNE”

E il ruolo delle donne dovrebbe essere anche più incisivo al Sinodo del prossimo ottobre e di quello ordinario dell’anno prossimo, a giudizio del cardinale tedesco: “Come si possono preparare due Sinodi sulla famiglia senza coinvolgere in primis anche le donne? Senza le donne la famiglia semplicemente non esiste. E’ insensato parlare della famiglia senza ascoltarle. Credo che debbano essere chiamate e ascoltate fin d’ora nella fase della preparazione”. Fino a oggi, infatti, “le donne sono state presenti ai Sinodi in veste di uditrici e in posizione di scarso rilievo”, nota Walter Kasper, “quando ormai hanno parlato tutti”.

 LA RICETTA DI KASPER CONTRO IL CARRIERISMO NELLA CHIESA

Infine, chiosa sul carrierismo nella chiesa: “Forse l’impiego con incarichi a tempo determinato potrebbe essere un rimedio. Si potrebbero impiegare persone con esperienza pastorale alle spalle, che hanno esperienza in diocesi, nelle parrocchie e affidare loro incarichi a tempo determinato. E’ indispensabile che tutti i segretari dei dicasteri vaticani debbano essere vescovi?”, si domanda Kasper.

Ecco come Kasper apre alle donne i vertici della Chiesa

Reduce dal concistoro straordinario sulla famiglia dove ha avuto un ruolo di primo piano – è stato lui a tenere la relazione introduttiva – il cardinale Walter Kasper auspica che ora si ridiscuta il ruolo della donna all'interno della chiesa. Lo fa con una lunga intervista pubblicata domenica su Avvenire, a firma di Stefania Falasca. "LA CHIESA SENZA LE DONNE…

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