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E’ tutt’altro che un punto di arrivo per il Nuovo Centrodestra e l’Udc il voto alle Europee. E’ invece un punto di partenza. Con il voto del 25 maggio si pongono solo le basi per una formazione ben ancorata nel centrodestra e di chiara ispirazione popolare, sostenuta anche dal leader dei Popolari per l’Italia, Mario Mauro.

(TUTTI I CANDIDATI DELLE LISTE NCD-UDC ALLE EUROPEE)

Eppure, nonostante le dichiarazioni che c’erano state in occasione del lancio della lista unitaria, non si sono neppure formati gruppi parlamentari unitari. Forse lo saranno dopo il voto di domenica, ha indicato qualche giorno fa il coordinatore del Ncd, Gaetano Quagliariello. Meglio tardi che mai.

(IL PROGRAMMA IN PILLOLE DI NCD-UDC ALLE EUROPEE)

Dunque, al di là di qualche dichiarazione elettoralistica frutto di orgoglio di partito sia di esponenti di vertice di Forza Italia che del Nuovo Centrodestra (“la storia di Forza Italia è finita”, ha azzardato qualche ex azzurro ora in Ncd; “Ncd ininfluente”, ha preconizzato qualche ultrà forzista), i due movimenti non potranno che collaborare, in vista delle prossime elezioni Politiche.

(PROGRAMMA E CANDIDATI DI FORZA ITALIA ALLE EUROPEE)

E qui viene il bello. Infatti, come ha scritto ieri su Libero Quotidiano l’ex ministro Maurizio Gasparri, Forza italia al di là del risultato elettorale alle Europee non potrà non essere la locomotiva del treno del centrodestra, mentre i movimenti che si rifanno più esplicitamente al Partito popolare europeo, ovvero Ncd e Udc, non potranno che essere uno dei vagoni fondamentali del “treno” insieme con la Lega e i Fratelli d’Italia.

(AMBIZIONI E SFIDE DI FRATELLI D’ITALIA-AN ALLE EUROPEE)

Questa prospettiva, però, contrasta con l’ambizione degli esponenti del Nuovo Centrodestra di essere il vero motore del futuro schieramento moderato, popolare e liberale. In questo scenario, nelle secche di un’elaborazione politico-culturale comune per il futuribile e unitario Centrodestra popolare e liberale che ancora non s’intravvede, si indicano le primarie – come ha fatto ieri al Corriere della Sera il leader di Ncd, Angelino Alfano – come lo strumento sia per coinvolgere le varie anime moderate e conservatrici sia per sciogliere i nodi della leadership dello stesso schieramento. Resta da vedere se chi sarà designato leader di Forza Italia dal fondatore Silvio Berlusconi (la figlia Marina?) si vorrà misurare, e come, con le primarie. Ma dato il peso di Forza Italia la designazione berlusconiana sarà in grado di castrare le ambizioni di Alfano. O no?

(A CONFRONTO I PROGRAMMI DEI PARTITI ALLE ELEZIONI EUROPEE)

I nodi si scioglieranno presto. A meno che i vari leader e leaderini moderati – continuando a traccheggiare, a bisticciare e a trastullarsi con un traballante radicamento territoriale – non vogliano continuare a marciare divisi con il rischio di marcire o di candidarsi all’irrilevanza visto l’inedito e bislacco bipolarismo Renzi-Grillo.

(NUMERI, CANDIDATI, PROGRAMMI E CURIOSITA’ PER IL VOTO DEL 25 MAGGIO)

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