Skip to main content

Dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Consulta sulla legge elettorale, molti costituzionalisti come Barbera e Ainis si sono mostrati critici. Formiche.net ha interpellato Ceccanti per definire il perimetro di questa novità assoluta per la politica italiana.

Quale il suo giudizio?
L’obiezione maggiore che si può fare alla sentenza è il sì alla ammissibilità del quesito. In quanto, con la finalità che si è assunta la Corte di voler evitare delle zone grigie che sfuggano al controllo di costituzionalità, in primis sulla legge elettorale, si è dichiarata ammissibile una cosa che a stretto rigore non doveva essere ammissibile. Mi chiedo: il fine giustifica il mezzo? Ecco la questione di fondo che ha posto in modo netto il Presidente Ugo De Siervo. A fin di bene si è fatta una forzatura procedurale: questo il punto chiave di critica.

Altro elemento controverso, la preferenza unica. Come valutarla?
Aspetto discutibile è essere entrati dentro la questione delle preferenze, inserendo la preferenza unica. Ciò pone problemi alla Camera in quanto, anche per via referendaria, si era imboccata la strada delle preferenze, mentre al Senato mai era esistita nella storia repubblicana. Per cui lo definirei un intervento molto costruttivista e molto invasivo.

Sparirebbe quindi la garanzia della parità di genere?
In astratto si potrebbe anche dire che una volta che la Corte stabilisce le preferenze, visto che c’è l’articolo 51, poteva inserire anche quella doppia. E proprio in nome del fatto che l’articolo 51 non è attuato. Però è un passaggio che non è stato chiesto, ma non vi è dubbio che qualsiasi legge elettorale si faccia, sarebbe utile porsi il problema dell’articolo 51 che nel Parlamento attuale è inattuato.

Quale il rischio di un precedente simile?
Se noi diamo alla Corte un rilievo così importante, è difficile difendere quell’aurea di segretezza che sta attorno alla Corte stessa. Se essa deve prendere decisioni così significative, allora dovrebbe adottare al contempo un sistema di maggior trasparenza così come accade negli Stati Uniti. Penso alla pubblicazione delle opinioni concorrenti e dissenzienti, tipica di altri ordinamenti o come la Corte di Strasburgo: dovrebbe diventare una regola. Non ci può essere un organo che decide così tanto e non dà ragione delle posizioni anche diverse che si sono affrontate. Per il futuro penso che bisognerebbe ragionare su questo aspetto.

Le liste bloccate corte previste dal modello spagnolo, che vantaggi presentano?
Sul punto ha ragione la Corte, il problema non è la lista bloccata in sé. Quando abbiamo pochi candidati il cui nome può essere diffuso e stampato sulla scheda, ci troviamo in una situazione molto simile ai collegi uninominali, non siamo di fronte a liste lunghissime che non sono conosciute dagli elettori. Penso che lo strumento migliore siano i collegi uninominali, ma se non si possono avere, meglio liste bloccate piccole di cui le forze politiche si assumono la responsabilità, piuttosto che una guerra fratricida con altissimi costi, che demoliscono la coerenza interna ai gruppi parlamentari, in quanto si sa che ognuno si guadagnerà l’elezione a danno dei propri rivali di lista.

Non gradisce le preferenze?
Inserirebbero un elemento di destabilizzazione interna, per cui ciascun candidato sarebbe come un partito a sé che deve farsi una campagna personale. E senza garantire una coesione ai fini di politiche di alto profilo.

L’incostituzionalità del Porcellum dovrebbe significare anche la decadenza del Parlamento?
La Corte lo ha escluso, ma io parto dal presupposto che il Parlamento è legittimo solo se attua il programma, se fa le cose che deve. Se non facesse nulla, in qualche modo si autodelegittimerebbe. E’ chiamato a trovare una via di uscita, elettorale e costituzionale, alla crisi.

twitter@FDepalo

Spunti per una Consulta trasparente in stile Usa. Parla Ceccanti

Dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Consulta sulla legge elettorale, molti costituzionalisti come Barbera e Ainis si sono mostrati critici. Formiche.net ha interpellato Ceccanti per definire il perimetro di questa novità assoluta per la politica italiana. Quale il suo giudizio? L'obiezione maggiore che si può fare alla sentenza è il sì alla ammissibilità del quesito. In quanto, con…

Ecco pecche e punti forti del renziano Jobs Act

Ecco una valutazione in merito alla proposta di Matteo Renzi di un piano per rilanciare il mercato del lavoro - il cosiddetto Jobs Act discusso oggi durante la riunione della Direzione del PD - e che prevede tra l’altro l'assegno universale per chi perde il posto di lavoro, anche per chi oggi non ne avrebbe diritto, contratti di inserimento a…

Salvate il soldato Giovannini dai diktat di Renzi

Salvate il soldato Giovannini dalle liste di proscrizione di Matteo Renzi. Sarebbe veramente grave che un ministro della Repubblica fosse messo in discussione solo per aver dichiarato che talune proposte contenute nel Job Act (lo avete notato? La stampa amica ha cominciato, sua sponte,  ad aggiungere la ‘’s’’) richiederebbero un finanziamento per ora non sostenibile. Così, il titolare del Lavoro e del…

La Cultura quale fattore di coesione sociale

Cultura e Coesione Sociale. Due fattori fondamentali per lo sviluppo delle comunità. Eppure la cultura, nei bilanci viene sempre sacrificata, ritenuta troppe volte superflua. Errore gravissimo perché operazioni volte a tagliare la spesa per la cultura equivalgono a tagli sul benessere sociale e quindi alla qualità di vita. Questo concetto, evidentemente, non viene percepito fino in fondo poiché l'abitudine culturale…

Tutte le sintonie fra Obama e Papa Francesco

Un'ora e quaranta è durata, martedì scorso, l'udienza tra il segretario di Stato americano, John Kerry, e quello della Santa Sede, mons. Pietro Parolin. Tanti i temi sul tavolo, a cominciare dalla situazione in Siria (la conferenza Ginevra 2 è alle porte), la crisi in Sud Sudan e gli sviluppi in medio oriente. IL LUNGO COLLOQUIO KERRY-PAROLIN Si è discusso…

Tutta la verità sul Regolamento AGCOM su Diritto d'Autore Online

Non è bello, non mi piace e non ho nemmeno voglia di fare da controcanto alle critiche infondate che sono piovute contro il regolamento AGCOM sul diritto d'autore on line. Continua a farsi sentire una frangia violenta di scrittori, per lo piu' legulei, capaci di invertire il senso delle parole e di dare ai fatti interpretazioni malevole che mi spingono…

Chaouqui, Merlino e Testa processano Churchill al Teatro Parioli. Umberto Pizzi in agguato...

Di processi, in Italia, si parla davvero tanto, e questa volta l'imputato è Chicco Testa. Ma i reati sono pura finzione: l'imprenditore e manager, ora tra l'altro presidente di Assoelettrica, è stato il protagonista dello spettacolo “Colpevole o Innocente? Sir Winston Churchill” (a cura di Elisa Greco) e, nei panni del primo ministro inglese, ha affrontato il giudizio della corte…

Graffiti a Rio de Janeiro

Brasile, il lato oscuro dei Mondiali di calcio del 2014

I Mondiali di calcio del 2014 in Brasile saranno una grande festa, ma non senza ombre. Fino ad ora sono stati investiti 14,5 miliardi di dollari per la costruzione di aeroporti, stadi e per potenziare i trasporti. Così, quella nel Paese sarà la Coppa del Mondo più costosa della Storia. PROMESSE DI CRESCITA ECONOMICA Il governo di Dilma Rousseff confida…

Tap, si va a Brindisi o verso un fallimento?

Tra le ragioni del declino italiano e della scarsità di investimenti esteri nel Paese c'è, secondo molti osservatori, l'atteggiamento anti-industriale che coinvolge buona parte dei territori. Una teoria che trova conferma nel recente caso della Trans Adriatic Pipeline (Tap), il gasdotto che dovrebbe portare l'oro blu azero in Italia, con il doppio risultato di abbassare il costo della bolletta energetica…

Rottamiamo il maggioritario?

La Corte Costituzionale ha consegnato alle formazioni politiche intermedie una opportunità che sarebbe un delitto sprecare: ritornare ad un sistema elettorale proporzionale. Si colga l'occasione per confinare il maggioritario nell'immondezzaio della storia del Paese, dove merita di stare. Ha procurato solo danni, non ha garantito la governabilità e quando lo ha fatto è stata di pessima qualità; ha dato un…

×

Iscriviti alla newsletter