Oggi la questione-Cina è quella intorno alla quale ruota gran parte del confronto conclavario, cioè una scelta da cui dipende gran parte del futuro della Chiesa, che nell’enorme difficoltà del rapporto con Pechino, non può che vedere la sfida per il suo futuro di Chiesa globale. La riflessione di Riccardo Cristiano
Chiesa
Il Conclave è una lezione di comunicazione. Arditti spiega perché
Il Conclave è una lezione di comunicazione, un evento che senza mai tradire la propria essenza si rivela ogni volta perfetto per il nostro tempo. E, proprio per questo, continuerà a incantare le generazioni future, indipendentemente dai cambiamenti imposti dal progresso
Conclave in progress, la mistica dell'assoluto si travasa nella storia. Il racconto di D'Anna
Blindati all’interno della Cappella Sistina i 133 Cardinali elettori stanno procedendo alla scelta del 267° successore dell’Apostolo Pietro, il nuovo Sommo Pontefice della Chiesa universale. La cronaca di Gianfranco D’Anna
L'epica mediatica del Conclave. Il racconto di D'Anna
Folgorati dall’enigmatico fascino dell’elezione del nuovo pontefice e dalla molteplice simbologia della scomparsa di papa Francesco in pieno Giubileo, in concomitanza col Natale di Roma e proprio il lunedì dell’Angelo che secondo i Vangeli segna l’annuncio della resurrezione di Gesù, network e stampa di tutto il mondo stanno letteralmente prendendo d’assalto il Conclave. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Perché penso che Parolin abbia il profilo del papa. Scrive Sisci
Quanti sono i papabili oggi che possono subito parlare autorevolmente al mondo, che hanno una stima internazionale, conoscono la Curia, parlano con conservatori e progressisti, hanno capacità di ascolto delle varie parti, sono davvero sinodali ma possono dare una voce vera alla Chiesa nel mondo? C’è un solo uomo con queste caratteristiche: il Cardinale Pietro Parolin. Il commento di Francesco Sisci
Conclave o “con-clave”? Intrighi, retroscena e interrogativi nella corsa al dopo Francesco
Il conclave da sempre stimola i bassi istinti della fantasia senza freni, anche perché la segretezza – eterna compagna dei palazzi apostolici – aiuta a rendere immaginabile tutto ciò che si sussurra o si vuol dire sul potere, gli intrighi, i giochi di palazzo. C’è in questo esagerazione? La riflessione di Riccardo Cristiano
Vi racconto il tabernacolo del Conclave che custodisce il futuro della Chiesa
Pastore o riequilibratore, carismatico o pragmatico? Nella Cappella Sistina saranno molteplici i criteri con i quali sarà scelto il nuovo papa. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Storia dei rapporti tra il cattolicesimo e la Cina. La ricostruzione di Valori
Il cristianesimo arrivò in Cina nel 635 d.C. con i nestoriani. I rapporti ufficiali tra Cina e Vaticano si svilupparono dal XIII sec. e culminarono nel 1946 con relazioni diplomatiche. Il Card. Costantini fu centrale nel dialogo con la Cina, promuovendo clero locale e cultura cinese. Dal 2018 la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese hanno firmato uno storico accordo sulla nomina dei Vescovi, rinnovato nel 2020, 2022 e 2024. Grazie a esso, tutte le ordinazioni episcopali recenti sono avvenute in comunione con il Papa, sanando divisioni decennali. L’Accordo riflette il “metodo Costantini”, basato sul dialogo e sull’inculturazione. Il Vaticano auspica una presenza stabile in Cina e rapporti sempre più profondi
Papa Francesco e le pagine dimenticate del Concilio Vaticano II. Conversazione con la teologa Noceti
“Una delle questioni per il futuro della chiesa riguarda il rapporto uomo-donna. Il tema che non è stato ancora dibattuto è la chiesa in prospettiva di genere: non si parla ancora del rapporto tra maschilità, potere e sacro. La leadership delle donne laiche è un passaggio importante. Anche per le donne si deve pensare al ministero, perché la leadership nella chiesa cattolica è collegata, a tutti i livelli, al ministero ordinato”. La riflessione di Elvira Frojo con la teologa Serena Noceti
Cosa Francesco (non) avrebbe voluto al suo funerale. L'opinione di Cristiano
Quella di ieri è stata un’omelia a mio avviso perfetta, che non ha risparmiato nessuno tratto “costitutivo” della sua personalità e della sua agenda. Ho trovato invece desolante lo svolgimento della cerimonia a Santa Maria Maggiore, dove gli ultimi non sono diventati i primi neanche per il breve momento di un funerale. La riflessione di Riccardo Cristiano