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Dante di destra, ma anche Shakespeare. La versione di Pedrizzi

Tutta l’originalità e la grandezza del drammaturgo non sta solamente nel presentarci solamente il bene ed il male, i buoni ed i cattivi, ma nel volere assegnare alle sue opere il compito fondamentale e principale di rappresentare due concezioni dell’uomo e dell’universo, l’una alternativa all’altra

Uno sviluppo tecnologico etico è possibile. Benanti spiega come

“Quello che abbiamo visto oggi è la dimostrazione che delle scelte fatte per il bene possono essere condivisibili tra una serie di persone”. Così Paolo Benanti, docente presso la Pontificia Università Gregoriana, sull’evento Rome Call che si propone di guidare lo sviluppo tecnologico futuro in ottica etica

Oltre le flagship initiative. Capire quando e come investire in cultura crea cultura

La creazione di investimenti in cultura deve essere condotta tenendo in considerazione che tali investimenti andranno a generare sui conti pubblici un incremento dei costi correnti, e che tali costi correnti potranno trovare un supporto di sostenibilità o nella riduzione di altre spese o dall’incremento dei ricavi potenziali. I risultati di una ricerca scandinava sugli investimenti culturali nell’intervento di Stefano Monti, partner di Monti&Taft

Se la montagna t’incanta. La recensione di Ciccotti

“Le otto montagne” (2022) di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeeersch tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, ci parla della forte amicizia tra due bambini, di padri distratti, dell’amore adulto. Tutto accade alla presenza della montagna, discreta amica. La fusione tra documentario con echi alla Dovženko e alla Plicka, e fiction, seppur a volte meccanica, non pregiudica la poesia del film

Senza un mercato forte, l'arte italiana sarà esclusa dalle piazze globali

Nel nostro Paese non esistono politiche finalizzate allo sviluppo del mercato dell’arte, ma politiche finalizzate allo sviluppo degli artisti. Secondo il legislatore fiscale, la vendita di un’opera d’arte da parte di una galleria è soggetta alla stessa aliquota di un bene ordinario. In caso di successioni, non importa il valore dell’opera d’arte in sé, ma il suo utilizzo: se è utilizzata in casa avrà una fiscalità meno onerosa rispetto a un’opera che è invece custodita in un caveau. Stefano Monti, partner di Monti&Taft, sulle piazze globali dell’arte

Phisikk du role - Merloni, un gentleman in politica

Nelle trecento pagine del saggio “Francesco Merloni. Il Secolo dello Sviluppo. Internazionalizzazione e coscienza territoriale”, a firma di Giorgio Mangani (Il Lavoro Editoriale), si leggono passi importanti della storia dell’industria moderna italiana. Il canone egemone è quello della politica, intesa come strumento nobile per incidere nella realtà, modificandola in meglio. La rubrica di Pino Pisicchio

Perché la lingua italiana va protetta. L'allarme di Malgieri

La nostra identità si sta disfacendo, inutile negarlo, anche perché parliamo male, ci esprimiamo in maniera approssimativa, diamo poco peso alla diffusione all’estero della nostra lingua e della nostra cultura. Sarà un compito ben arduo maneggiare questa materia da parte dei governanti se vorranno mettere le cose a posto e scongiurare la balbuzie culturale che sta divorando una grande tradizione

Cultura, tra qualità politiche ed economiche. Scrive Monti

È necessario prendere atto che la cultura necessita, nel nostro Paese più che mai, di una visione chiara, in grado di esprimere le priorità in modo puntuale. Il commento di Stefano Monti, partner di Monti&Taft

The Fabelmans - Amare il cinema più della mamma?

Steven Spielberg, con “The Fabelmans” (2022), racconta il secondo Novecento negli Stati Uniti, attraverso gli occhi di una famiglia ebrea, tra amori, viaggio di formazione e cinema. Il Maestro, a 75 anni, si interroga su due opposti amori: carriera/famiglia. Quale scegliere?

Meritocrazia? Sì, grazie. La scuola prenda esempio dal calcio

Se nel sistema calcistico il principio del voto in pagella non conosce crisi, alimentato com’è dal consenso totale da parte dell’opinione pubblica appassionata, invece nel mondo della scuola il voto in pagella da tempo è diventato più blasfemo ed esecrabile di una bestemmia sull’altare. Il commento di Giuseppe De Tomaso

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