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Perché la lingua italiana va protetta. L'allarme di Malgieri

La nostra identità si sta disfacendo, inutile negarlo, anche perché parliamo male, ci esprimiamo in maniera approssimativa, diamo poco peso alla diffusione all’estero della nostra lingua e della nostra cultura. Sarà un compito ben arduo maneggiare questa materia da parte dei governanti se vorranno mettere le cose a posto e scongiurare la balbuzie culturale che sta divorando una grande tradizione

Cultura, tra qualità politiche ed economiche. Scrive Monti

È necessario prendere atto che la cultura necessita, nel nostro Paese più che mai, di una visione chiara, in grado di esprimere le priorità in modo puntuale. Il commento di Stefano Monti, partner di Monti&Taft

The Fabelmans - Amare il cinema più della mamma?

Steven Spielberg, con “The Fabelmans” (2022), racconta il secondo Novecento negli Stati Uniti, attraverso gli occhi di una famiglia ebrea, tra amori, viaggio di formazione e cinema. Il Maestro, a 75 anni, si interroga su due opposti amori: carriera/famiglia. Quale scegliere?

Meritocrazia? Sì, grazie. La scuola prenda esempio dal calcio

Se nel sistema calcistico il principio del voto in pagella non conosce crisi, alimentato com’è dal consenso totale da parte dell’opinione pubblica appassionata, invece nel mondo della scuola il voto in pagella da tempo è diventato più blasfemo ed esecrabile di una bestemmia sull’altare. Il commento di Giuseppe De Tomaso

Sposarsi per finta. Quattro passi fra le nuvole compie 80 anni

Il 22 dicembre 1942 usciva “Quattro passi fra le nuvole” di Alessandro Blasetti. Uno dei film apripista del neorealismo italiano. Il bel soggetto di Cesare Zavattini, in difesa di una ragazza madre, introduceva un tema innovativo nel panorama del cinema mondiale. In piena guerra il film vince il Bafta dei critici inglesi per la regia. Hollywood, decenni dopo, lo omaggerà con il remake “Il profumo del mosto selvatico”

Phisikk du role - La Tv dei ricchi e quella dei poveri

È forte la divaricazione tra televisioni dei ricchi, Sky e piattaforme come Netflix e non solo, che si pagano e offrono prodotti più o meno al riparo da aggressioni massive di spot commerciali, e tv dei poveri, che costringono a vedere la programmazione televisiva col singulto cognitivo e uditivo per via dell’invasione degli ultracorpi pubblicitari… La rubrica di Pino Pisicchio

Il cellulare sul banco. Perché no? La risposta del preside Ciccotti

Vietare lo smartphone in classe non risolverebbe il problema. La maturità si raggiunge con la comparazione, sbagliando e crescendo, non con divieti inefficaci. Gli adulti hanno dimenticato i tempi morti della lezione, quelli tra lezione e lezione, in cui il cellulare può aver un suo ruolo utile. Il parere del preside Eusebio Ciccotti

Cultura, bene necessario o di lusso?

Sarebbe corretto iniziare ad analizzare davvero le politiche culturali del nostro Paese: perché soprattutto in questo settore, le scelte condotte riflettono il modello di società che chi ci rappresenta intende sviluppare

Il fascino travolgente dell’editoria. Domani è sempre un altro giorno

Giuseppe De Tomaso, già direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, ha letto l’ultimo libro di Gian Arturo Ferrari, per lustri e lustri ai vertici del ramo librario nelle più prestigiose case editrici, dal titolo “Storia confidenziale dell’editoria italiana” (362 pagine, Marsilio editore, 19 euro)

In Italia non c’è spazio per la cancel culture

A Sant’Ambrogio, sotto l’accorta regia di Mattarella, è andata in scena ben più che un’opera, ma una brillante e raffinata operazione di diplomazia culturale. La cultura come ponte di un dialogo con la Russia del futuro, una volta che questa leadership non sarà più al comando. La guerra in Ucraina ci riguarda senz’altro, i secolari contenziosi tra i vicini della Russia molto meno. L’opinione di Dario Quintavalle

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