Pubblichiamo un estratto dal libro di Michele Gerace dal titolo “Qualcosa che sfiora l’utopia” (Jouvence): “Il politicamente corretto è una subdola piaga per la società. La categorizza, la polarizza, l’appiattisce e la spacca, in nome di diritti e libertà che, di fatto, nega. Dell’idea di un’inclusione che è escludente”
Cultura
L'Italia deve ancora imparare a fare "memoria". Scrive Robiati Bendaud
L’Italia dovrebbe avere un suo giorno della Memoria, come fa la Francia commemorando la deportazione dal Velodromo, o l’Austria, ricordando la liberazione di Mauthausen. Con ogni evidenza la data italiana dovrebbe essere quella del 16 ottobre, il giorno del rastrellamento del ghetto di Roma. L’intervento di Vittorio Robiati Bendaud, saggista e coordinatore del tribunale rabbinico del Centro-Nord Italia
Ivan, ragazzo soldato in Ucraina. Ciccotti racconta il capolavoro di Tarkovskij
Fine gennaio 1962. In Ucraina il regista russo Andrej Tarkovskij girava quello che sarebbe stato un capolavoro degli anni Sessanta: “L’infanzia di Ivan” (Leone d’oro a Venezia). Un film sulla guerra contro l’invasione nazista. Russi e ucraini combattevano insieme. Il set naturale, che ricostruiva il Fronte del 1944, oggi potrebbe tornare a essere campo di battaglia vero. Ma stavolta tra fratelli slavi
Che fine facciamo da vecchi? La lezione di Umberto D. che compie 70 anni
“Umberto D”, di Vittorio De Sica, uno dei capolavori del neorealismo cinematografico, compie 70 anni. Un film che dovrebbe farci riflettere sulle attuali condizioni precarie degli anziani. La regia del pedinamento di De Sica e Zavattini raggiungeva il suo apice. L’apprezzamento di Umberto Eco
Djoković, una storia balcanica (non ancora finita)
Nulla come il comportamento di Djoković in Australia (e ancora di più quello del suo entourage, genitori in testa) cosi come il suo trionfale ritorno in madrepatria raccontano di una classica fenomenologia balcanica e più nello specifico serba, del celebrare la sconfitta come momento di rivendicazione identitaria nazionale
Perché bisogna leggere assolutamente un libro "tremendo"
Con “Demoni, venti e draghi. Come l’uomo ha imparato a vincere catastrofi e cataclismi” (Laterza), Amedeo Feniello, ha firmato un volume che va letto. Per due motivi. Il primo è che narra di cose “di cui si deve tremare”. Il secondo perché è un gran bel libro di storia. La recensione di Marco Bartoli, docente di Storia medievale all’Università Lumsa di Roma
Se ne va un pezzo della pedagogia italiana. Addio a Giuseppe Lisciani
Nella notte ci ha lasciati Giuseppe Lisciani, fondatore della Liscianigiochi nel 1989 e della Educational Group e animatore di numerose iniziative editoriali pedagogiche che hanno lasciato un patrimonio educativo con cui i bambini di oggi e di domani potranno continuare a crescere
Il bollettino Covid deve cambiare, non sparire. La versione di Boccia Artieri
I cittadini hanno bisogno di essere informati, basta vedere la reazione alla mancata conferenza stampa di Draghi. “Servirebbe una cabina di regia comunicativa che facesse una narrazione prospettica dei dati”, anche quotidiana. Conversazione con il sociologo e saggista Giovanni Boccia Artieri
Da gag a gaffe. Cosa (non) fa ridere del "Ciao 2021" russo
La Russia ha una vera, genuina passione per l’Italia e il Made in Italy e la tv non fa eccezione. Ma l’ultima edizione del popolare show “Ciao 2021” sulla prima tv di Stato è inciampata in troppi stereotipi e fraintendimenti del nostro Paese. L’analisi del prof. Igor Pellicciari (Università di Urbino)
Hollywood torna a pregare con l’apocalittico Don’t look up
Diversi recensori e spettatori hanno paragonato la vicenda raccontata da “Don’t look up” (2021) alla pandemia che stiamo vivendo, oppure a una eventuale guerra mondiale. Ma Hollywood ancora una volta, insieme al possibile pericolo, ci trasmette la speranza della fede nell’uomo e in Dio. La lettura filmico-teologica dello storico del cinema Eusebio Ciccotti