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A Zhuhai Pechino ha svelato la sua visione di guerra futura. Ecco perché

L’esposizione Zhuhai Airshow è stata per la Cina un’occasione per mostrare i propri progressi su droni autonomi, IA e big data. Dall’Intelligent Precision Strike System alla “Brigata digitalizzata”, i progressi verso l’intelligentized warfare sono sempre più concreti

Leonardo e Baykar, un asse strategico per dominare il mercato europeo dei droni

Leonardo e Baykar hanno siglato un accordo strategico per rafforzare il settore europeo dei droni, puntando a un polo di eccellenza per la progettazione e lo sviluppo di Uav avanzati. La joint venture mira a colmare il ritardo del Vecchio continente con l’Italia in prima linea e possibili sinergie anche guardando al programma per il caccia di sesta generazione Gcap

La cantieristica navale potrebbe essere il futuro dei rapporti Italia-Usa. Ecco perché

Donald Trump ha annunciato un ambizioso piano per rilanciare la cantieristica navale americana, mettendo al centro del suo progetto la produzione di nuove navi per rafforzare la US Navy e contrastare la crescente potenza navale della Cina. Le difficoltà del settore, tra cui la mancanza di forza lavoro e i ritardi nelle consegne, saranno affrontate anche tramite un maggiore coinvolgimento dei partner internazionali. In questo contesto, la controllata americana di Fincantieri potrebbe giocare un ruolo tutt’altro che secondario

farmaceutica

Come riarmarsi in modo efficace. I consigli del gen. Caruso

Di Ivan Caruso

Il piano ReArm Europe rappresenta una svolta epocale nelle politiche di difesa dell’Unione Europea, con 800 miliardi di euro destinati a rafforzare le capacità militari del continente. La vera sfida non è semplicemente spendere di più, ma costruire capacità comuni europee in settori strategici come comando e controllo, intelligence e trasporto strategico, attualmente dipendenti dagli Stati Uniti. Solo con una governance comune della difesa e una visione strategica condivisa questi investimenti potranno trasformarsi in una vera autonomia europea. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

ReArm Europe, Italia pioniera per le spese fuori dal deficit. La precisazione di Fidanza

Intervista al capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo: “Non può esistere garanzia di sicurezza per l’Ucraina che non veda impegnati gli Usa insieme agli europei. Chiunque mastichi un minimo di politiche della difesa sa che questo non è un assunto ideologico, ma un dato di realtà. Giorgia Meloni ha indicato la strada giusta”

Prima dei fondi per la difesa, serve un Quartier generale europeo. Parla Camporini

Nel momento in cui l’Europa si interroga sul proprio futuro, la Germania rompe gli indugi e apre all’indebitamento per rafforzare la difesa. Mentre prosegue il dibattito sulle spese militari, ci si interroga su quanto siano concrete le possibilità di un coordinamento tra gli eserciti europei. L’intervista di Formiche.net al generale Vincenzo Camporini

Più fatti nella difesa di Europa e Ucraina. L'opinione di Zecchini

Dalle prime reazioni di alcune forze politiche italiane alle proposte di riarmo di Ursula von der Leyen, sembra che la difesa del Paese da potenziali minacce esterne abbia scarsa rilevanza e non sia una priorità assoluta. Invero, è precisamente in questo atteggiamento che si annida il pericolo più grave per la democrazia, l’indipendenza e la libertà dell’Italia. L’analisi di Salvatore Zecchini

Verso il Consiglio europeo, quanto costerà all'Ue difendersi senza gli Usa

Resta apertissimo il tema delle garanzie di sicurezza, ovvero chi dovrà intervenire (e come) nel caso in cui una delle parti, la Russia, venga colta dalla tentazione di non rispettare il cessate il fuoco. L’estensione dell’ombrello nucleare francese e britannico in Europa sta suscitando un crescente interesse da parte degli alleati. In questo senso Berlino potrebbe discutere con Londra e Parigi l’eventuale estensione della protezione nucleare francese anche ad altri partner

ReArm Europe, ecco il piano in cinque punti per riarmare l'Europa

Mentre si fa sempre più probabile un disimpegno degli Stati Uniti dall’Europa, Ursula von der Leyen ha presentato ReArm Europe, un piano ambizioso per rafforzare la difesa del continente. Via libera alla spesa a debito per la Difesa, anche oltre il Patto di stabilità, e all’aumento dell’1,5% per tutti gli Stati. Dall’uso del termine stesso “riarmo” al dirottamento dei fondi di coesione e alla riqualificazione della Bei, la Commissione europea sembra fare sul serio e lancia un avvertimento alle possibili fughe in avanti pro-Mosca del prossimo Consiglio europeo

Difesa europea, senza un comando unificato non si va da nessuna parte. L'analisi di Giancotti

Di Fernando Giancotti

L’Europa si trova di fronte a una crisi senza precedenti. La necessità di un’azione concreta diventa urgente, ma l’attuale frammentazione delle capacità militari e l’assenza di un comando operativo interforze impediscono una risposta efficace. Mentre si discute di bilanci, industria ed esercito comune, l’unica soluzione immediata è creare un comando europeo di pianificazione e operazioni, in grado di coordinare le forze nazionali e dare un segnale politico forte. L’analisi del generale Giancotti, già presidente del Centro alti studi per la Difesa (Casd)

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